Una delle cause della recente discesa dei prezzi di oro e argento è dovuta a voci infondate su presunte eccedenze di produzione e diminuzione dei costi di estrazione dei minerali.
Cerchiamo di analizzare le cifre ufficiali.
Ecco i risultati del terzo trimestre 2012 delle cinque maggiori aziende minerarie che estraggono oro:
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Se le quotazioni dell'oro in borsa scenderanno di un ulteriore 20% le miniere dovranno quindi scegliere tra produrre in perdita o fermare la produzione.
Nel caso dell'argento, i margini di manovra delle miniere sono ancora più ridotti.
Nella tabella sottostante ci sono i risultati ufficiali del terzo trimestre 2012 delle dieci maggiori aziende minerarie che estraggono argento:
Nell'ultimo anno i margini di profitto delle miniere di argento sono peggiorati del 76% , con un calo dal 25% del 2011 al misero 6% del terzo trimestre 2012.
Per ogni oncia di argento puro estratto, il guadagno medio delle 10 principali aziende mineriarie è crollato da 12,06 dollari a solo 2,53 dollari/oncia.
Se il prezzo di mercato dell'argento dovesse scendere sotto i 27 dollari/oncia, a parità di costi di estrazione, le miniere sarebbero costrette a operare in perdita.
Secondo la maggior parte degli esperti del settore, inoltre, nei prossimi anni assisteremo a un aumento dei costi di estrazione, sia per l'aumento del costo del gasolio (necessario a escavatori e macchinari vari) sia per la necessità di scavare più in profondità.
Ricordo infine che, nel caso dell'argento, la maggior parte della produzione viene assorbita per usi industriali e non può quindi essere rimessa in vendita sul mercato.
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