Il grafico sopra, fornito dal World Gold Council, indica le vendite di oro fisico da parte delle banche centrali delle nazioni eurropee. L'asterisco azzurro indica la quantità massima di oro che teoricamente possono vendere secondo gli accordi “Central Bank Gold Agreements” (CBGA), noti anche come il "Washington Agreement on Gold"
Da notare anche l'ultima dichiarazione scritta il primo luglio scorso dal governatore della BCE, Mario Draghi: "(...) riguardo se sia politica dell’Unione Europea di non vendere le riserve auree degli Stati Membri vorrei ricordare il pertinente quadro giuridico. L’oro è abitualmente considerato come un asset di riserva straniero. Il possesso e la gestione delle riserve straniere degli Stati Membri è compito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (ESCB). Ai sensi dell’Articolo 30 dello Statuto la BCE è stata incaricata della gestione degli asset di riserva stranieri.
Ciò
nonostante, non tutti gli asset di riserva stranieri sono trasferiti
alla BCE, alcuni restano infatti sotto il controllo
delle rispettive banche centrali nazionali secondo l’Articolo 31 dello
Statuto che stabilisce che le transazioni sopra un certo limite sono
soggette all’approvazione da parte della BCE così da restare congrue con
i tassi di cambio e con le politiche monetarie dell’Unione.
Se, in futuro, altri Stati Membri in una
situazione simile a quella cipriota potrebbero essere costrette a
vendere le loro riserve auree, si prega di notare che le decisioni prese
dalla Banca Centrale di Cipro relative ai propri possedimenti aurei
secondo le sopraddette condizioni non hanno rilevanza sulla gestione
delle proprie riserve auree da parte di alte banche centrali del Sistema
Europeo."
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