metalli preziosi per proteggersi dal crollo del castello di carte

i metalli preziosi sono il miglior investimento per proteggersi dal crollo del castello di carte

domenica 28 luglio 2019

da 40 a 230 in 20 anni



Negli ultimi 20 anni il debito totale nel mondo è passato da 40mila a 230mila miliardi di dollari, di cui i bonds (il resto è credito di banche e simili) sui mercati da 12mila mld a 54mila miliardi ...

E IL COSTO DEL DEBITO E' COLLASSATO, più debito creano e meno costa (il contrario dei libri di testo).

     Giovanni Zibordi

lunedì 22 luglio 2019

interrotta la serie di massimi discendenti



Come evidenziato dai circoli in blu nel grafico sopra, che mostra i prezzi dell'argento espressi in dollari per oncia, dal mese di giugno 2019 si è interrotta la serie di massimi decrescenti.
Sempre nello scorso mese di giugno, la media mobile a 50 giorni ha bucato al rialzo quella a 200 giorni.
Secondo l'analisi tecnica, il mercato dell'argento diventerà decisamente rialzista solo dopo aver superato il livello dei 20 dollari per oncia.
Stamattina siamo a 16,31 dollari/oncia, che corrispondono a 463 euro/kg.

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Nel grafico sotto: solo una volta nella storia il rapporto tra i prezzi di oro e argento è stato così elevato  ( quota 90 )









martedì 9 luglio 2019

parziale ritorno al Gold Standard ?


Judy Shelton, candidata dal presidente Trump per la presidenza dlla Federal Reserve, l'anno scorso aveva chiesto una "nuova conferenza di Bretton Woods".
Si riferiva all'incontro del 1944 che ha stabilito l'ordine economico del dopoguerra. "Rendiamo grande l'America rendendo di nuovo grandi i soldi dell'America", era il suo slogan.

 
Sta acquistando popolarità in molti ambienti i'idea che ogni dollaro USA debba essere supportato da una piccola quantità di oro fisico reale e anche gli altri candidati proposti da Trump per il consiglio di amministrazione della Federal Reserve hanno
approvato un ritorno parziale al gold standard.

 


Secondo Martin Armstrong, questo progetto avrà come conseguenza un forte ridimensionamento della spesa pubblica e quindi dell'assistenzialismo statale. Non è infatti possibile continuare ad accumulare debiti senza l'intenzione di ripagarli.

vedi anche il nostro articolo dello scorso aprile