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lunedì 18 giugno 2012

niente di nuovo dalla Grecia


In Grecia vincono i partiti pro-euro,  i mercati festeggiano con aperture effervescenti (Piazza Affari solo durante la prima ora di contrattazioni) e proclami trionfalistici, ma il progetto di accordo e la formazione di un governo di unità nazionale è tutto in divenire.
A guardarla bene, alla luce anche di sommarie analisi, l'Europa si riattacca la palla al piede aumentando, paradossalmente, i rischi futuri di nuovi scompensi, perché la speculazione avrà nuovi motivi di attacco se le cose dovessero andare male.
I mercati non si lasciano influenzare dai giornali: stamattina le banche francesi sono passate in 100 minuti da +4,5% a -3% !

Non dimentichiamoci che la Grecia - secondo calcoli realistici - ha debiti per 1,3 trilioni di dollari e un rapporto debito/PIL superiore al 450% . Hanno ricevuto prestiti per circa 400 miliardi, hanno goduto della cancellazione di debito per circa 107 miliardi, ma le condizioni economiche sono drammatiche: il Pil è sceso del 6,5%, la disoccupazione è salita al 22,6%, e le banche stanno letteralmente andando in crisi di liquidità, visti i prelievi che ammontano a circa 600-800 milioni di Euro al giorno.

Insomma i problemi noti restano, semmai, con la Germania chiamata ad assumersi maggiori responsabilità sugli impegni futuri, aumentano, con la speculazione che si lecca i baffi e inizia ad affilare le unghie.

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