Carlo “Charles” Ponzi era un truffatore che potremmo definire il Bernie Madoff della sua epoca. Per due anni, dal 1918 al 1920, vendette un sogno impossibile: un investimento che rende ai sottoscrittori il 50% in 45 giorni. Pagava i vecchi investitori con il denaro dei nuovi investitori. Questo schema è stato imitato sin da allora.
Tutti gli schemi di Ponzi si caratterizzano per cinque elementi:
- la promessa di rendimenti di entità statisticamente impossibile;
- una descrizione dell’investimento che non ha alcun senso economico;
- investitori avidi che pretendono qualcosa in cambio di niente;
- una volontaria sospensione dell’incredulità da parte degli investitori;
- la furente opposizione degli investitori alla esposizione pubblica a seguito delle indagini.
Stranamente, molti schemi di Ponzi contengono anche un sesto elemento: la riluttanza del truffatore a smettere e scappare finché è ancora in tempo. Bernie Madoff è l’esempio supremo, ma fu Ponzi stesso ad inaugurare la tradizione.
Lo schema, una volta avviato, procede
verso la sua fine matematicamente inevitabile. Sin dal giorno in cui è
concepito, è destinato a fallire. Eppure anche il truffatore che lo
architetta crede di poterlo far funzionare ancora per un anno, o un
mese, o un giorno. Il progettista dello schema è intrappolato nella sua
stessa retorica. Sviluppa dipendenza dalle sue stesse bugie. Non riesce a
prendere i soldi e scappare.
Questo mi conduce ad una serie di conclusioni. Siccome tutti gli schemi di Ponzi sono caratterizzati da obiettivi statisticamente impossibili, avidità diffusa, sospensione dell’incredulità e resistenza alla pubblica esposizione, allora:
Tutto il sistema bancario a riserve frazionarie è uno schema di Ponzi.
Tutte le banche centrali sono schemi di Ponzi.
Tutti i programmi pensionistici statali sono schemi di Ponzi.
Tutta la medicina statale è uno schema di Ponzi.
Tutti gli imperi sono schemi di Ponzi.
Tutta l’economia keynesiana è uno schema di Ponzi.
Però c’è una differenza tra uno schema di
Ponzi privato e uno schema di Ponzi statale. Uno schema privato si basa
esclusivamente su inganno e avidità. Uno schema di Ponzi statale si
basa su inganno, avidità, distintivi e armi.
(...) non stiamo ponendo un peso sulle spalle
dei nostri figli. Sono le nostre stesse spalle che stiamo caricando. Lo
stato prende a prestito denaro per pagare i sistemi assistenziali.
Quindi, stiamo aumentando il nostro livello di indebitamento.
(...) Non possiamo trasferire alcun obbligo ai nostri figli e nipoti, se i nostri figli e nipoti saranno nella posizione di rifiutare questo trasferimento. Legalmente non c’è nulla che costringa i nostri figli e nipoti a continuare a versare soldi al sistema.
(...) Non possiamo trasferire alcun obbligo ai nostri figli e nipoti, se i nostri figli e nipoti saranno nella posizione di rifiutare questo trasferimento. Legalmente non c’è nulla che costringa i nostri figli e nipoti a continuare a versare soldi al sistema.
I nostri
figli non saranno onerati da questo debito: saremo noi ad esserlo quando
i giovani si sveglieranno abbastanza da staccare la spina.
Lasceranno
di stucco i creditori che hanno acquistato titoli di stato e buoni del
Tesoro, cioè le banche che li hanno acquistati, i fondi monetari che li
hanno acquistati, i fondi pensione che li hanno acquistati e chiunque
altro li abbia acquistati, incluse la banca centrale cinese, la banca
centrale giapponese e le altre banche centrali del mondo.
Naturalmente le altre banche centrali
faranno lo stesso gioco e anche nelle nazioni estere tutte le altre
categorie di votanti saranno contro agli anziani. In tutto il mondo è
operativo lo stesso schema di Ponzi e in tutto il mondo fallirà. Non ce
n’è uno che sopravvivrà. Insomma, sarà una questione di chi stacca la
spina per primo.
Chi per primo lascerà a secco i creditori?
Chi per primo lascerà a secco i creditori?
Gary North
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