- l'oro rimane un elemento importante delle riserve monetarie globali;
- i partecipanti all'accordo continueranno a coordinare le loro transazioni in oro al fine di evitare perturbazioni del mercato;
- nel prossimo futuro i partecipanti non hanno intenzione di vendere quantità significative di oro e hanno ribadito l'importanza dei lingotti d'oro come riserva monetaria.
Questo accordo entrerà in vigore a partire dal 27 settembre 2014 e sarà riesaminato dopo cinque anni. Il primo accordo di questo genere era stato raggiunto nel 1999 al fine di coordinare le vendite di oro previste dalle diverse banche centrali. L'accordo è stato poi rivisto e ampliato nel 2004 e nel 2009.
Le banche centrali europee dichiarano quindi di essere riluttanti a vendere le loro riserve auree che ammontano a 10.779 tonnellate.
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