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Nel migliore dei casi, ilmercato, è spesso un indicatore di breve termine di se stesso e dei propri meccanismi interni, e poco altro. Anche se in genere mantiene un legame con la realtà di fondo di ciò che si intende rappresentare. E' nel lungo termine che tale valore viene opportunamente scoperto e valutato, se gli viene permesso di procedere senza interferenze indebite.
In tempi come questi con gli investitori veri scarseggiano, mentre spadroneggiano gli speculatori che operano nel breve termine e il trading automatizzato ad alta velocità (con migliaia di ordini inseriti in un secondo da parte di computer colelgati direttamente alle borse). Si deve quindi evitare di dare troppa importanza alle oscillazioni giornaliere del prezzo di mercato. Questa è la triste realtà di un mercato scarsamente regolamentato e soprattutto temporaneamente manipolato da forze molto potenti.
Ieri sera non c'era nulla di inatteso nelle dichiarazioni di Bernanke, presidente della Federal Reserve Bank. Ciò che mi ha sorpreso è stata la profondità del ribasso del mercato azionario e il contestuale ribasso dell'indice VIX, che indica la volatilità.
Obama ha parlato a Berlino davanti a una folla molto ridotta rispetto alle masse adoranti cui era abituato. Pare inoltre che l'approvazione del Congresso da parte del popolo americano sia scesa a un misero 10 per cento.
Vediamo cosa porterà il domani. Ma non c'era niente in quello che ha detto Bernanke ieri sera che mi porta a concludere che le cose stanno migliorando in modo significativo per l'economia e che la Federal Reserve porrà fine alle continue inizioni di liquidità in un sistema finanziario drogato.
Nello stesso tempo dubito che vedremo mercati efficienti e onesti finché continuerà questa massiccia manipolazione da parte delle banche centrali.
fonte: jessescrossroadscafe.blogspot.it
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