metalli preziosi per proteggersi dal crollo del castello di carte

i metalli preziosi sono il miglior investimento per proteggersi dal crollo del castello di carte

lunedì 31 dicembre 2012

argento fisico acquistato 50 volte più dell'oro

Eric Sprott

Ci sono alcune cose difficili da capire anche per gli esperti del settore. Una di queste è che, storicamente, il rapporto della disponibilità tra la quantità di argento e di oro ha avuto sempre un’influenza diretta sul prezzo dei due metalli.
Attualmente il rapporto tra  argento e oro disponibili per gli investitori è all’incirca di 3 a 1.
E allora come mai gli investitori mettono in argento piuttosto che in oro molto di più di questo rapporto? Cos’è che sanno questi investitori “ben informati” e che li spinge a muoversi così? Diamo un’occhiata ai numeri e vediamo se è ora che tutti gli investitori si mettano a fare come disse una volta un uomo saggio, “follow the money”, segui il flusso dei soldi.

La media annuale di produzione di oro è di circa 80 milioni di once che insieme a circa 50 milioni di once di oro “riciclato” annualmente raggiunge un totale di 130 milioni di once disponibili ogni anno. Se guardiamo invece l’argento scopriamo che la produzione annuale mondiale è di circa 750 milioni di once mentre l’argento riciclato è stimato in circa altre 250 milioni di once, quindi ci sono circa 1 miliardo di once disponibili all'anno per gli investimenti.

Con questi semplici conti notiamo subito come ci sono circa otto once d’argento per ogni oncia d’oro disponibili. Non tutto l’oro e l’argento sono però disponibili per gli investitori perché quote importanti vengono assorbite dagli usi industriali dei due metalli. È stato stimato che per gli scopi di investimento (gioielleria, lingotti, monete di stato) l’oro disponibile è di circa 130 milioni di once contro 350 milioni di once d’argento.  Eccoci quindi al rapporto di cui parlavamo all’inizio, la disponibilità per investimento di oro e argento è di 350/120 e quindi di circa 3 a 1.

Esaminiamo ora come gli investitori hanno recentemente allocato i loro investimento fra oro e argento. I dati qui sotto vengono dalla Zecca di Stato degli Stati Uniti, e mostrano le vendite di oro e argento, per anno, in once:
 

Source: US Mint (www.usmint.gov)

Come potete vedere gli investitori scelgono di comprare argento piuttosto che oro con un rapporto ben superiore a quello delle disponibilità per investimento. E questa tendenza mostra anche di non rallentare, anzi, aumenta di anno in anno. Il rapporto dell’argento fisico venduto rispetto all’oro fisico è sia in crescita che straordinariamente più alta della ratio delle disponibilità di 3 a 1. Siamo arrivati a 45 a 1 quest’anno, sinora (20 dicembre).

Possiamo usare anche altri dati, come per esempio quelli delle recenti emissioni dei Trust Sprott Physical Gold e Sprott Phisical Silver. L’ultimo Gold Trust emesso a settembre 2012 ha raccolto 393 milioni di dollari mentre l’ultimo Silver Trust ne ha tirati su 310. Basandosi sui prezzi dei due metalli abbiamo potuto comperare 213mila once d’oro e 9,1 milioni di once d’argento. Questi numeri ci indicano un rapporto di 43 a 1.

Se guardiamo ai fondi  ETF di oro e argento notiamo che nel periodo 2007-2012 l’aumento delle loro riserve diargento ha raggiuntole 12mila tonnellate contro le 1.200 tonnellate d’oro, quindi anche negli ETF gli investitori hanno comprato dieci volte più argento che oro.

Abbiamo fin qui esaminato solo tre serie di dati ma ci sono molti altri indicatori che mostrano come la domanda di argento per investimento supera di molto  la disponibilità. La nostra domanda preferita ai rivenditori di metallo puro (o quasi) per scopi di investimento è: "quanto argento avete venduto rispetto all’oro, in termini di dollari?". La risposta tipica è che a livello di dollari siamo circa testa a testa, il che significa che in termini di massa siamo sui 50 a 1 o anche di più.

Sul sito Mineweb è stato scritto di recente che le vendite d’argento brillano più di quelle di oro in India. Un grossista di metalli preziosi affermava: “gli investitori e gli amanti dei gioielli preferiscono l’argento di questi tempi”. Essendo il più grosso importatore di oro al mondo sarebbe quasi impossibile per l’India comprare anche un’equivalente quantità d’argento in termini di valuta fiat, ci vorrebbero più di un miliardo di once d’argento e cioè più di tutta la produzione mondiale annuale attuale.

Seppure le due ultime cose che abbiamo indicato sono generiche, non numeriche o certe, lo sono invece i primi tre fatti che abbiamo citato e cioè le statistiche della zecca USA, i numeri degli ETF e dei nostri Physical Trust. Questi sono numeri incontrovertibili.

Per ora il prezzo dell’argento è deciso essenzialmente nel mercato di carta dove mediamente, al COMEX, in ogni giorno di contrattazioni vengono scambiati contratti per circa 300 milioni di once. Cifre pazzesche considerando che mediamente vengono estratte ogni giorno dalla crosta terrestre circa 2 milioni di once solamente.
Come ha avuto modo di dire Bart Clinton, Commissario della Commodity Futures Trading Commission,  il 26 ottobre 2010: “credo che ci siano stati ripetuti tentativi di influenzare i prezzi nel mercato dell’argento. Ci sono stati sforzi fraudolenti per influenzare e controllare il prezzo. Basandomi su quello che mi è stato detto e ripetuto in documenti pubblici e disponibili credo che si siano verificate violazioni del Commodity Exchange Act nel mercato dell’argento e tutte le violazioni di legge come queste dovrebbero essere perseguite.”

Torniamo così alla frase “Follow the money”. Per come la vediamo noi è quasi inconcepibile che gli investitori  mettano tanti dollari in argento quanti ne mettono in oro, ma questo è quello che mostrano i dati.

Il mercato dell’investimento in argento è molto piccolo. Mentre il valore in dollari dell’oro, in tutto il mondo, si avvicina ai 9 trilioni, il valore dell’argento, sotto forma di gioielleria, monete, lingotti e argenteria è stimato in soli 150 miliardi circa (5 miliardi di once a 30 dollari l’oncia). In termini di dollari abbiamo quindi un rapporto di 60 a 1. 

Per quanto tempo gli investitori possono continuare a comprare argento a questi prezzi quando la disponibilità è di solo 3 a 1 rispetto all’oro?
S
iamo sorpresi che il prezzo dell’argento sia rimasto a livelli così depressi rispetto all’oro. Storicamente la ratio fra oro e argento è stata di 15 a 1 o 16 a 1, quando entrambi erano denaro corrente. Oggi il rapporto tra di loro è di 55 a 1. 


In conclusione, cosa ci dicono questi numeri? Crediamo che questo sia uno di quei momenti storici in cui gli investitori più furbi saranno ben ripagati dall’aver “seguito i soldi”.



fonte: sprottasset.com

Nessun commento:

Posta un commento