metalli preziosi per proteggersi dal crollo del castello di carte

i metalli preziosi sono il miglior investimento per proteggersi dal crollo del castello di carte

sabato 2 giugno 2012

in Inghilterra è sparito l'oro del Venezuela

La Banca d'Inghilterra ha venduto l'oro venezuelano che avrebbe dovuto custodire

 

La Banca di Inghilterra ha venduto tutto il suo oro, anche quello che il Venezuela le aveva affidato in custodia. Secondo l’analista Max Keiser la Banca di Inghilterra non ha l’oro venezuelano e per questa deve rivolgersi al mercato per poterlo consegnare al Venezuela.

Oggi il Venezuela chiede giustamente il rimpatrio delle sue 211 tonnellate d’oro che erano state inviate in Inghilterra e in altre banche di tutto il mondo, come garanzia per i prestiti erogati dal Fondo Monetario Internazionale ai governi di Jaime Lusinchi nel 1988 e di Carlos Andrés Pérez nel 1989.

Oggi Hugo Chávez ha richiesto il rimpatrio del suo oro e risulta che la Banca di Inghilterra, pure percependo un compenso per custodire l'oro venezuelano, nella realtà l'aveva venduto.
Giustamente, di fronte alla domanda del governo venezuelano, ora lo deve consegnare, non ha materialmente l'oro e quindi per adempiere ai suoi obblighi deve cercarlo nel mercato mondiale, cosa che sta facendo salire il prezzo.  La richiesta di Hugo Chávez ha allertato il mercato mondiale, generando ancora più incertezza in relazione all'opportunità di detenare divise quali il dollaro e l'euro. Tutti gli investitori del mondo stanno comprando oro ed argento come beni rifugio.

Ricordiamo che il Venezuela detiene una delle più forti riserve internazionali di oro al mondo con 366 tonnellate e inoltre ha miniere di oro, come quella di Las Cristinas, una delle più grandi del mondo con più di 500 tonnellate di riserva.

Inoltre Hugo Chávez, in accordo con la Banca Centrale, in virtù della crisi che penalizza Stati Uniti ed Europa e in attesa del probabile crollo del dollaro e dell'Euro, ha annunciato che la sua riserva internazionale, oggi totalmente nelle banche dei paesi in crisi, sarà diversificata e messa nelle banche di Brasile, Russia e Cina, cioè in banche dei paesi BRICS, che rappresentano il futuro dell’economia mondiale.

fonte: da dietro il sipario


Vedi anche:

 Fort Knox è vuoto ?

Nessun commento:

Posta un commento