La Banca d'Inghilterra ha venduto l'oro venezuelano che avrebbe dovuto custodire
La Banca di Inghilterra ha venduto tutto il suo oro, anche quello che il Venezuela le aveva affidato in custodia.
Secondo l’analista Max Keiser la Banca di Inghilterra non ha l’oro
venezuelano e per questa deve rivolgersi al mercato per poterlo
consegnare al Venezuela.
Oggi il Venezuela chiede giustamente il rimpatrio delle sue 211 tonnellate d’oro che erano state inviate in Inghilterra e in altre banche di tutto il mondo, come garanzia per i prestiti erogati dal Fondo Monetario Internazionale ai governi di Jaime Lusinchi nel 1988 e di Carlos Andrés Pérez nel 1989.
Oggi Hugo Chávez ha richiesto il rimpatrio del suo oro e risulta che la Banca di Inghilterra, pure percependo un compenso per custodire l'oro venezuelano, nella realtà l'aveva venduto.
Giustamente, di fronte alla domanda del governo
venezuelano, ora lo deve consegnare, non ha materialmente l'oro e quindi
per adempiere ai suoi obblighi deve cercarlo nel mercato mondiale, cosa
che sta facendo salire il prezzo. La richiesta di
Hugo Chávez ha allertato il mercato mondiale, generando ancora più
incertezza in relazione all'opportunità di detenare divise quali il
dollaro e l'euro. Tutti gli investitori del mondo stanno comprando oro
ed argento come beni rifugio. Oggi il Venezuela chiede giustamente il rimpatrio delle sue 211 tonnellate d’oro che erano state inviate in Inghilterra e in altre banche di tutto il mondo, come garanzia per i prestiti erogati dal Fondo Monetario Internazionale ai governi di Jaime Lusinchi nel 1988 e di Carlos Andrés Pérez nel 1989.
Oggi Hugo Chávez ha richiesto il rimpatrio del suo oro e risulta che la Banca di Inghilterra, pure percependo un compenso per custodire l'oro venezuelano, nella realtà l'aveva venduto.
Ricordiamo che il Venezuela detiene una delle più forti riserve internazionali di oro al mondo con 366 tonnellate e inoltre ha miniere di oro, come quella di Las Cristinas, una delle più grandi del mondo con più di 500 tonnellate di riserva.
Inoltre Hugo Chávez, in accordo con la Banca Centrale, in virtù della crisi che penalizza Stati Uniti ed Europa e in attesa del probabile crollo del dollaro e dell'Euro, ha annunciato che la sua riserva internazionale, oggi totalmente nelle banche dei paesi in crisi, sarà diversificata e messa nelle banche di Brasile, Russia e Cina, cioè in banche dei paesi BRICS, che rappresentano il futuro dell’economia mondiale.
fonte: da dietro il sipario
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