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Trascurando le posizioni estreme dei rialzisti e ribassisti sull'oro e considerando i segnali incerti che provengono dalle banche centrali, il consenso generale suggerisce che il prezzo dell'oro non dovrebbe scendere sotto i costi di produzione "tutto compreso" dichiarati dalle miniere principali. Calcolando un premio aggiuntivo dovuto alle preoccupazioni di inflazione e le spese per portare il metallo fisico sul mercato, si arriva a un costo totale tra i 1300 e i 1400 dollari per oncia.
Utilizzando la stessa metodologia, i costi "all-in" calcolati da Fresnillo per l'argento sono di circa 20 dollari per oncia. Per un’analisi dei costi della Fresnillo PLC si può vedere questo lavoro della Hebba Investments: http://bit.ly/11OvGH5
In entrambi i casi, con i prezzi attuali di 1281 dollari/oncia per l'oro e 19,70 per l'argento, è evidente che le quotazioni sono inferiori ai costi di produzione.
articolo completo su: seekingalpha.com
vedi anche: i-prezzi-non-possono-crollare.html
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