Riproduciamo e traduciamo un’intervista di John Embry apparsa sul web.
Embry e’ Chief Investment Officer presso Sprott Asset Management ed è considerato uno dei massimi esperti mondiali nel settore dei metalli preziosi
“Sono trenta anni che seguo i mercati dei metalli preziosi. Posso dirvi che da almeno 25 anni a questa parte, “mani forti” tentano di manipolare al ribasso i prezzi di oro e argento.
Noi abbiamo definito e denominato questa manipolazione scientifica come “schema di soppressione dei prezzi dei preziosi” ( gold and silver suppression scheme).
Ora cosa sta succedendo sui mercati?
La Fed e le altre Banche Centrali stanno iniettando enormi masse di liquidita’ che, in assenza di qualsivoglia vincolo di destinazione, finiscono direttamente al settore finanziario scatenando bolle sulle borse mondiali. Questi allentamenti quantitativi dovrebbero fare crescere anche le quotazioni di oro e argento. Ma cio’ non si sta verificando. Per quale motivo?
La ragione di cio’ sta nel fatto che le bullion banks (ovvero l’oligopolio che condiziona i mercati sintetici a termine anglo-americani, dove si svolgono la maggior parte delle transazioni “futures”), hanno aperto una massa incredibile di posizioni “short” (ovvero di vendita) sui preziosi.
Le maggiori posizioni ribassiste sono aperte al Comex di New York, il piu’ importante tra i mercati “futures”. Queste posizioni in vendita scatenano un’ondata ribassista su oro e argento.
La questione e’ la seguente: le Banche Centrali Occidentali, tramite le bullion banks, stanno tentando di occultare lo stato comatoso in cui versano le rispettive economie e le loro monete di riferimento. Tentano di dissimulare il fatto che le loro monete fiduciarie, sganciate da oro e argento e da qualsiasi riferimento alla produzione reale di beni e servizi, sono in procinto di pervenire a un collasso globale del loro valore.
Ecco che allora le bullion banks, braccio armato delle Banche Centrali Occidentali, manipolano al ribasso oro e argento.
Oro e Argento costituiscono un pericolo per le monete fiduciarie che attualmente sono impiegate per salvare il decotto e corrotto sistema finanziario mondiale a spese dell’economia reale. Questa inondazione di moneta artificiale finira’ per gonfiare l’inflazione globale e il potere d’acquisto delle masse sara’ decurtato da questa odiosa tassa invisibile.
Ma quanto potra’ durare questo gioco?
Non lo so, ma una cosa e’ certa: essi stanno scherzando con il fuoco. Vi spiego perche’. Prendiamo il caso dell’argento. Attualmente la domanda d’argento e’ buona, in crescita e sostenuta. Non lo e’ altrettanto l’offerta. Constatiamo una certa carenza della stessa.
Secondo il World Silver Survey 2012 la domanda totale globale di argento per investimento è salita da sole 31,6 milioni di once nel 2002 (983 tonnellate) alle sbalorditive 282,3 milioni di once del 2011 (8.780 tonnellate).
E l’aumento dei prezzi a partire dal 2002 ha molto poco a che fare con la domanda industriale e molto di più con la domanda per investimento. Dovete tenere presente che la domanda di argento per investimento a livello mondiale e’ appena iniziata; direi che e’ in una fase embrionale.
Ora, sui mercati a termine, la consegna fisica del “sottostante” ovvero del materiale fisico si concretizza raramente. Difatti gli speculatori chiudono prima della scadenza le loro posizioni. Questi mercati a termine sintetici sono semplici arene speculative paragonabili a dei Grandi Casino’.
Qui operano principalmente due tipi di attori: come dicevo prima, gli speculatori e gli hedgers (ovvero grandi acquirenti e venditori di metalli fisici reali, che utilizzano i mercati a termine per coprirsi da futuri rincari oppure da futuri ribassi dei prezzi delle merci fisiche).
Riprendendo il caso dell’argento: JP Morgan, una delle bullion banks, ha aperto moltissime posizioni ribassiste sull’argento (short position) al Comex di New York. Se in questi contratti futures le controparti di JP Morgan sono speculatori, allora non vi sono rischi reali per il mercato.
Ma poniamo questo caso: che l’estrazione di argento abbia un’ulteriore battuta d’arresto su scala mondiale.
Supponiamo che, inoltre, vi sia una crisi di fiducia globale nel dollaro americano e che gli investitori mondiali (Russia, Cina, grandi fondi pensionistici e perche’ no anche gli speculatori) decidano di diversificare gli investimenti direttamente in argento fisico.
La combinazione tra gli attuali limiti estrattivi e l’improvvisa domanda di argento da investimento sarebbe esplosiva. Tenete presente inoltre che gli Stati Uniti sono all’interno della più grande bolla speculativa azionaria della storia e che potrebbe detonare da un momento all’altro.
Quale situazione potrebbe scaturire da questo fatto?
Potremmo assistere a un movimento repentino in aumento delle posizioni in acquisto al Comex da parte degli hedgers, per coprirsi da ulteriori aumenti dei prezzi. Gli hedgers sono grandi acquirenti che esigono la consegna fisica del metallo. Non sono speculatori che aprono e chiudono posizioni senza consegna.
Ora, se gli hedgers esigessero le consegne fisiche relativi ai propri contratti d’acquisto, il Comex andrebbe immediatamente in default.
Per quale motivo?
Perche’ i magazzini del mercato a termine Statunitense sono ai minimi storici per quanto riguarda le riserve in argento a cui possono attingere le bullion banks o altri investitori nel caso di richiesta di consegna fisica dei metalli da parte degli hedgers.
Automaticamente, il Comex andrebbe in default. E’ uno scenario che potrebbe presto concretizzarsi.
John Embry
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