Il motivo essenziale per essere negativi sull'Italia nonostante il rialzo di BTP e borsa degli ultimi due mesi e nonostante questo "LTRO" da 500 e poi forse 1.000 miliardi erogati alle banche all'1% da Mario Draghi alla BCE è il trattato fiscale. Il cosiddetto "fiscal compact" che il governo italiano e tutti, i governi meno Inghilterra, Cecoslovacchia e forse Slovenia, hanno firmato il 31 gennaio. (qui è il testo)
Come dice Felix Zulauf citato qui a fianco questo diktat della UE garantisce la depressione per paesi come l'Italia per almeno una decina di anni. Basta leggerlo, per l'italia prevede che per 20 anni lo stato incassi un 3% del PIL più di quello che spende per portare il debito pubblico dal 120 del PIL al 60% del PIL
Dato che Monti lo ha firmato e in Italia non si fanno referendum sulle cose importanti e mai su questioni fiscali viene applicato per l'Italia e anzi lo stiamo già applicando alla grande.
Come scrive Martin Armstrong questo mese: "i banchieri hanno convinto i politici che per far funzionare il governo devono costantemente indebitarsi sul mercato finanziario. Ora pretendono l'austerità, ma questa è altrettanto pericolosa dell'iperinflazione. L'austerità significa reprimere la popolazione in favore dei banchieri, che hanno convinto i politici e gli accademici che prendere a prestito i soldi è meno inflazionistico che stamparli per lo stato.... Questa idea è semplicemente insana, anche un bambino con una calcolatrice si accorge che DATO CHE IL DEBITO PUBBLICO NON VIENE MAI ESTINTO LA PROPORZIONE DEGLI INTERESSI AUMENTA SEMPRE E ALLA FINE CONSUMA GRAN PARTE DELLA SPESA PUBBLICA.."
Per chi non lo sapesse il nostro debito pubblico del 120% del PIL cioè di 1950 miliardi è penso ora per due terzi, ma nessuno mai fa questo calcolo esatto, costituito NON DI SOLDI SPESI, ma DI INTERESSI CUMULATI SU INTERESSI. Dal momento in cui il debito statale italiano si è avvicinato al 100% del PIL a fine anni '80, pagando un 5% circa l'anno di interessi in media, matematicamente raddoppiava solo per gli interessi ogni circa 15 anni.
NON E' VERO CHE "ABBIAMO DEBITI PUBBLICI... MA VANNO PAGATI PERCHE' SONO SOLDI SPESI DA NOI". DOPO 30 ANNI SONO PIU' CHE ALTRO INTERESSI SU INTERESSI, NON PENSIONI O STIPENDI O ALTRO.
Da anni lo stato italiano ha un "surplus primario", cioè prima del pagamento degli interessi, cioè la differenza tra entrate e spese di stato è positiva, lo stato prende più di quello che da al settore privato. Con Monti ora questa differenza è ORA enorme, sta arrivando a 60-70 miliardi di euro l'anno che lo stato inghiotte più di quello che spende, un record mondiale, nessun altro paese che io sappia ha un avanzo dello stato pari al nostro ora (PRIMA DEGLI INTERESSI). E firmando il trattato il 31 gennaio il governo si è impegnato a succhiare cifre del genere dal settore privato per i prossimi 20 anni, solo per pagare interessi su interessi cumulati. Cioè ogni anno lo stato italiano si è impegnato a ridurre consumi e investimenti delle famiglie e imprese per pagare interessi alla rendita finanziaria (per metà all'estero). Questo è il meccanismo classico usato in Sudamerica, fai indebitare verso la finanza estera uno stato e poi per generazioni questo tassa i suoi abitanti SOLO per pagarti interessi su interessi, all'infinito.
All'infinito perchè a meno di avere crescita economica forte, del 4-5% annuo come negli anni '50 e '60 è matematicamente impossibile ridurre un debito superiore al 100% del reddito. Matematicamente perchè se la crescita nominale è il 2% e il costo del debito è il 5% allora anche un surplus dello stato del 3% del PIL ogni anno NON RIDUCE IL DEBITO ! Ma se lo stato ogni anno assorbe (e ha firmato un trattato che lo impegna) il 3% del PIL dal settore privato è impossibile avere una crescita economica. Per cui ogni anno l'economia stagna se va bene o si contrae solo per pagare montagne di interessi.
Giovanni Z.
fonte: cobraf.com
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