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mercoledì 2 maggio 2012

la natura giuridica dell'euro


Finalmente è arrivata la risposta all'ultima interrogazione sulla natura giuridica dell'euro presentata dall'europarlamentare Marco Scurria.
Purtroppo suona come l'ennesima conferma su quello che oramai da sospetto è diventata una certezza: la BCE continua ad infliggere ai popoli europei la più colossale truffa che sia mai esistita.


P-003128/2012  Risposta di Olli Rehn a nome della Commissione:

"  L'articolo 128 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea rappresenta la base giuridica per la disciplina dell'emissione di banconote in euro da parte dell'Eurosistema (costituito dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali) e di monete in euro da parte dei singoli Stati membri. In assenza di una normativa armonizzata al livello dell'Unione, la proprietà delle banconote e monete in seguito all'emissione è soggetta alla legge nazionale applicabile nel momento in cui avviene il trasferimento al nuovo detentore. Alcuni paesi ritengono che il legittimo detentore delle banconote e delle monete in euro ne sia anche proprietario, altri considerano il contante in euro come un bene pubblico e limitano di conseguenza i diritti di proprietà del detentore (ad es. il diritto di danneggiare o distruggere deliberatamente il bene)."

Nel linguaggio di legno proprio della tecno-eurocrazia, il commissario Olli Rehn prova ad arrampicarsi sugli specchi citando nuovamente l'art 128 che, come ampiamente dimostrato, non attribuisce alla BCE la proprietà della moneta. Glissa sulla proprietà all'atto dell'emissione dicendo che la proprietà in seguito all'emissione è soggetta alla legislazione nazionale nel momento in cui avviene il trasferimento al nuovo detentore.

Dire che esiste un nuovo detentore è ammettere che ne sia esistito almeno un altro! Ma chi è il detentore precedente al nuovo? La logica, inconfutabile, ci dice che è la BCE: all'atto dell'emissione questa presta e prestare è inequivocabilmente una facoltà di chi detiene la proprietà.

Rehn nelle sue disperate confutazioni non fa altro che confermare che la BCE si appropria del mezzo monetario trasformandolo in merce da prestare, e se ne appropria indebitamente perchè nessun riferimento giuridico, nessun trattato, nessuna legge, nessuna deliberazione, niente di niente ci dice che l’Eurosistema ha la facoltà di addebitare la moneta. E’ evidente quindi che la BCE si appropria di questo grande ed esclusivo privilegio.

Questo è un vero e proprio furto, perchè la proprietà della moneta deve essere dei cittadini che creano valore per convenzione.

La truffa è smascherata, è macroscopica.


per approfondire: articolo dal blog rapportoaureo.wordpress.com


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