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venerdì 22 marzo 2013
come funzionano veramente le banche
1) Le banche italiane hanno un bilancio totale di circa 4mila miliardi di euro, quindi passività di 4mila e attività a bilancio di 4mila (contro un PIL italiano di 1.600 miliardi). In Europa i debiti sono circa 3,5 volte il PIL e sono debiti quasi tutti verso banche, quindi i numeri sono più bassi che a Cipro, ma non di molto.
2) I depositi nelle banche italiane sono solo 3.200 miliardi, come a detto lunedì sul Corriere il presidente dell'ABI Patuelli, e il capitale circa 150 miliardi quindi in ogni caso mancano circa 650 miliardi (sto andando a memoria...).
3) In realtà, se solo ci pensi 30 secondi, ti rendi conto che le banche fanno mutui a 25 anni o altri prestiti che contrattualmente non possono ritirare, quindi buona parte dei loro impieghi all'attivo sono vincolati per anni e invece i depositi bancari sono tutti riscattabili o immediatamente come quelli in c/c o nel giro di qualche giorno pagando penale come i conti di deposito. Quindi in realtà le banche hanno un buco molto maggiore di quello di cui parla Patuelli (differenza tra impieghi-depositi-capitale)
Lasciamo stare i discorsi sul capitale, i requisiti di Basilea e simili che sono solo una facciata. Le banche oggi sono delle entità che creano denaro e lo prestano. Se l'economia va bene o discretamente questo denaro viene loro restituito al 96% circa in media, per cui se riescono a incassare un rendimento totale da commissioni e tassi sopra il 5%, dato che non usano in pratica capitale, riescono a guadagnare un 1% circa sul totale dei loro attivi (impieghi, prestiti e investimenti). Questo margine di profitto è quindi minimo, un 1%, ma su una cifra enorme, appunto 4mila miliardi di euro in Italia, quindi 1% X 4.000 = 40 miliardi di profitti l'anno.
Ma capisci bene che basta pochissimo perchè questo 1% di margine si trasformi, quando c'è una pesante recessione e molta gente non restituisce i prestiti, in -1 o -2% di perdita e il loro capitale sparisce. In aggiunta, non possono tecnicamente e legalmente restituire i soldi a chi li ha in deposito se domani tutti si presentano agli sportelli, se non per circa metà ...
Detta così sembra troppo assurda, ma è veramente così che funziona il sistema monetario e il motivo è che oggi le banche creano dal 90 al 95% della moneta che circola (che infatti è costituita quasi tutta da depositi bancari).
Non è però così drammatico, perchè dietro le banche commerciali di cui si parla c'è la Banca Centrale a sua volta che crea moneta, di routine, e presta moneta alle banche per riempire qualunque buco che queste abbiano nei loro pagamenti. Se quindi, per fare un esempio, tutti in Italia chiedessero 5mila euro indietro in banca è vero che le banche non potrebbero forse ridarli a tutti (e sicuramente se tutti chiedono quello che hanno nel conto non possono ridarlo tutto). In realtà la Banca Centrale può in mezzora creare qualunque cifra e accreditarla istantaneamente alle banche aggiungendo numeri al computer nei loro saldi passivi e attivi nel giro di un minuto loro li accreditano a te.
E se tutti volessero contanti neanche qui ci sarebbe in teoria problema, ti direbbero che occorre un mese per stamparli, ma li potrebbero stampare perchè è legale farlo. E' chiaro che sarebbe assurdo, ma possono farlo perchè la Banca Centrale può creare moneta in qualsiasi forma per legge e darla alle banche.
Il problema allora qual'è a Cipro, in Grecia, in Spagna, in Portogallo, in Italia, in Slovenia ? Che la Banca Centrale è in comune tra 20 paesi e alcuni non vogliono che crei questa moneta per altri....
Il punto è che le banche "hanno i soldi", perchè il semplice fatto che li creano loro e hanno dietro la Banca Centrale che aumenta i loro saldi quando sono insufficienti, la moneta è quasi tutta contabilità, non è denaro vero che sta in cassaforte (per chi voglia approfondire leggi qui).
Ma se la Banca Centrale è in comune diventa un caos ...
G.Z.
articolo completo su: cobraf.com
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