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giovedì 13 giugno 2013

tiro al bersaglio sui paesi emergenti

Gli indici azionari, i bonds e soprattutto le valute emergenti stanno tutti franando, in particolare Brasile (-21% l'indice di borsa Bovespa più un altro -8% della valuta (solo quest'anno perchè dal massimo ha perso quasi il 50%!), ovviamente la Cina continua sempre a franare, Hong Kong che la segue, il Sudafrica che è il peggiore assieme a Cina e Brasile, poi Russia e ora anche Thailandia, Messimo, Indonesia, Filippine e solo l'India ha perso un poco di meno. E gli investitori stanno togliendo soldi in fretta da fondi e ETF emergenti, -7 miliardi questa settimana.

E tutto questo senza che nessuna banca centrale al mondo abbia alzato i tassi, anzi da Israele alla Corea alla Turchia all'Australia le banche centrali continuano ad abbassarli e hai da dicembre il Giappone che pompa moneta a manetta sul suo mercato finanziario. Perchè allora questa improvvisa caduta ?

Intanto, senza che molti lo notassero perchè guardano sempre a Wall Street, diversi paesi emergenti e asiatici stanno cedendo da un anno e più e poi è bastato un vago accenno al fatto che la FED potrebbe forse intorno a settembre o ottobre cominiare a ridurre un poco i suoi acquisti di bonds (da 85 a 65 miliardi di dollari al mese) per scatenare una frana degli emergenti, sia valute, che bonds che azioni. 


L'indice di tutti i paesi emergenti combinati (Emergenti iShares (grafico) a NY) ha perso un -11% da fine anno scorso e sta accellerando in basso. Si legge che ci sono massicci acquisti di opzioni Put scadenza luglio alla Strilke di 35 dollari.


  G. Zibordi

fonte: cobraf.com  

 

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