metalli preziosi per proteggersi dal crollo del castello di carte

i metalli preziosi sono il miglior investimento per proteggersi dal crollo del castello di carte

venerdì 30 maggio 2014

attenzione al livello 1251

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Come previsto, i prezzi dell'oro si stanno avviando verso i minimi stagionali tipici del mese di giugno. Una chiusura per il mese di maggio con i futures sotto il livello di 1251 dollari per oncia dovrebbe dare origine a un ulteriore sensibile calo delle quotazioni.
Una chiusura mensile SOTTO quota 1192 sarà foriera di una forte discesa che potrebbe portare i prezzi sotto l'importante livello di 1000 dollari per oncia. Si consiglia quindi la massima CAUTELA.

       Martin Armstrong


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mercoledì 28 maggio 2014

anche Israele in guerra contro i contanti

Una commissione del governo israeliano ha messo a punto un piano in tre fasi per "fare tutto ciò che serve per farla finita con le operazioni in contanti in Israele".  La commissione stima che il mercato nero rappresenti oltre il 20 per cento del PIL di Israele, e sono i contanti l'elemento che lo favorisce. E' il cosiddetto "cash" che  consente evasione fiscale, riciclaggio e anche il  finanziamento del terrorismo.
Inizialmente dovrebbe essere consentito a persone e imprese di continuare a fare qualche operazione in contanti per piccole quantità di denaro, ma l'obiettivo finale è quello di costringere i cittadini israeliani far girare il denaro, per quanto possibile. Le banche israeliane sarebbero tenute a fornire a tutti i titolari di conto delle carte di debito per favorire ulteriormente i pagamenti elettronici.

In Svezia pare che attualmente solo il 3 per cento di tutte le operazioni commerciali si effettuino in contanti. In realtà, secondo un articolo del Washington Post, alcune banche svedesi non trattano più denaro in contanti: nella maggior parte delle città svedesi persino gli autobus pubblici non accettano contanti; i biglietti sono prepagati o si pagano con un messaggio dal cellulare. Una quantità di servizi in continuo aumento accetta pagamenti solo con carte di credito.

Negli U.S.A secondo l'ultimo studio condotto dalla MasterCard, circa l' 80% di tutti gli acquisti dei consumatori americani ormai avviene senza contanti.

fonte: endoftheamericandream.com






martedì 27 maggio 2014

effetto scadenza opzioni

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Oggi nel mercato del Comex era giorno di scadenza per le importanti opzioni del mese di giugno.

Per scoraggiare le richieste di liquidazione tramite metallo fisico i prezzi di argento e soprattutto di oro hanno subito un mini-crollo già alle ore 8 di New York e una continua discesa durante il resto della giornata.

Come avevamo previsto giorni fa, una volta perso il livello di supporto tra 1275 e 1280 dollari per oncia, sono scattati molti ordini di stop-loss e il prezzo dell'oro è sceso rapidamente fino a 1265 dollari per oncia.

una previsione catastrofista da un esperto


"Imminente collasso del sistema monetario globale" e "imminente Armageddon per il dollaro". Sono solo alcune delle previsioni catastrofiche contenute nel libro dal titolo più che eloquente, "The Death of Money" (La morte del dollaro), scritto da Jim Rickards, autore di best sellers, esperto di finanza ed ex consigliere generale per l'hedge fund Long Term Capital Management il cui collasso, nel 1998, scosse Wall Street e i mercati globali.

Rickards rilascia un'intervista a meno di due mesi dalla pubblicazione del suo libro, avvenuta ad aprile, in cui sottolinea che il pericolo imminente non è rappresentato semplicemente da una perdita catastrofica di fiducia nella moneta di riserva globale (il dollaro). Il punto è che le macchinazioni della Federal Reserve, in particolare gli acquisti di bond da trilioni di dollari attraverso il programma di quantitative easing, provocherà alla fine una fuga verso strumenti alternativi alla moneta di carta, distruggendo il sistema bancario "parassita" nel processo.  (...)

"Quello che accadrà è che l'oro continuerà a riportare una performance incerta e poi, all'improvviso, ci sarà il boom (delle sue quotazioni). Salirà di $100 l'oncia, e il giorno dopo di $200 l'oncia. Tutti, in televisione, diranno che si tratterà di un boom speculativo". Ma a quel punto gli investitori, assistendo al suo rialzo, diranno. "Meglio avere un po' di oro ... e scopriranno che non potranno averlo perchè saranno stati le banche centrale e i fondi sovrani ad acquistarlo". A quel punto "il tipico investitori cercherà di acquistare monete, ma si troverà davanti al tutto esaurito, e la Zecca americana risponderà: scusate, non facciamo più consegne". E a quel punto sarà chiaro che si sarà in presenza di "massicce scarsità nell'offerta".

Sarà allora, con episodi sempre più frequenti di assenza di oro, che la manipolazione dell'oro terminerà. L'impossibilità di mettere le mani sull'oro scatenerà un "panico agli acquisti" o anche quello che alcuni chiamano uno "shock della domanda".

"Molte delle cose di cui parlo nel libro stanno accadendo più velocemente di quanto mi aspettassi. Gli eventi che pensavo si sarebbero verificati tra il 2015 e il 2016 si stanno già manifestando, in qualche modo. Dunque, alcune di queste catastrofi potrebbero presentarsi prima del previsto".  (...)


 articolo completo su: wallstreetitalia.com

anche in Austria dubbi sulle riserve di oro



Dopo la Germania, un altro paese europeo con rating AAA sta iniziando a preoccuparsi  dell'effettiva esistenza delle sue riserve d'oro.
 

L'Austria, infatti, intende controllare le sue riserve d'oro si trovano nel Regno Unito e che rappresentano l'80% delle sue riserve auree di circa 280 tonnellate. Le riserve d'oro custodite presso la Bank of England a Londra verranno controllate da revisori esterni

Anche tra gli austriaci cresce il numero di persone che nutrono seri dubbi sulla correttezza delle banche centrali (delle potenze vincitrici dell'ultimo conflitto) che custodiscono l'oro di terzi.

lunedì 26 maggio 2014

Vittoria della Troika in Italia

Quando c'è una crisi vera le manovre e le tattiche politiche non servono, alla gente non gliene può fregare di meno delle "alleanze", con o senza il PD. Il M5S non è affondato per quello.

"PD" si legge "PdT", "Partito della Troika", dei vincoli finanziari, dell'austerità, dell'euro, della BCE. Oggi la borsa in Francia ha aperto a +0.3%, il Footsie inglese è negativo e il MIB in Italia è esploso a +3%. Perchè in Italia ha vinto la Troika e in Francia no.

Ma se l'alternativa sembra il caos e l' "apocalisse" di cui parla Grillo la gente dovendo scegliere va per il meno peggio di Padoan, che intravede dietro le spalle di Renzi e ha la faccia seria. 


Urlare nei comizi che vincerai perché gli altri sono tutti farabutti e ci sarà l'apocalisse, gridare "io sono oltre Hitler" (!), esagerare tutto all'estremo, portare il plastico della prigione in cui metterai i politici in TV non ispira molta fiducia su come gestiresti l'economia italiana nel mezzo della Depressione.

Per togliere voti al PD devi attaccarlo sull'euro, la troika, il patto fiscale che strangola finanziariamente l'Italia e di cui sono il cane da guardia fedele. Il mercato finanziario va su quando vince il PD e va giù quando sembra che perda, ma oggi il mercato finanziario è il nemico dell'economia italiana, perchè vuole che ci si continui a indebitare all'infinito con i BTP, che Blackrock, JP Morgan e compagni amano. E gli eredi del compagno Berlinguer sono diventati il partito che garantisce che l'Italia segua la terapia dettata dal mercato finanziario.

Devi attaccare il PD come il "Partito della Troika", perchè è vero,
non dire che sono tutti ladri e farabutti che non è vero ...


      G. Z.

fonte: cobraf.com


P. S.   Nelle condizioni date dei partiti che rappresentano gli italiani, questa elezione va bene perchè ha punito l'opposizione ciarlatana, confusa e opportunista e ora spinge il PD definitivamente sul binario dell'austerità, dell'euro e della Troika, quella dove Monti ha visto il suo raggruppamento andare dal 10% all'1% in due anni.

Lo so, gli ex-comunisti sono molto più accorti e da cinquantanni vedi gli altri partiti sorgere e tramontare e loro sono sempre lì invece, ma non è come le altre volte. Siamo in una Depressione economica e avere in mano il governo è un vantaggio perchè consolidi il tuo sistema di potere, ma oggi sei nelle mani della finanza globale e della UE, cioè di poteri esterni all'Italia a cui devi rispondere e che non ti danno "i soldi".

L'analisi monetaria in questo caso è abbastanza utile nel dire che, a meno di un cambio di rotta radicale, la terapia di Padoan/UE/BCE demolirà lentamente l'economia, come quella di Monti (ma più lentamente) Quando saremo al sesto o settimo anno di Depressione economica, con l'aiuto del solito crac dei mercati finanziari che ogni tanto arriva, chi ha somministrato la terapia letale finirà come il partito socialista francese, greco o spagnolo o inglese.

Per la cronaca il 2014 sarà il sesto anno di depressione economica (a marzo 2014 l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio, rispetto a marzo 2013, segna una flessione del -3,5%...).

Per la cronaca, in questa elezione, nessuno dei partiti di centro-sinistra storici di governo in Spagna, Gran Bretagna, Grecia e Spagna ha preso più del 14% dei voti. Il 41% del PD è un anomalia, i due numeri sono stati scambiati.

In Italia per il PD bisogna solo aspettare un poco di più.

 
 

COT incerto ma ancora rialzista


Il grafico sopra indica l'andamento Commitment of Traders (COT) nel mercato dell'oro.  
Possiamo notare come tutti e tre i gruppi di speculatori, i Fondi Hedge, i grandi "Reportables" e i piccoli rimangono con posizioni nette al rialzo.

La tendenza rialzista rimane comunque molto incerta: se i prezzi dovessero violare al ribasso il livello di 1280 dollari per oncia assistemeremo probabilmente a molte liquidazioni di posizioni da parte degli speculatori.  

Finora le preoccupazioni geopolitiche riguardo l'Ucraina sostengono i prezzi dell'oro, tuttavia se i tassi di interesse negli Stati Uniti dovessero iniziare a salire, oppure se assisteremo a una salita del dollaro o calo dell'euro, l'oro tornerà a essere vulnerabile.
Ci sono un sacco di incertezze, quindi dobbiamo essere vigili per monitorare l'azione dei prezzi nei giorni e nelle settimane a venire.


    trader Dan
  
articolo completo su: traderdannorcini.blogspot.it  

venerdì 23 maggio 2014

Barclays multata per manipolazione del mercato dell'oro


Oggi la UK Financial Conduct Authority ha finalmente formalizzato ciò che denunciavamo da anni, annunciando di aver multato di 26 milioni di sterline la banca Barclays per " aver manipolato il fixing del prezzo dell'oro, al fine di evitare di perder soldi su un ordine di un cliente". 
La FCA ha confermato inoltre che banca Barclays, tramite il suo operatore Daniel James Plunkett, nato nel 1976, aveva l'abitudine di "inviare una raffica di ordini di vendita allo scopo di abbassare artificialmente il prezzo del metallo giallo."

Ciò è avvenuto per un decennio, come riporta il Financial Times di oggi:

"Barclays non riusciva a gestire i conflitti di interesse tra e i propri clienti, e nemmeno ad applicare controlli adeguati ai suoi sistemi in relazione al fixing dell'oro tra il 2004 e il 2013."


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successo degli euro-scettici in UK


Stima Bbc: Ukip raggiunge 25% in seggi dove si e' presentato. Anche se sono tuttora in corso le operazioni di scrutinio per le elezioni locali in Inghilterra e Irlanda del Nord, il leader dell'euroscettico Ukip, canta gia' vittoria e afferma ''ora siamo veri contendenti'', riferendosi al fatto che la sua formazione politica sarebbe diventata il quarto grande partito britannico, insieme a conservatori, laburisti e libdem.
''La volpe dell'Ukip e' entrata nel pollaio di Westminster'', ha aggiunto con la sua solita ironia. Secondo le prime stime della Bbc, sino ad ora l'Ukip avrebbe raccolto il 25% dei voti nei seggi locali in cui si e' presentato. In base ai risultati parziali, ha conquistato 89 posti di consigliere, superando l'obiettivo di 80 che Farage aveva posto. Mentre il Labour se ne aggiudica 105 e i conservatori ne hanno persi 97. Serviranno ancora ore per la conclusione delle operazioni di scrutinio. 
Si profila nettamente il successo - già adesso - degli euroscettici dell'Ukip in Gran Bretagna per le amministrative.

articolo completo su: www.ilnord.it


giovedì 22 maggio 2014

la Russia vende carta e compera oro fisico

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Il grafico mostra le riserve di oro fisico della banca centrale russa, in milioni di once, dal 1995 al 2014. E' ben visibile la tendenza in netta crescita a partire dal 2006.
Solo lo scorso mese di aprile, la banca centrale di Mosca ha acquistato altre 900mila once di oro puro, per un controvalore di 1,17 miliardi di dollari. Nello stesso mese, la Russia ha venduto ben 26 miliardi di dollari di titoli di stato americani, probabilmente anche come ritorsioni per le sanzioni economiche legate ai venti di guerra in Crimea e Ucraina.

martedì 20 maggio 2014

il triangolo dell'argento

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Il grafico dell’ è sicuramente uno dei più interessanti in assoluto.
Come potete vedere, la tendenza dell’argento è ormai ribassista da tempo ma, da circa un anno, aveva trovato un’importante base di appoggio in area 19 dollari per oncia.
La configurazione è chiaramente triangolare e l’importanza del supporto sopra citato è assolutamente determinante per poter comprendere ed anticipare le tendenze dell’argento.

       Danilo D.T.

creazione di denaro in nero da parte delle banche




Marco Saba a "La Gabbia": Unicredit occulta 500 Miliardi all'anno. La stessa cosa fanno Banca Intesa, Carige e tutte le altre banche.
vedi anche il più recente intervento a Pavia

L'attività annuale di creazione di denaro del settore bancario in Italia, esclusa la banca centrale, che è dell'ordine di mille miliardi di euro e che a seguito di una imposizione fiscale come l'attuale al 27,5% (IRES), porterebbe nelle casse dello stato 275 miliardi netti all'anno permettendo di eliminare gran parte delle imposte vessatorie oggi in essere.
Ho partecipato recentemente alle assemblee degli azionisti di tre istituti di credito (Unicredit, Intesa e Carige) dove ho fatto rilevare che i bilanci presentati per l'esercizio 2013 erano palesemente falsi per omissione e che non potevano essere in perdita una volta segnalato in bilancio l'aggregato monetario prodotto nell'esercizio in questione.
Questi fondi sono in nero e sono all'attivo delle banche di emissione perché esse, nel momento della creazione del denaro, contabilmente, hanno segnato per convenzione il valore emesso come un passivo.
Così viene trattato nei bilanci il valore creato, mentre dall'altra parte la massa monetaria creata da impiegati di questi enti privati scivola invisibilmente via, raggiungendo le centrali di appianamento internazionale che, come minimo, avrebbero il compito di aiutare le autorità a rintracciare questo enorme volume di evasione fiscale.

Chi ha avuto un prestito bancario, diciamo di 100.000 euro, a un certo punto ha finito di ripagarlo alla banca. Il dovuto del cliente va a zero, il conteggio bancario pure risulta a zero, ma i 100.000 euro rimangono nella cassa della banca in nero!
E questi 100.000 euro in nero, che chiameremo medium rientrato riciclabile, saranno a disposizione della banca non tassati, perché contabilmente non ne è stata denunciata la creazione, e vengono riciclati per attività non controllate.
Cioè questo denaro finisce sulle centrali di compensazione interbancaria (v. correlati) che ci sono in Europa: Euroclear, Clearstream e Swift. Infatti, se noi andiamo a vedere l'aggregato di attività di queste tre società di compensazione, troveremo che nell'anno 2000 erano almeno 80 trilioni di euro (80 mila miliardi di euro)!
Cioè proprio quei soldi creati con il beneplacito della BCE e senza essere stati messi all'attivo, che grazie a questo tipo di contabilità non vengono tassati e spariscono nel ventre delle banche.

   Marco Saba

Per ulteriori informazioni:    http://www.marcosaba.be/


lunedì 19 maggio 2014

la BCE non prevede vendite di oro

Stamattina la Banca Centrale Europea, la Banca nazionale svizzera (BNS) e la Riksbank svedese hanno annunciato che:

- l'oro rimane un elemento importante delle riserve monetarie globali;

- i partecipanti all'accordo continueranno a coordinare le loro transazioni in oro al fine di evitare perturbazioni del mercato;

- nel prossimo futuro i partecipanti non hanno intenzione di vendere quantità significative di oro
e hanno ribadito l'importanza dei lingotti d'oro come riserva monetaria.


Questo accordo entrerà in vigore a partire dal 27 settembre 2014 e sarà riesaminato dopo cinque anni. Il primo accordo di questo genere era stato raggiunto nel 1999 al fine di coordinare le vendite di oro previste dalle diverse banche centrali. L'accordo è stato poi rivisto e ampliato nel 2004 e nel 2009.

Le banche centrali europee dichiarano quindi di essere riluttanti a vendere le loro riserve auree che ammontano a 10.779 tonnellate.


banche piene di immondizia



Deutsche Bank: nuovo aumento di capitale. In 4 anni chiesti al mercato oltre 21 miliardi di Euro

Ormai sono arcinote le magagne sul sistema bancario tedesco. E a conferma di quanto diciamo da più tempo, ecco arrivare l’ennesima conferma. Una delle banche in Europa più grandi, più rinomate, più importanti ma anche più piene di immondizia, con un ricorso alla leva finanziaria ben oltre il lecito che ne fanno la regina del “too big to fail” nel Vecchio Continente, si trova obbligata a cedere alle tentazioni del mercato e quindi…anche per lei ci sarà un copioso aumento di capitale. Si tratta di .

Beh, che volete che sia, 8 miliardi che, a confronto di certe cifre piazzate sulle banche italiche non sono nemmeno così improponibili, ma almeno stanno a significare che la Germania, che tanto si loda e si propone come esempio, non è fporse proprio il “non plus ultra” visto che, come detto, DB è il classico “Too big to fail” che sistematicamente non si potrebbe far fallire. Intanto la blasonata DB ha fatto negli ultimi anni 3 aumenti di capitale:
1) 10,2 miliardi nel 2010  
2) 3 miliardi nel 2013  
3) 8 miliardi nel 2014

21 miliardi di Euro in 4 anni. Beh, non male per la più importante banca dell’Unione Europea, no? E a sostegno della banca tedesca arriveranno gli arabi.
L’iniezione di liquidità, infatti, sarà supportata dall’intervento dello sceicco del Qatar Hamad Bin Jassim Bin Jabor Al-Thani che potrebbe arrivare a detenere in futuro il 6% delle azioni del gruppo bancario.

      Danilo D.T.

 

venerdì 16 maggio 2014

previsioni sulla domanda industriale di argento



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Nel 2011 la  società di consulenza GFMS (Gold Fields Mineral Services) aveva previsto che la domanda d'argento per usi industriali avrebbe raggiunto i 600 milioni di once entro il 2013
Secondo le ultime stime, tuttavia, nel 2013 la domanda industriale dovrebbe essere aumentata di 7 milioni once per un totale di 473 milioni once, ben 125 milioni di once in meno rispetto alla loro previsione del 2011.

Da un lato non credo che la domanda di argento industriale (seppur in crescita tendenziale come visibile nel grafico) aumenterà molto entro il 2020. D'altra parte, mi aspetto una forte crescita della domanda di argento come investimento, soprattutto a causa dei problemi continui negli Stati Uniti e nei mercati finanziari globali.
 

Stiamo vedendo solo le fasi iniziali della domanda di argento come investimento. Ritengo che le cose stanno diventando sempre più interessanti nel mercato dell'argento con il risveglio dei risparmiatori americani che sempre più si rendono che il dollaro USA non è una riserva di valore ma il simbolo di un enorme debito sempre crescente.

articolo completo su: srsroccoreport.com

 

mercoledì 14 maggio 2014

ultimi tre mesi per il fixing dell'argento


La società London Silver Market Limited ha annunciato che cesserà di amministrare il London Silver Fixing con effetto dalla chiusura delle attività il 14 agosto 2014. 
Fino ad allora, Deutsche Bank AG, HSBC Bank e la Bank of Nova Scozia rimarranno membri della società e continueranno a stabilire il "fixing" giornaliero del prezzo argento a Londra.

I tre mesi che ci separano dal 14 agosto 2014 serviranno per le consultazioni tra i clienti e gli operatori del mercato su come migliorare l'evoluzione dei meccanismi di variazione dei prezzi in base alle esigenze del mercato.
La London Bullion Market Association ha espresso la sua disponibilità ad assistere alle discussioni tra i partecipanti del mercato al fine di stabilire se il mercato vuole sviluppare un'alternativa all'attuale Silver Fixing
di Londra.


Secondo un articolo del Financial Times di oggi:

   "il rituale del fixing
nasce nel tardo XIX secolo, quando una manciata di grossisti di lingotti di metalli preziosi di Londra avevano accettato di incontrarsi tutti i giorni sotto una nuvola di fumo di sigaro per fissare il prezzo per il " metallo del diavolo" . Ma ora, dopo 117 anni di attività , il fixing dell'argento fix di Londra - il punto di riferimento globale per il metallo - è sul suo letto di morte.
Deutsche Bank lo scorso mese aveva rassegnato la rinuncia ai suoi seggi per il fixing dell'argento e dell'oro, dopo aver fallito nel trovare acquirenti.
Sono quindi rimasti solo due membri per il fixing dell'argento, HSBC e Bank of Nova Scotia .Gli operatori di mercato hanno detto che il processo di benchmark, che avviene in teleconferenza tra società minerarie, istituzioni finanziarie e commercianti all'ingrosso dell'argento, non potrebbero funzionare correttamente con meno di tre membri. 

Le  autorità finanziarie del Regno Unito hanno chiesto Deutsche Bank di rimanere per altri tre mesi per consentire un abbandono graduale del meccanismo di benchmark.  Deutsche Bank ha quindi rinviato le sue dimissioni dalla London Silver Market Londra dal 29 aprile 2014 al 14 agosto 2014.

Più interessante ancora l'articolo sul Sole 24 Ore:

(...)
Ad accelerare la fine di uno dei più antichi bechmark finanziari (persino il fixing dell'oro è nato solo 22 anni dopo) è stato il ritiro di Deutsche Bank dal ristretto circolo di banche responsabili del meccanismo con cui si definiscono i riferimenti di prezzo dei metalli preziosi: i tedeschi non sono riusciti a trovare nessuna banca disposta a rilevare il loro posto e il loro abbandono ha messo in seria difficoltà non tanto il fixing dell'oro, che resta affidato a quattro istituti, quanto quello dell'argento, al quale avrebbero d'ora in poi partecipato soltanto Hsbc e Bank of Nova Scotia.
Secondo voci di mercato anche Hsbc e Scotiabank erano intenzionate ad abbandonare il campo, che è diventato un terreno minato da quando le autorità di vigilanza hanno alzato la guardia sui benchmark finanziari, in seguito allo scandalo del Libor. Il fixing dell'oro (ma per il momento non quello dell'argento) è inoltre al centro di una ventina di class actions negli Usa, con le banche accusate di essersi accordate per manipolare il riferimento.  La London Silver Market Fixing – i cui soci sono proprio Deutsche, Hsbc e Scotiabank – non avrebbe insomma avuto altra scelta.


vedi anche questo articolo del mese scorso

e questo sul fixing manipolato dalle banche

vendite di monete nel 2013

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Il grafico sopra mostra i dati di vendita nel 2013 delle cinque monete d'oro più comuni (dati ufficiali rilasciate dalle Zecche).
Al primo posto abbiamo le "Gold Maple Leaf" canadesi, con 1,14 milioni di once, al secondo le statunitensi "Gold Eagle" con 856,5 mila once e al terzo posto i Krugerrand del Sud Africa con 750mila once.

Sempre secondo i dati ufficiali del 2013, il mercato ha acquistato 27 volte più monete d'argento che di oro.
Il totale delle cinque monete d'argento più comuni, infatti, ha raggiunto la cifra record di 98,7 milioni di once. A questo totale vanno poi aggiunti altri lingotti e monete d'argento, oltre alle vendite numismatiche.

articolo completo su: srsroccoreport.com

Le Sofferenze Bancarie corrono senza freni

Le Sofferenze Bancarie italiane corrono senza freni, a 165 miliardi, 10,5% del PIL

Banca d’Italia comunica una crescita delle Sofferenze per il sistema bancario senza precedenti.
A marzo 2014 il tasso di crescita sui dodici mesi è risultato pari al 25,6%.

In un solo mese la crescita e’ di oltre 2,6 miliardi, e’ il totale delle sofferenze si porta a quasi 165 miliardi, il 10,5% del PIL, valore estremamente preoccupante, vicino al limite di rottura.

articolo completo su: rischiocalcolato.it  

 


martedì 13 maggio 2014

la crisi del debito sovrano



Quello che prevedo non è un crollo tradizionale. In un primo tempo ci sarà una crescita esplosiva del mercato azionario.
Questa è una crisi del debito sovrano (come accadde nel 1931), non prevedo quindi che le quotazioni delle aziende crolleranno in una sorta di buco nero. Perché ciò accada, dovrebbe esserci uno spostamento della fiducia dovrebbe passare dal settore privato al pubblico. Ciò non è possibile perché ora i
problemi sono i governi
Nel caso dell'iperinflazione tutte le attività aumentano di valore e la moneta crolla. Questo fenomeno può avvenire nelle economie periferiche isolate. Non è possibile, invece, nelle economie principali.
L'impero britannico
è crollato dalla periferica verso l'interno lasciando solo Gran Bretagna, Scozia, Irlanda e Galles. Anche questo "Regno Unito" ora è a rischio di separazione. Eppure, la Gran Bretagna non si sta sgretolando in polvere come era successo all'impero romano.
La caduta
di Roma è stato un grande crollo che ha portato a una Età Oscura.

Quello che accadrà (nel 2015 - NdT) sarà di una magnitudine mai vista negli ultimi 200 anni, perché ci sarà una fuga dai titoli pubblici verso asset privati.


    Martin Armstrong

 fonte: armstrongeconomics.com  


N.d.T.  Vi ricordo che - secondo Armstrong - l'oro serve non tanto per proteggersi dal pericolo dell'iper-inflazione quanto per salvarsi dalle politiche sbagliate di governi e banche centrali.

lunedì 12 maggio 2014

mai così svenduto da 20 anni


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Il grafico a barre settimanali mostra le quotazioni dell'argento dal 1994, in dollari per oncia.
Nella parte inferiore si può notare come l'indicatore MACD abbia raggiunto livelli di "ipervenduto" senza precedenti negli ultimi 20 anni.
Se gli speculatori si comportano secondo tradizione, dovrebbe partire a breve un rialzo significativo.

articolo completo su: investmentresearchdynamics.com



domenica 11 maggio 2014

Francia sull'orlo della bancarotta ?



Il presidente Francois Hollande ha confermato che la Francia era "sull'orlo della bancarotta", incolpando il suo predecessore Sarkozy per il dissesto finanziario attuale e ha chiesto agli elettori di pazientare fino al 2017 perché "sta cercando di rimettere in carreggiata il paese".
Di fatto pare stia ingessando l'economia francese e facendo di tutto per scoraggiare la crescita, la sua popolarità è sui livelli minimi di sempre.


articolo su: www.france24.com

primo allarme nel gennaio 2013




sabato 10 maggio 2014

il cartello dell'oro

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Il grafico sopra mostra le vendite di oro (in tonnellate) da parte della banche centrali.
Dal 2011 la quantità è negativa, perché le banche centrali stanno acquistando più oro di quanto ne vendono.

Questo grafico è uno dei molti contenuti nell'ultimo libro di Dimitri Speck, un esperto dei mercati delle commodities e responsabile del sito seasonal charts (che mostra una serie di dati statisticamente molto accurati sull'andamento stagionale dei prezzi delle commodities). 
L' edizione in lingua inglese del libro di di Speck "Geheime Goldpolitik", è stato pubblicato all'inizio di quest'anno sotto il titolo "The Gold Cartel". Il libro ha ricevuto grandi elogi da più parti, perfino da parte di un banchiere centrale, nonostante il fatto che nel libro i banchieri centrali sono il bersaglio di molte critiche.Le prime pagine del libro subito dimostrare al lettore esigente che l'autore effettivamente capisce cos'è veramente l'oro. Un gran numero di analisti (molti dei quali lavorano per organizzazioni di "esperti", il cui compito principale è quello di pubblicare i dati e le previsioni sui mercati dell'oro e dell'argento) continuano a considerare l'oro come simile a una merce industriale mentre il metallo giallo è qualcosa di molto più complesso.
 

Il saggio "The Gold Cartel" si compone di tre parti principali: studi statistici; una disquisizione storica e una parte teorica che si occupa delle conseguenze provocate dall'adozione di un sistema monetario "fiat".

il libro di Speck in vendita su Amazon.com


venerdì 9 maggio 2014

come la UE ci ruba le ricchezze

ERF.  Dietro questa apparentemente innocua sigla si cela l'arma definitiva che l'Unione Europea sta preparando per il colpo finale, il furto di tutte le nostre ricchezze e la chiave a doppia mandata per impedire la fuga dell'Italia dalla tonnara dell'Eurozona.

 
Ogni volta che gli eurocrati immaginano qualche colpo grosso lo nascondono sotto un nome oscuro. Il MES e il Fiscal Compact vennero votati alla chetichella da un parlamento totalmente ignorante di quel che stava approvando, pungolato dall'urgenza messa da un consapevolissimo Monti.
Adesso che i buoi sono scappati i partiti fanno a gara a dissociarsi da assurdi obblighi e onerosissimi impegni già versati, tuttavia il danno è fatto e difficilmente rivedremo qualcosa degli oltre 50 miliardi impegnati a vario titolo nei fondi salvastati.

Questa cifra iperbolica è una bazzecola a confronto di quanto rischiamo di giocarci con l'ERF o “European Redemption Fund” dato che si parla, per la sola Italia, di oltre mille miliardi. Vediamo di che si tratta. Per essere sicuri che la riduzione forzata del debito prevista del Fiscal Compact avvenga davvero si è inventato un meccanismo diabolico. 
L'idea sembra orientata alla solidarietà: consentire ai paesi europei con un debito pubblico più alto del limite del 60% del rapporto debito/pil di scaricare tutto il debito in eccesso ad un fondo comune dove possa essere mutualizzato come un super eurobond. Fin qui tutto bene, ma esiste forse ancora qualche anima candida che creda ai “favori” e alla “solidarietà” dell'attuale Unione Europea? 
Se esiste è bene che si svegli perchè la commissione di studio presieduta da un ex banchiere centrale austriaco, una signora dal rassicurante nome di Gertrude Trumpel-Guggerell, e che casualmente non annoverava alcun italiano tra i propri membri, ha deciso che a fronte di questo debito debbano essere poste delle garanzie reali.
Traduciamo: l'Italia scaricherebbe oltre mille miliardi di debito ma a fronte dello “scarico” occorrerà mettere a garanzia beni e oggetti di valore. L'ERF si “mangerebbe” quindi per esempio tutte le nostre riserve auree, beni immobili di pregio, le migliori partecipazioni societarie inclusi i gioielli strategici quali Eni e Finmeccanica e addirittura verrebbe alimentato con una sorta di ipoteca sui futuri introiti fiscali. A quel punto sarebbe un gioco da ragazzi portarci via tutto, basterebbe girare la “manopola” dello spread, per esempio facendo dichiarare alla BCE la propria intenzione di non garantire direttamente il debito monetizzandolo, per precipitarci nel default. A quel punto però l'ERF si incamererebbe tutte le garanzie e noi ci ritroveremmo in ginocchio: svuotati di tutti i nostri beni di valore e con ipotecate per il futuro persino le nostre tasse e le nostre pensioni.
Il piano è semplice e sembra congegnato da un usuraio della malavita: si mette in condizione la vittima di fare debiti e a quel punto ci si offre di “salvarlo” prendendosi tutto ciò che ha di valore e che era stato messo a garanzia. Peccato che nessun paese al mondo indebitato nella propria valuta abbia garanzie reali a fronte dei propri titoli: il debito pubblico è semplicemente garantito dalla propria banca centrale. Forse che l'Inghilterra a fronte dei suoi titoli ipoteca Buckingham Palace? No di certo, anche nei momenti peggiori della crisi come nel 2008, quando la fiducia verso l'economia inglese era minima, la Bank of England comprò sul mercato tutti i titoli venduti dagli investitori terrorizzati mantenendo i tassi ai minimi e consentendo il riallineamento della Sterlina. Nessun bisogno di vendersi l'oro e anzi, in teoria adesso quel debito riacquistato potrebbe essere cancellato con un tratto di penna perché presente sia all'attivo che al passivo del bilancio statale (il tesoro è debitore e la Banca Centrale è creditore, ma entrambe sono dello Stato).
Capita la fregatura?
Ci vogliono dare un servizio che sarebbe totalmente normale al modico prezzo di un'ipoteca su mille miliardi delle nostre ricchezze e, per aiutare il furto, ecco che il servizievole (o complice) PD sta preparando la “riforma del titolo quinto della Costituzione”: vale a dire la possibilità per lo stato di mettere le mani su tutti i beni oggi vincolati alla disponibilità degli enti locali. 
Tutto questo per cosa? Per consentire all'Eurozona di andare avanti in modo che la Germania (come ammesso ieri con incredibile candore a Ballarò dalla candidata alla presidenza della Commissione Europea Ska Keller) possa mantenere bassi i prezzi delle sue merci e continuare a venderle evitando la disoccupazione. Ce lo dicono in faccia e noi continuiamo a fare cose contrarie al nostro interesse.
Per questo le prossime elezioni Europee saranno importanti: ci sono in gioco cose fondamentali per il nostro futuro che rischiano di essere gestite da piccoli collaborazionisti. Cerchiamo di svegliarci.

 Claudio Borghi Aquilini

Fonte: www.ilgiornale.it

giovedì 8 maggio 2014

si ripresentano i fantasmi


Il mercato si evolve ma si ripresentano i fantasmi del periodo della grande crisi bancaria USA 

   di Danilo "D.T." 

Sia ben chiaro, nulla di personale contro la finanza innovativa. Anzi, i mercati devono evolversi, muoversi, reagire. Il grande problema è, però, riuscire ad evitare che si lasci troppo spazio alla speculazione, creando scenari pericolosi come nel 2008, quando la e i derivati, hanno messo in forte difficoltà il sistema finanziario globale.
Ma la storia ha insegnato qualcosa? Assolutamente no.
Mentre ci stiamo godendo di un mercato dove la percezione del rischio è quantomeno limitata, con BTP a prezzi siderali e società quotate che scontano utili improponibili per i prossimi anni (USA in primis), ecco che sul mercato riaffiorano le solite ombre. Ma attenzione, queste ombre sono sempre più grosse e scure.
Vi illustro qualcuna di queste ombre. Ma solo alcune, poi ce ne sono tante altre di cui già vi ho parlato:  (...)

martedì 6 maggio 2014

quasi pronto l'Euro 3.0


Super Target 2, ovvero Euro 3.0 è Quasi Pronto

Pezzo molto acuto e informato sull'ottimo sito "Formiche" che spiega come, quatti quatti, stanno mettendo a punto (anzi è ormai pronto) il passaggio numero tre, dopo l'Euro e dopo l'Unione Bancaria: "Super-Target2 o "T2S" ovvero la fase tre dell'Euro.
Leggere per rendersi conto che nelle stanze che contano su Bruxelles e Francoforte non esiste la MINIMA POSSIBILITA' che facciano marciano indietro, stanno anzi andando avanti come dei panzer. 

Non c'è niente di misterioso e segreto, è tutto scritto qui sul sito della BCE. Altro che uscire dall'euro o referendum sull'euro, questi stanno oliando e stringendo le viti del meccanismo ...
(...)
Come si vede, qualunque sia il passaggio (euro 1.0. euro 2.0, euro 3.0) gli argomenti a favore sono sempre gli stessi. Così come anche le conseguenze: cessione di prerogative nazionali a fronte di benefici sovranazionali. Creare un’unione sempre più perfetta, per citare Mario Draghi. C’è una differenza però. Quando si trattò di entrare nell’euro 1.0 decisero gli stati. L’Unione bancaria (euro 2.0) è stata decisa dalla commissione Ue e approvata dal Parlamento europeo. L’euro 3.0, vedrà la luce (su base volontaria) esclusivamente grazie alle CDSs, 22 delle quali hanno già aderito. Come si può notare, più il processo si raffina, più si allontana dal comune sapere e dall’opinione pubblica che, come ho notato all’inizio, si è accorta solo dopo un decennio di cosa abbia significato l’euro 1.0.

articolo completo su: www.cobraf.com


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su consiglio del FMI

"Il nuovo governo dell'Ucraina utilizzerà la prima parte del prestito del Fondo Monetario Internazionale (FMI) per aumentare le sue riserve di oro fisico e le riserve di valuta al fine di stabilizzare la situazione finanziaria del paese" ha dichiarato ieri Stepan Kubiv, presidente della Banca Nazionale di Kiev.
 
Oltre un miliardo di dollari dalla prima parte del prestito sarà destinato all'acquisto di oro e di valuta per rafforzare il sistema finanziario del paese. "Il resto andrà al bilancio per stabilizzare la situazione macroeconomica e finanziaria in Ucraina", ha aggiunto Kubiv.

Kubiv ritiene che il prestito del FMI "invierà un segnale positivo per gli investitori stranieri e imprenditori nazionali, per migliorare il clima degli investimenti nel Paese e stabilizzare la grivna".    

Il 30 aprile scorso, il Consiglio dei governatori dell'FMI aveva approvato una linea di credito stand-by di due anni di 17 miliardi dollari per l'Ucraina. La prima parte sarà pari a circa 3,2 miliardi di dollari.



fonte: agenzia ITAR-TASS

rischio e opportunità

clicca per ingrandire
La scorsa settimana la banca Morgan Stanley aveva annunciato la previsione che l'oro non avrebbe mai più raggiunto di nuovo i 1300 dollari per oncia (ora siamo a 1312).

Come mostrato nel grafico sopra, le quotazioni dell'oro stanno muovendosi in un intervallo ristretto tra le medie mobili a 100 e 200 giorni, mi aspetto quindi un movimento deciso di rottura verso l'alto o  verso il basso.  
Poiché ritengo che in questo periodo i mercati dell'oro e dell'argento siano molto manipolati, con conferme di ciò anche da fonti semi-ufficiali, limitiamoci a esaminare l'analisi tecnica del movimento dei prezzi. I grafici sembrano indicare che una base è già stata fatta.
L'argento sta faticando di più, mentre i prezzi dell'oro vengono massacrati con arroganza nelle ore notturne (meno liquide) del mercato del Comex.  

La divergenza e la manipolazione tra i mercati elettronici e i mercati dei metalli fisici è reale ed evidente a chiunque abbia occhi per vedere, oltre a essere più diffusa di quanto i media ammettano. Le manipolazioni riguardano anche i mercati dell'energia, dei tassi di interesse, delle valute.
Penso che questa storia finirà male. Queste scorrettezze non faranno che accelerare la scomparsa dell'ordine finanziario esistente. 

E in questo cambiamento ci sono sia rischi sia opportunità.

 articolo completo su: jessescrossroadscafe.blogspot.it