Dal Financial Times: secondo l'analista Charles Dumas di Lombard Street Research, "i popoli europei devono sbrigarsi a decidere sui sacrifici da compiere". Inoltre, " l'unica strada per un ritorno in tempi rapidi alla crescita consiste in una rottura della euro-zona".
Gli inglesi sono notoriamente nemici dell'euro (però la Bank of England ha un peso maggiore della Banca d'Italia nella BCE) : hanno ragione loro oppure si tratta soltanto di propaganda all'interno di una guerra finanziaria sempre più cruenta?
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