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mercoledì 3 luglio 2013

i metalli preziosi non sono in un mercato orso


Martin Armstrong: i metalli preziosi sono in un mercato toro od orso ?



Un lettore del blog mi chiede: 
"caro signore, ho letto i vostri articoli molto e ho un paio di domande ...

Lei ha più volte detto che “l'albero deve essere scrollato” (per l'oro), ma per quanto ne so l'oro e l'argento sono in un mercato orso. Questa non è più una correzione in un mercato toro ma è diventato un mercato orso (secondo l’analisi tecnica). Quindi la mia domanda è questa: come può essere così sicuro che i metalli riprenderanno un trend in forte rialzo in un periodo tra il 2014 e il 2015 fino a fare nuovi massimi nel 2020? "

"La mia seconda domanda riguarda la stagflazione ... Se stiamo entrando in un periodo di stagflazione, allora le materie prime devono trovarsi in un trend toro, non in un mercato orso come ora ... "


RISPOSTA: Per quanto pazzesca possa sembrare la mia risposta a coloro che non sono dei fanatici sostenitori dell'oro, in realtà i metalli preziosi non sono ancora in un mercato orso. La verità è che non hanno ancora rotto le resistenze al rialzo per dare inizio a un mercato toro di lungo termine, nel quale entreranno quando l'argento supererà i suoi massimi raggiunti nel 1980 (50 dollari per oncia) e l'oro supererà il livello di 2300 dollari per oncia.


Come posso esserne sicuro?  Questa mia affermazione ha una probabilità di successo del 100%. La questione non riguarda i metalli considerati da soli. Tutto è interconnesso. Perché  i metalli entrino in un vero mercato orso le quotazioni dell'oro devono fare una chiusura annuale SOTTO i 680 dollari e l'argento SOTTO gli 8,50 dollari per oncia. Questa importante crescita dei prezzi dei metalli dopo il 2015 avverrà in una situazione di caos generalizzato e di fiducia nel governo in calo. Ora non siamo ancora in questa fare non ci sarà mai IPERINFLAZIONE (nelle economie principali), coloro che lo sostengono dicono una sciocchezza totale ( perlomeno nelle economie principali, come spiegato dettagliatamente negli scritti precedenti).
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La stagflazione è causata dal rapido aumento dei costi dell'apparato statale. Per capirlo possiamo considerare l'esempio di una cittadina. La polizia locale ha 10 agenti e 5 di loro raggiungono l'età pensionabile dopo 20 anni di servizio. Ora l'amministrazione deve pagare loro il 100% di assistenza sanitaria per tutta la loro vita restante, poi devono sostituirli, quindi in pratica si devono sostenere costi  equivalenti a una forza lavoro di 15 agenti.
Questi politici ritenevano che le entrate possono rappresentare un flusso senza fine e che e la gente pagherà tutto ciò che loro le chiedono di pagare. Hanno quindi escluso il costo del settore pubblico dal costo della vita, e a ciò è dovuto il vero aumento dell'inflazione, ma in realtà i costi della pubblica amministrazione si comportano come un buco nero che risucchia tutto ciò che trova intorno ad esso. Siccome la pubblica amministrazione non è un settore produttivo, questa consuma la ricchezza nazionale. Pertanto, dal punto di vista economico, l'aumento dei costo del sottore pubblico portano alla DEFLAZIONE e non alla INFLAZIONE tipica di un'economia produttiva. Ci troviamo quindi in un periodo di stagflazione, non saremo mai in IPERINFLAZIONE, perché le pubbliche amministrazioni non possono aumentare l'offerta di moneta. Negli U.S.A., le passività prive di copertuta a livello locale e degli stati fanno sembrare molto piccolo il deficit a livello federale. 



I metalli preziosi non saliranno da soli, questa sarà la tendenza generale dei beni MATERIALI (o tangibili) rispetto alle passività IMMATERIALI (del settore pubblico).
Anche il tempo atmosferico sta seguendo una tendenza sempre più caotica e vedremo presto l'aumento dei prezzi dei generi alimentari. La pioggia eccessiva in Europa e in parte degli Stati Uniti sta cominciando a ridurre l'offerta di generi alimentari. Di fatto non è mai possibile prevedere il futuro, a meno che si riesca a considerare tutto nel suo insieme, perché non siamo soli, tutto è collegato. 


I metalli dovevano scendere, altrimenti i tassi di interesse non potevano iniziare a salire. Il funzionamento del mondo assomiglia al gioco del domino:  una volta che cade la prima tessera, la seconda deve seguire. I vari predicatori e promotori dell'acquisto e accumulo di metalli preziosi a ogni costo oro hanno parzialmente stravolto il ruolo dei metalli, riempendo l'etere con tante sciocchezze. Hanno fatto molti più danni ai metalli di quanto si creda, perché la prossimo salita impetuosa dei prezzi avrà inizio solo dopo che l'albero è stato COMPLETAMENTE scrollato (dagli investitori meno tenaci)  e quando i tori saranno stati ormai abbondantemente screditati.



  Martin Armstrong





 




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