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martedì 22 ottobre 2013

la morte delle più grandi miniere di argento

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Il grafico mostra la produzione cilena di rame (in rosso) e di argento (in azzurro) dal 2008 al 2012.

Prevedo un calo sensibile della produzione di argento nei prossimi due o tre anni , in particolare se l'attività economica globale continua a indebolirsi. Tenetre presente che più di due terzi di tutte le forniture d'argento sono il sottoprodotto di altri tipi di estrazioni, generalmente di metalli particolarmente sensibili all'andamento dell'economia, come il rame, il piombo e lo zinco. 
La produzione di argento nel mondo è stata sostanzialmente stabile negli ultimi quattro trimestri, tuttavia solo ora si incominciano a vedere gli effetti dei crolli dei prezzi avvenuti nel mercato dell'argento "DI CARTA".  Il Cile è di gran lunga più grande nazione produttrice di rame al mondo, ne ha estratto 5,37 milioni di tonnellate nel 2012, mentre la nazione al secondo posto, la Cina, ha prodotto solo 1,5 milioni di tonnellate di rame. L'argento è un importante sottoprodotto di miniere di rame cilene, che di fatto, sono responsabili per il 5 % di tutta la produzione di argento nel mondo. Nei quattro anni successivi alla crisi finanziaria del 2008 - come ben visibile nel grafico sopra - la produzione di rame cilena ha mostrato forti variazioni. La produzione cilena di argento, invece, è calata di un significativo 17 % , a causa dei costi crescenti dei processi di estrazione del metallo prezioso. Secondo Steve St. Angelo, che secondo me è il miglior analista del settore minerario, i costi di produzione globali dell'argento variano tra i 25 e i 30 dollari per oncia, quindi ben al disotto dei prezzi correnti di mercato.

      Andrew Hoffman 

fonte: blog.milesfranklin.com

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