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venerdì 31 agosto 2012

oro e azioni aurifere

oro in euro - 4 anni
Questo agosto segna un anno esatto dal record dell'oro a 1.923 USD/oncia ma soprattutto la tanto attesa fine della correzione del metallo giallo.
I segnali tecnico grafici sostengono questa tesi: come si può notare dal grafico, quattro giorni fa l'oro ha rotto con decisione al rialzo i 1600 dollari ma soprattutto il grande triangolo grafico che lo teneva imbrigliato da un  anno.
E' interessante notare come durante questo periodo per ben quattro volte l'oro sia sceso sotto i 1550 dollari ma abbia velocemente recuperato tale livello configurandolo quindi come un fortissimo supporto. Sembra che ogni volta abbia trovato forti acquisti da parte di Banche Centrali e mani forti soprattutto di origine asiatica e araba. Tasche profonde che continuano ad accumulare Vera Moneta per scappare dal sempre più alto rischio dei debiti sovrani occidentali e dalle conseguenti politiche di svalutazione monetaria e creazione di inflazione.

Notevole osservare come nell'ultimo anno la forza del dollaro abbia permesso alla quotazione dell'oro in euro di rimanere sostanzialmente invariata:

Anche le azioni aurifere hanno finalmente terminato la loro correzione. E' durata più di quella dell'oro (un anno e mezzo) ed è stata più pesante. Mentre l'oro ha corretto il 20%, le Gold stocks hanno rintracciato ben il 38% confermando l'effetto leva delle azioni minerarie rispetto al metallo, purtroppo anche in negativo. In compenso il rialzo del dollaro ha mitigato le nostre sofferenze.

Graficamente si può notare un perfetto doppio minimo (maggio e luglio) e gli indicatori tecnici, sopra e sotto al grafico, a livello rari di iper-venduto consigliano di comprare più che di vendere.

  grafico da stockcharts.com

Se il modello di crescita degli ultimi 12 anni si conferma, va da sé che terminata la correzione numero sei, sia iniziata finalmente la salita numero sette di questo potente Bull market aurifero. La durata media delle precedenti fasi rialziste impulsive è di 12 mesi e circa +120% di performance dai minimi appena segnati.
Come non è stato facile gestire psicologicamente la volatilità di questo settore nella fase ribassista, altrettanto difficile sarà gestire il prossimo anno di rialzo. La violenza della salita sarà probabilmente accentuata da quella dell'oro, a sua volta spinto dall'acuirsi della crisi dei debiti sovrani e dell'aumento della massa monetaria. Fed, BCE e BoC potrebbero in maniera concertata lanciare nuove iniziative di QE, quantitative easing, con pesanti ripercussioni sulle aspettative inflazionistiche.

Nelle ultime settimane sono apparsi trafiletti dove l'hedge fund di Paulson e il colosso Pimco abbiano incrementato l'asset allocation verso l'oro al 44 e 12 % rispettivamente.

Da ultimo, l'analisi delle onde di Elliott sul prezzo dell'oro, evidenzia che quella che sta per iniziare dovrebbe essere la onda 3 della 3 (di 5) ovvero la piu' lunga e potente dell'intero movimento rialzista iniziato nel 2001. Traguardo finale previsto: 4500 USD/oncia.


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