Ma il mondo non deve saperlo. Per questo, orchestrata operazione per compromettere domanda.
I banchieri centrali hanno pianificato da tempo il crollo del valore dell'oro, con l'obiettivo di poter poi approfittare dei prezzi di favore e tornare a riempire le proprie casseforti di lingotti.È la tesi del gestore Eric Sprott, secondo cui i banchieri dell'Occidente sono rimasti senza più lingotti nei forzieri. Siccome il mondo non può e non deve saperlo, hanno orchestrato una maxi operazione per compromettere la domanda.
Ecco come: in un primo momento i broker e le banche commerciali occidentali hanno consigliato ai clienti di vendere oro. Gli stessi istituti hanno ricoperto le loro posizioni "corte" ribassiste sul mercato del COMEX.
Quando l'offerta per l'indice di riferimento sui prezzi del metallo prezioso è salita, le dichiarazioni circa una riduzione della portata delle misure di allentamento monetario da parte dei timonieri degli istituti centrali hanno fatto il resto, facendo calare le quotazioni. Anche l'India con le sue misure fiscali ha contribuito a ridurre la domanda fisica di lingotti.
Come conseguenza, gli speculatori come i fondi hedge hanno aperto una valanga di posizioni short, i mercati dei futures sul metallo hanno accusato il colpo e le scorte di lingotti sono ai minimi assoluti.
Conclusione: è stata orchestrata un'operazione globale con il proposito di aumentare l'offerta e tenere bassi i livelli di domanda. Ma ora le banche centrali non hanno più munizioni per abbattere ulteriormente il prezzo dell'oro.
Secondo il gestore di Sprott Asset Management, dopo una lunga pausa - i prezzi sono calati nettamente negli ultimi mesi, il mercato rialzista secolare del metallo prezioso, bene rifugio per eccellenza, è destinato a continuare.
Tenuto conto dell'ancora ottima domanda di lingotti e della carenza sul fronte dell'offerta, all'asset manager Sprott pare chiaro che dietro al tracollo momentaneo dell'oro ci sia stato lo zampino delle banche centrali occidentali.
Se il mondo lo scoprisse, osserva il manager con più di 40 anni di esperienza nel campo degli investimenti, sarebbe una catastrofe. Per scongiurare il pericolo, l'unica opzione rimasta ai banchieri e' stata quella di causare un abbattimento della domanda di oro in un lasso di tempo molto breve.
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