metalli preziosi per proteggersi dal crollo del castello di carte

i metalli preziosi sono il miglior investimento per proteggersi dal crollo del castello di carte

sabato 28 gennaio 2017

un mondo pieno di debiti

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Nella parte di destra del grafico a torta si può notare la fetta riguardante l'Italia. Il debito italiano rappresenta il 4,61 % del debito mondiale, una percentuale enorme se pensiamo alle dimensioni sempre più ridotte della nostra economia. Le probabilità di un default delle banche italiane sono sempre più alte.

Non dimentichiamoci che metalli preziosi, invece, hanno un valore intrinsico, rappresentano ricchezza reale senza debiti di controparti.

domenica 22 gennaio 2017

il lascito di Obama


Cosa ci lascia l'ex-presidente Barack Obama?

Un debito pubblico degli USA aumentato di circa 9 trilioni di dollari, cioé del 86% in otto anni.


venerdì 20 gennaio 2017

17 anni consecutivi di deficit di argento fisico

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Il grafico sopra mostra i saldi tra offerta e domanda di argento fisico, dal 1975 al 2016. Negli ultimi 17 anni la produzione di argento fisico è sempre stata inferiore alle richieste del mercato, per un deficit totale di 1,8 miliardi di once.

Il mercato d'argento globale subirà un grande cambiamento di tendenza in futuro, con un grosso impatto sui prezzi di mercato. Ci sono due motivi fondamentali per cui questo si verificherà:

1)    la crescente fragilità del debito con elevata leva finanziaria del  sistema monetario "fiat" costringerà gli investitori ad acquistare metalli fisici per proteggere la ricchezza accumulata;
2)  dopo 17 anni consecutivi di saldi negativi della produzione di argento possiamo intuire che i possessori di metallo fisico se lo terranno ben stretto. Il che significa che, quando gli investitori finalmente iniziaranno a cercare acquistare argento fisico, ce ne sarà ben poco a disposizione e solo a prezzi molto più alti di oggi.


Come è statpo possibile per il mercato d'argento globale subire 17 anni consecutivi di deficit di offerta ? Solo perché erano state accumulate 2 miliardi di once di eccedenze d'argento negli anni tra 1975 e il 1999.

La maggior parte delle eccedenze nette annuali si è verificata nel periodo 1975-1987 quando i governi di Stati Uniti e Regno Unito hanno deciso di avviare i mercati commerciali per i Futures di oro e argento, incanalando così i fondi degli investitori in metalli preziosi verso la carta piuttosto che verso il fisico,

Quello era
anche il periodo in cui i governi e i grandi investitori abbiano praticato il dumping
sul mercato di vecchie monete d'argento non è più utilizzate come valuta corrente.





articolo completo su: srsroccoreport.com

dal Bitcoin tornano all'oro


I cinesi che si trovano con uno yuan sempre più debole e un Bitcoin che è crollato dopo i divieti delle loro autorità che vogliono bloccare i deflussi di capitali "virtuali", il denaro cinese sta tornando al tradizionale metallo giallo.
Nella settimana scorsa, infatti, il più grande fondo ETF cinese basato su oro ha attirato 52 milioni di dollari, il più grande influsso di denaro mai entrato in un exchange-traded fund con una materia prima come sottostante.

venerdì 13 gennaio 2017

due storie su oro e argento


(...) Concluderei con due storie particolarmente interessanti, raccontate da fonti autorevoli, che forse avrete letto ma che credo valga la pena commentare.
La prima riguarda l’Oro della Germania. Il lento rimpatrio prosegue ed ha portato la Bundesbank a detenere alla fine di quest’anno il 47% dell’Oro dei tedeschi sul proprio territorio. Tuttavia lo scorso 21 dicembre il Der Spiegel ha riportato in un suo articolo una dichiarazione dell’agenzia pubblica tedesca DPA-AFX che sostiene che le riserve di Oro della Germania depositate presso la Federal Reserve sono formate da un credito in Oro e non da un deposito di Oro fisico. A questo punto aggiungerei che abbiamo la quasi certezza che le riserve di Oro dei tedeschi all’estero non ci sono più!
 
                                                           
La seconda è una dichiarazioni di Ted Butler, considerato l’analista con più esperienza nel mercato del Silver (pubblica analisi sull’Argento da oltre 20 anni).
Ebbene quello che Butler sostiene è che la manipolazione del Silver sta per concludersi. Dalle sue evidenze la banca JPMorgan negli ultimi anni, mentre manteneva i prezzi particolarmente bassi partecipando alla grande manipolazione del paper Silver, ha accumulato la più grande posizione “long” della storia sull’Argento.
Butler stima in almeno 500 milioni le once detenute da JMP. Inoltre, a suo avviso, non sembra che la banca stia accumulando altro argento mentre ci sono segnali che stia  cercando di uscire dallo short sul paper silver. Quindi Butler ritiene che avere JPM dalla parte dei long è chiaramente un segnale estremamente positivo e che il prezzo del Silver dovrebbe iniziare a salire velocemente già nel 2017.  (...)


In ogni modo, la doppia bolla ancora presente nei mercati – rendimenti reali negati sui Bond e rapporto prezzo utili in America sopra il 50% rispetto alla media storica – renderà, nell’attuale scenario inflativo, veramente complesso proteggere il valore del risparmio senza una porzione significativa dell’asset allocation sull’Oro e sull’Argento.


      Antonio Angelini

 articolo completo su: ilgiornale.it

martedì 10 gennaio 2017

oro negli ultimi 14 anni

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Nel grafico sopra: andamento della domanda di oro come investimento, dal 2002 al 2016, espressa in tonnellate.

Uno degli sviluppi più importanti nel corso dell'anno passato è stata la ripresa della domanda di investimenti in oro su base globale.
A 1390 tonnellate, la domanda di investimenti rappresenta oggi un impressionante 58% della produzione mineraria e il 42% della domanda complessiva.
La domanda di investimento è guidato da eventi ed entrando nel 2017 ci sono avvenimenti importanti che stanno per accadere.
"L'unico modo per prepararsi a un mondo di incertezza", dice
Gillian Tett del Financial Times, "è quello di rimanere il più flessibile e diversificato; ora non è il momento per gli investitori di mettere tutte le uova nello stesso paniere, oppure di puntare su una sola classe di asset, né è un tempo per le imprese di essere bloccate in piani aziendali rigidi perché gli sconvolgimenti politici e geopolitici potrebbero colpire quasi ovunque." 

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Nel grafico sotto: variazione dei prezzi dell'oro (fixing pomeridiano di Londra) in percentuale rispetto all'anno precedente.



Come è evidente da questo grafico, l'oro ha registrato guadagni in dodici degli ultimi quindici anni pur in un clima disinflazionario.
Dalla fine del secolo scorso, l'oro ha registrato in media un guadagno del 12% ogni anno, anche considerando i rendimenti negativi dal 2013 al 2015.
Si tratta di un track record
impressionante, che dovrebbe essere preso in considerazione da chiunque sia interessato a un wealth management prudente e allo studio di un portafoglio per il lungo termine.

Negli anni 2013-2015, l'oro ha subito una sana correzione del mercato toro secolare. Nel 2016 la tendenza al ribasso è stato rotta con un nuovo aumento di 8,7%, forse preparando il terreno per la prossima tappa del mercato toro secolare.