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martedì 3 luglio 2012

Dalio e Armstrong

Ray Dalio
Cosa dicono ora i personaggi al top dei mercati finanziari: Ray Dalio di Bridgewater, il maggiore hedge fund del mondo (120 miliardi di dollari in gestione) e il migliore degli ultimi 20 anni e Martin Armstrong il top consulente istituzionale al mondo ?

Ray Dalio ai primi di giugno ha messo fuori uno studio che dice che le banche italiane hanno finito i soldi dell'LTRO e sono cotte. In generale dice che c'è un eccesso di circa 20mila miliardi di dollari di debito in occidente per cui alla fine il problema è non come continui a pagarlo sempre CHE E' IMPOSSBILE, ma come lo riduci. Quindi il problema è se riduci questi 20mila miliardi
  1) con monetizzazione del debito e inflazione
  2) con austerità e tasse
  3) default.

Dalio ha messo fuori uno studio storico sulla Germania 1919-1923 di Weimar che si ritrovò debito pari al 900% del PIL a causa delle riparazioni di guerra che le imposero francesi, inglesi ed americani. Come ne uscì?  Prima con l'iperinflazione e poi con un doppio default, nel 1923 e poi nel 1933. L'iperinflazione ridusse solo meno del 20% del debito, furono i default che lo spazzarono via l'enorme debito tedesco. La Germania, di quel 900% del PIL di debito che le avevano imposto nel 1919 come riparazioni, alla fine non riuscì a pagare molto e fu costretta ai default. Per cui la presente ossessione con il far pagare il debito pubblico è antistorica.

In Germania contrariamente a quello che si pensa, la deflazione fu il trend prevalente dal 1919 al 1933, l'iperinflazione distrussse debito, ma dato che buona parte era denominata in oro in realtà non ne distrusse molto. I successivi governi di Weimar scelsero di ridurre il debito tramite austerità e ripagamento di debito, come Monti, vedi grafico in fondo, invece che monetizzando il debito verso l'estero. Il risultato fu un disastro. In sostanza Dalio dice che l'esperienza storica indica che oggi dovresti fare meno austerità e più monetizzazione di debito.

Martin Amstrong ha alcuni articoli in giugno in cui demistifica il mito per cui l'iperinflazione stile appunto Weimar sia il rischio finale per uscire dalla crisi del debito. Amstrong mostra che di norma l'iperinflazione l'hai solo in paesi marginali come lo Zimbabwe o paesi non hanno valuta di riserva, per cui non in USA e anche non in Europa ora. Di norma invece è la deflazione, il lento dissanguamento di un economia depressa in cui i valori immobiliari, azionari, industriali e i prezzi scendono, che distrugge un economia oppressa da debito. E la causa principale della Deflazione e Depressione è l'oppressione fiscale crescente, giustificata con la necessità di ripagare un enorme carico di debito. In sostanza per il Dollaro USa in particolare essendo la moneta di riserva la soluzione iper-inflazionistica è esclusa, la tendenza è verso una deflazione lenta strisciante, a dispetto dei "QE" (che sono insufficienti). E, se continui così ancora per qualche anno,e un default finale degli USA (gli ultimi ovviamente, perchè hanno la moneta di riserva).

Sia Dalio che Amstrong concordano insomma che il rischio tragico oggi è la Deflazione, la soluzione per uscire dall'eccesso pazzesco di debito privato e pubblico accumulato dell'austerità e delle tasse portano alla Depressione e alla fine poi anche ai default. E che proprio in base all'esperienza storica, come anche quella della Germania di Weimar, occorrebbe ora invece spingere per monetizzare più debito.

G.Z.

fonte: cobraf.com

P.S.  Cosa c'è di meglio dei metalli per proteggersi dal rischio default?


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