Il dinamismo del mercato svela sempre gli imbrogli e le nefandezze
dei malintenzionati. E' accaduto per MPS, ne siamo testimoni e non
possiamo far finta di nulla. Soprattutto, siamo testimoni di come la
regolamentazione di un sistema gestito da persone umane (e
quindi fallibili,
non importa quante lauree, master, e certificati di manzi DOC
srotolino) sia fallimentare e che una maggiore regolazione sia solo
deleterea perché opera da palliativo per il problema. Ed è qui che
interviene il giudice super-partes che non guarda in faccia a nessuno e
non prevede sconti in caso di errori gravi: la natura delle cose, in
questo caso, il mercato. In passato, infatti, si è tentato di nascondere
la bancarotta di MPS con
prestiti sottobanco,
ma questo non ha fatto altro che acuire il dolore. Si vuole percorrere
la stessa strada ora, ma questo non farà altro che acuire ancora una
volta il dolore. La sola regola in questo caso è: "Se qualcosa non può
più andare avanti, si fermerà." E
i tassi dei bond italiani
ci ricordano questa lezione; lo zio Mario crede di avere tutto "sotto
controllo," non è così. Non vale solo per l'Italia, ovviamente, anche
per la Spagna e per tutta l'Unione Europea.
Non importa quante volte verrà calciato il barattolo, infine diventerà
troppo grande per essere calciato e sarà lì che i pianificatori centrali
si romperanno il piede.
(...)
La ragione per cui è stato detto poco o nulla nella stampa
statunitense mainstream su quella che presto potrebbe essere la
nazionalizzazione della terza più grande (e insolvente) banca italiana è
l'umiliazione risultante per l'attuale capo della BCE ed ex-Goldman
Mario Draghi, che ha spinto aggressivamente per diventare un supervisore
di tutte le banche europee come capo della BCE, eppure ogni giorno
emergono nuove rivelazioni su come abbia epicamente fallito a
controllare una grande banca italiana quando era capo della Banca
d'Italia.
L'ultimo sviluppo in questo scnadalo, che neppure il mercato può più
ignorare, viene ancora una volta dalla Banca d'Italia, che ha cambiato
la sua storia per l'ennesima volta. Ricordiamo che di recente, il 23
Gennaio, Mario Monti ha promesso a Davos che "
nessuno sapeva niente":
- BANCA D'ITALIA DICE CHE MONTE DEI PASCHI HA NASCOSTO DOCUMENTI SULLE TRANSAZIONI
Questo era garantito dalla Banca d'Italia stessa, che si è dichiarata completamente ignorante e ha accusato MPS di tutto.
Salta fuori che Monti e la Banca d'Italia hanno entrambi mentito.
E ora ha cambiato la sua storia
ancora una volta, dichiarando che non aveva alcuna autorità per agire sulle irregolarità nei derivati scoperte
dai suoi ispettori già a metà del 2010. Reuters riassume quello che abbiamo detto due settimane fa: "
La
corruzione e lo scandalo dei derivati al Monte dei Paschi hanno radici a
quando Draghi, ora presidente della Banca Centrale Europea, era il capo
della Banca Centrale d'Italia 2006-2011."
Quindi, ora che la Banca d'Italia non può più invocare la propria
ignoranza, qual è la sua difesa? L'incapacità di fare qualcosa.
(...)
Si è coperta una frode e, come se non bastasse, poi si è fatto finta
che la situazione fosse stata risolta quando in realtà chiunque con un
briciolo di cervello si rende conto ora che, nonostante l'infinito
pompaggio di liquidità da parte della BCE di cui Mario Draghi è ora
responsabile, le cose nei bilanci delle banche italiane vanno malissimo e
peggiorano di giorno in giorno.
Tutto questo da persone che continuano a mentire ogni giorno, dicendo a
qualsiasi idiota che ancora crede in loro: "l'Europa sta bene."
E la cosa peggiore è che nessuno sa esattamente quale altra banca
italiana (in un primo momento, almeno) andrà a gambe all'aria,
sicuramente non gli azionisti italiani che hanno scaricato le azioni
locali con un vigore che non si vedeva dalla recente (quasi) bancarotta
della Spagna, con conseguente mercato azionario italiano che colava a
picco del 4% o più in sei mesi.
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