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Bond Eurozona e periferici: scontano scenario risk free senza meritarlo
Il mercato obbligazionario governativo dell’Eurozona, oggi, ha una percezione del rischio finanziario pari (quasi) allo ZERO (come visibile nel grafico che mostra i rendimenti dei titoli di stato decennali dell'Eurozona).
Non si scontano scenari negativi, non si
scontano il rischio politico delle elezioni dei prossimi mesi, non si
scontano possibili movimenti sulla curva dei tassi, non si sconta il
peggioramento congiunturale, non si sconta il rischio insolvenza di
qualche paese.
E in Europa, quando si parla di rischio default si pensa subito alla Grecia, un paese che resta sempre border line.
Se guardiamo l’andamento dei titoli greci sui mercati, viene quasi da stropicarsi gli occhi. I CDS sono collassatti, i rendimenti scesi ed i prezzi saliti e non di poco. La Grecia è tornata sicura? Magari!
La Germania sta prendendo in considerazione l’ipotesi di una terza tranche di aiuti alla Grecia. Ma la cosa preoccupante è che è ormai palese l’atteggiamento “truffaldino” di Atene. Vuole far vedere le cose come NON stanno, dando a raffica notizie positive sullo stato di salute NON giustificate.
Quindi in parole povere, si vive un dramma nel dramma. Gli investitori continuano a buttare soldi nelle fornaci greche per tappare delle falle enormi che non possono essere tappate. E questi soldi poi, non bastano mai. Nel frattempo i cittadini greci fanno la fame, sono costretti ad un’austerity impensabile e si trovano con problemi di disagio economico e sociale senza precedenti.
E di tutto questo il mercato cosa sconta? Il nulla. Allora significa che forse mi sto sbagliando completamente..
E in Europa, quando si parla di rischio default si pensa subito alla Grecia, un paese che resta sempre border line.
Se guardiamo l’andamento dei titoli greci sui mercati, viene quasi da stropicarsi gli occhi. I CDS sono collassatti, i rendimenti scesi ed i prezzi saliti e non di poco. La Grecia è tornata sicura? Magari!
La Germania sta prendendo in considerazione l’ipotesi di una terza tranche di aiuti alla Grecia. Ma la cosa preoccupante è che è ormai palese l’atteggiamento “truffaldino” di Atene. Vuole far vedere le cose come NON stanno, dando a raffica notizie positive sullo stato di salute NON giustificate.
Quindi in parole povere, si vive un dramma nel dramma. Gli investitori continuano a buttare soldi nelle fornaci greche per tappare delle falle enormi che non possono essere tappate. E questi soldi poi, non bastano mai. Nel frattempo i cittadini greci fanno la fame, sono costretti ad un’austerity impensabile e si trovano con problemi di disagio economico e sociale senza precedenti.
E di tutto questo il mercato cosa sconta? Il nulla. Allora significa che forse mi sto sbagliando completamente..
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