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mercoledì 1 febbraio 2012
le 5 maggiori banche USA stanno rischiando il fallimento
Cinque delle maggiori banche statunitensi hanno emesso il 97% dell'importo dei CDS (Credit Default Swap) in essere. C'è un'organizzazione chiamata ISDA (International Swaps and Derivatives Association) che determinerà arbitrariamente se un “evento di credito”, una parola nuova che hanno creato, è oppure non è un default, cioè se deve essere considerato un fallimento.
L'ISDA è più potente di qualsiasi governo in termini della decisione finanziaria che dovrà fare, probabilmente già questa settimana. Si era detto che la "tosatura" del 50% sul debito greco non andava considerato un default. Oggi si sta parlando di un probabile un taglio ulteriore sul debito greco, probabilmente con un rimborso di un misero 30% del debito.
Come si pronuncerà la ISDA ? Lo considereranno un default? Beh, la ISDA composta dalle banche associate, che potrebbero soffrire di più se l’evento viene classificato come default, quindi è ragionevole supporre la ISDA sentenzierà che un rimborso del 30% non è un default. Ciò ovviamente avrà pesanti ripercussioni tra coloro che si sono coperti con i CDS.
Per esempio, il grosso broker MF Global è saltato quando la ISDA ha dichiarato che i CDS in suo possesso non valevano alcunché in caso di una tosatura del 50% del debito degli stati sovrani europei.
Il sistema è più a rischio in questo momento grazie ai CDS di quanto lo fossimo nel 2008 per colpa dei derivati OTC emessi sui mutui immobiliari.
copyright 2012 The Ellis Martin Report
intervista completa su YouTube
vedi anche articolo su ilGrandeBluff.info
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