metalli preziosi per proteggersi dal crollo del castello di carte

i metalli preziosi sono il miglior investimento per proteggersi dal crollo del castello di carte

martedì 30 dicembre 2014

di nuovo sopra 1200



Oggi pomeriggio, nel giro di pochi minuti, il contratto future sull'oro è risalito di slancio sopra la soglia dei 1200 dollari per oncia, con forti volumi di scambi (vedi grafico sopra).
Contemporaneamente sono in forte calo lo Yen giapponese e i rendimenti dei titoli di stato deli USA.
--- --- ---
Ieri sono stati rilasciati i dati sui depositi di oro fisico detenuti dalla Federal Reserve, che fanno registrare un nuovo minimo.
N
el mese di novembre 2014, infatti, sono state ritirate
47,1 tonnellate di oro dai depositi della Federal Reserve di New York, facendo scendere la quantità delle riserve di oro della Fed ad appena 6.029 tonnellate: il più grande deflusso mensile dal volgere del secolo (vedi grafico sotto).

clicca per ingrandire






lunedì 1 dicembre 2014

il secondo crash economico in arrivo

il primo ministro David Cameron

In fallimento nel consolidare i debiti dell'Europa sta provocando in diversi leader del G20 il peggior incubo economico nella storia finanziaria.
Bruxelles è vulnerabile su tutti i fronti perché una crisi in un membro diventa un contagio che si diffonde a tutti i paesi dell' Eurozona.


Il primo ministro britannico David Cameron ha avvertito di un imminente secondo crash globale, come ha riferito il quotidiano inglese "The Guardian", che ha scritto:

"David Cameron ha lanciato un messaggio forte, affermando che  "spie rosse lampeggiano sul cruscotto dell'economia globale" proprio come succedeva sei anni fa quando la crisi finanziaria ha portato il mondo in ginocchio."

Scrivendo sul Guardian al termine del vertice del G20 a Brisbane, Cameron dice che c'è ora "un contesto pericoloso di instabilità e incertezza", che presenta un rischio reale per il recupero del Regno Unito, aggiungendo che il rallentamento della zona euro sta già avendo un impatto sulle esportazioni e sulla produzione dell'industria inglese."

La crisi incombente del debito sovrano rischia di cancellare la civiltà occidentale, perché la gente è troppo dipendente dal governo. Abbiamo messo tutte le nostre uova nello stesso paniere. Cosa succederà con un default di un debito sovrano? Avremo le pensioni che evaporeranno.

Basta leggere a pagina 13 dell'ultimo report del IMF (Fondo Monetario Internazionale) per capire che ci si aspetta a breve la necessità di ristrutturare debiti sovrani. I dirigenti del IMF sanno cosa sta per arrivare.

     Martin Armstrong

fonte: armstrongeconomics.com

prima crolla poi si impenna

clicca per ingrandire

Il grafico sopra rappresenta l'andamento dell'oro alla borsa del Comex, con il crollo di fine novembre a 1140 dollari per oncia e il violento recupero di oggi pomeriggio che sta riportando le quotazioni oltre i 1200 dollari per oncia.
Una chiusura (di questa giornata con volatilità pazzesca) oltre la resistenza a 1217 dollari per oncia porterà a nuovi rialzi.
Dopo il crollo di stanotte delle materie prime, e dopo il deludente risultato del referendum in Svizzera, le quotazioni di oro e argento stanno impennandosi, con il primo che recupera oltre 50 dollari per oncia dai minimi e il future dell'argento che guadagna il 5% in poche ore, superando i 16,5 dollari per oncia.
Con il tasso GOFO che è crollato ai minimi dell'ultimo decennio, si può dedurre che le grandi banche si aspettano una penuria di oro fisico fino alla fine del 2015.

--- ----- ---

Per una spiegazione sul crollo del tasso GOFO consiglio il seguente articolo:
 fonte: www.rischiocalcolato.it 
 
Diventa persino difficile raccontarla questa cosa. Vedere il prezzo dell’oro che non solo NON sale ma scende in presenza di un crollo mai visto per estensione temporale dei tassi GOFO che equivale ad un aumento del costo per farsi prestare lingotti di oro fisico è una incongruenza, una contraddizione in termini.
Ricapitolo: minori sono i tassi GOFO, maggiore è il tasso Gold Lease, che oggi sulla scadenza ad un mese si aggira su o.55% annuo. Ma soprattutto una dinamica di discesa a questi livelli implica un fra le due situazioni o entrambe:
  • Il mercato si rifiuta di prestare oro fisico a tassi bassi
  • Il mercato richiede oro fisico IN PRESTITO accettando di pagare tassi alti (a cui vanno aggiunti costi di custodia)
La domanda è: perchè farsi prestare oro fisico e non chiudere l’operazione sul mercato?
Le risposte possono essere due:
  1. Perchè si ipotizza di potere acquistare oro fisico (non futures attenzione) in futuro a prezzi più bassi e quindi si serve il mercato facendosi prestare ora da chi lo possiede per poi restituirglielo in un secondo momento.
  2. Per scongiurare un aumento esplosivo del fixing dell’oro fisico a Londra
Ora il caso 1 è illogico. Se voglio andare short sull’oro mi vendo contratti futures, pago molto di meno e ho una quantità inimmaginabile di rogne in meno.
Per me rimane il caso 2. E’ in atto una guerra. Intendo una guerra vera fra superpotenze.
Se avete altre idee, potatele e discutiamone.
p.s. sono curioso di vedere questa sera quanti contratti al comex rimarranno per il First Notice Day.
p.p.s. se questi sperano in un crollo dell’Oro a causa del fallimento del referendum svizzero sono dei passi. Il NO è già ampiamente scontato (semmai il problema arriva se vincessero i Si)

GOFO for Dummies
Il GOFO è il tasso che corrisponde alla differenza fra Libor e Gold Lease Rate.
E quando è negativo significa che costa di più farsi prestare dell’Oro Fisico che dei dollari.
Il che NON è normale proprio per nulla.
Detenere presso di se Oro Fisico è costoso, si pagano belle commissioni di custodia, e dunque nessuno è cosi scemo da farselo prestare per guardarselo in un caveau. L’Oro o si compra o si vende….. oppure.
Mettiamo che qualcuno abbia venduto Oro senza averlo e la controparte ne reclami il possesso anziché chiudere il contratto (future?) in cash.
Allora bisogna, o comprare Oro fisico sul mercato e consegnarlo oppure farselo prestare e consegnare quello, e poi con calma comprare oro fisico per ridarlo indietro a scadenza a chi lo ha prestato.
Per questo i tassi GOFO negativi segnalano forte scarsità di oro fisico sul mercato a fronte di impegni di vendita presi, probabilmente allo scoperto.
Altre volte i tassi GOFO sono andati negativi e SEMPRE la caduta dei prezzi dell’oro si è fermata oppure si è assistito ad un rally positivo, solo che questa volta i tassi GOFO sono andati MOLTO in basso. Ad un livello mai visto dai tempi del 2008 (almeno sulle scadenze più brevi).
Dunque?
E’ in atto la guerra per tenere basso il prezzo dell’oro. Vediamo se questa volta i manipolatori la perderanno.

     Funny King  28.11.2014

giovedì 27 novembre 2014

l'oro di Putin


LA CORSA ALL’ORO DI MOSCA
La Russia di Putin sta compiendo una vera e propria corsa all’oro. Secondo i dati ufficiali del World Gold Council, nel terzo trimestre 2014, più della metà dell’oro aggiunto alle riserve delle banche centrali di tutto il mondo è stato acquistato da Mosca; in tutto 55 tonnellate che sommate a quelle acquistate da Kazakhistan, Azerbaijan e Tagikistan, tre dei 10 paesi che compongono la Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), fanno oltre il 90% dell’intero ammontare di oro acquistato in tutto il mondo.
Ma cosa sta spingendo Putin e i suoi alleati a fare incetta di oro? Per gli analisti occidentali, sicuramente la necessità di affrontare gli effetti della crisi Ucraina e il deprezzamento del rublo generato dalle sanzioni che l’Occidente ha imposto alla Russia. L’oro è il bene rifugio per eccellenza e tutto fa supporre che Putin cerchi di garantirsi riserve in attesa di lunghi inverni determinati dalle tensioni geopolitiche e dall’ulteriore calo del prezzo del petrolio che incide pesantemente in un’economia che ha nell’esportazione di petrolio e gas il 45% dei sui ricavi.
Il rischio legato al “potenziale e catastrofico crollo del prezzo del petrolio” è spiegato con chiarezza da
Marco Bottarelli in questo articolo.
ORO VS DOLLARO
Eppure dietro la corsa all’oro di Putin potrebbe esserci anche qualcosa di più; se è vero che l’acquisto di lingotti ha avuto un’accelerazione impressionante in questi ultimi mesi (quindi come conseguenza delle sanzioni euro-americane) è anche vero che la Russia negli ultimi 10 anni ha triplicato le sue scorte d’oro arrivando a custodirne 1.150 tonnellate, tanto da essere oggi la quinta nazione al mondo per riserve auree, dopo Usa, Germania, Italia e Francia.
Seppure con quantità più ridotte, la politica russa di corsa all’oro è copiata da molti altri Paesi emergenti (Cina e India).
Su Bloomberg, Evgeny Fedorov, un deputato di spicco del partito di Putin, ha spiegato che “più una nazione ha oro, più avrà sovranità se un cataclisma dovesse abbattersi sul dollaro, euro, sterlina o altra valuta rifugio”.
La frase chiarisce molte cose: Putin sta scommettendo sul crollo del monopolio globale del dollaro.
A RISCHIO IL DOMINIO AMERICANO?
Un articolo (seppur di parte) tradotto in italiano su
Globalist Syndacation, a firma Dmitry Kalinichenko, spiega con precisione cosa sta accadendo.
In questi anni, l’Occidente ha artificialmente tenuto basso il prezzo dell’oro (e del petrolio) per aumentare il potere di acquisto del dollaro, trasformandolo così in moneta rifugio.  (...)
Da una parte l’Occidente continua a dipendere dalle fonti energetiche russe (Mosca è il secondo produttore di petrolio al mondo); acquista petrolio, gas e uranio pagando in dollari sovra-valutati; con quei dollari Putin sta facendo incetta di oro il cui valore è tenuto basso da quegli stessi dollari.
La manipolazione del mercato attuata fino ad oggi rischia ora di saltare. Le riserve auree non sono illimitate, tanto più che negli ultimi anni la crisi finanziaria ha costretto molti paesi occidentali a vendere enormi quantità di oro, una buona parte acquistato dalla Russia e dai Paesi emergenti (Cina e India in testa). L’accumulo di oro servirà a sostituire il dollaro come mezzo di pagamento tra queste economie sempre più prevalenti nel sistema globale.
In pratica, Putin starebbe utilizzando il residuale potere del dollaro per distruggere il potere del dollaro e con esso la leadership mondiale degli Stati Uniti.
I media occidentali, in questi giorni impegnati a parlare del prestito di una banca russa al Front National della Le Pen, dovrebbero piuttosto provare a raccontare la miopia di una contrapposizione alla Russia imposta dalle élites finanziarie a Europa e Usa; contrapposizione che può trascinarci in una crisi senza ritorno.

Su Twitter: @GiampaoloRossi


 

mercoledì 26 novembre 2014

la gente comune e i soldi nel cyberspazio

Gillian Tett

Gillian Tett, commentatrice sui mercati e sulla finanza per il Financial Times, in un lungo articolo appena pubblicato ha esaminato le crescenti preoccupazioni della gente comune verso i soldi custoditi elettronicamente nel cyberspazio, molto meno rassicuranti di un bene tangibile come l'oro.
Nell'articolo vengono elencati numerosi esempi di come l'oro fisico stia prendendo un posto più importante nella coscienza pubblica come bene monetario e come denaro.
Viene citato il referendum svizzero sull'oro che si terrà domenica, con una grossa fetta della popolazione svizzera che preferisce una moneta coperta da oro fisico. Tett cita anche Rand Paul, deputato del partito repubblicano degli Stati Uniti, che favorisce un maggiore uso dell'oro come valuta.

Il punto più importante riguarda l'oro come bene tangibile e finito in un mondo inondato da trilioni (migliaia di miliardi) di dollari come esperimento da parte delle banche centrali, oltre ai rischi di un denaro "etereo" custodito nel cyberspazio immateriale:
"La maggior parte delle persone comuni non hanno idea di quello che le banche centrali stanno realmente facendo, con i loro esperimenti da trilioni di dollari. Sono inoltre innervositi perché non capiscono come funziona il denaro in un cyber spazio senza fondo. La bellezza di oro, invece, è che si tratta di un bene tangibile, chiaro e finito. Sembra anche senza tempo, creando l'impressione di valore intrinseco permanente".

Da tempo abbiamo sostenuto l'imprudenza di possedere tutte le risorse - siano essi gli investimenti, risparmio, depositi, valute crypto o anche l'oro in un formato digitale, con dipendenza da una singola azienda e dei suoi siti web, piattaforme, IT, applicazioni Internet e dall'energia elettrica.
Questo aumento di interesse in oro nel pubblico si basa sul fatto che gli affari monetari sono completamente fuori dal controllo dei cittadini medi.
Prima della crisi del 2008, poca gente si preoccupava di capire i meccanismi dietro la generazione del denaro. Dopo anni di austerità, il cittadino comune incomincia a esaminare il sistema solo per scoprire che incomprensibile e instabile. Il crescente divario tra i super-ricchi e tutti gli altri li sta portando a concludere che il sistema attuale è caotico e semplicemente non funziona.
Troviamo molto incoraggiante che Tett dovrebbe mettere l'oro di nuovo all'ordine del giorno di una pubblicazione finanziaria importante come il Financial Times. Può annunciare l'inizio di una discussione più equilibrata sull'oro.

fonte: goldcore.com



.

mercoledì 19 novembre 2014

han rubato l'oro dell' Ucraina


clicca per ingrandire


Ormai è ufficiale: gli USA hanno rubato l'oro dell' Ucraina


Si scopre che le voci che giravano alla fine avevano ragione. Almeno uno dei motivi per cui gli il  Dipartimento di Stato e la CIA hanno organizzato un colpo di stato in Ucraina - che ha rovesciato il suo governo democraticamente eletto per installare un regime  fantoccio - era quello di rubare l'oro dell'Ucraina.

Dapprima si era diffusa la notizia che poco dopo il colpo di stato l'oro fosse stato caricato di nascosto su un aereo per trasportarlo negli Stati Uniti. Ora arriva la rivelazione ufficiale: l'Ucraina non ha più riserve auree.  L'oro è stato venduto per pagare una fallimentare campagna militare in Ucraina orientale e per sostenere ancora per un qualche tempo il prezzo dell'oro nel mercato dell'oro elettronico.
A questo punto c'è solo da aspettarsi che una volta che il risultato di questa "correzione" si esaurirà, il prezzo dell'oro schizzerà alle stelle, il dollaro crollerà come un sasso e gli americani dovranno  aggiungere  anche la parola "iperinflazione" alla lunga lista dei loro guai.

fonte: cluborlov.blogspot.it

giovedì 13 novembre 2014

una semplice frase muove i mercati per due anni

clicca per ingrandire

Attenzione a quanto riportato in prima pagina dal Financial Times che smaschera il bluff di Draghi:  link al blog del Financial Times

Secondo me è per questo che oggi le borse europee stanno cedendo. Lo so che oggi sul web ci sono tanti che per avere un poco di attenzione le sparano grosse amplificando fatti modesti, ma qui hai il primo quotidiano finanziario al mondo che riporta quanto scritto dal Ministro del Tesoro americano.

Nello scrivere il suo libro autobiografico, il ministro del Tesoro americano Tim Geithner ha raccolto tutte le sue note e qualcuno le ha passate oggi al Financial Times. E cosa scriveva?
Mario Draghi, il 27 luglio del 2012 a una conferenza a Londra sbalordì il mondo finanziario dichiarando che "the BCE will do whatever it takes" per fermare la crisi dell'euro e le famose "spread".
Quella espressione "the BCE will do whatever it takes" in inglese indica che si è disposti a tutto, che non ci si ferma dinnanzi a niente. Quindi Draghi, a sorpresa, diede l'impressione che la BCE non si sarebbe tirata indietro di fronte a qualunque misura per sostenere l'Euro e fermare le famose "spread".
E "il mercato" con le sue migliaia di analisti ed economisti, interpretò quel discorso come una svolta drammatica nella politica della BCE, per cui da quel momento, da quel giorno esatto i bonds greci, spagnoli, italiani... non hanno fatto che scendere di rendimento..l'euro si è ripreso e le borse sono tutte salite anche in Europa. Il discorso di Draghi del 27 luglio 2012 se leggi qualunque analisi successiva è stato considerato il fatto decisivo degli ultimi due anni in Europa. tutti !


Come si legge oggi sul Financial Times, era un bluff totale, una mossa improvvisata e disperata, giocata da Draghi all'insaputa della BCE. Draghi quel giorno si era incontrato coi gestori di hedge funds di Londra ed era rimasto schoccato perchè tutti stavano vendendo e vendendo short e davano per scontato la fine dell'euro e dell'eurozona. Dovendo tenere un discorso allora Draghi decise all'ultimo momento di bluffare e inserire questa frase da spaccone. All'insaputa di tutti gli altri della BCE che rimasero sbalorditi. E funzionò !
Nelle note che Geithner ha tenuto dei suoi incontri dell'epoca per scrivere poi il suo libro, che oggi sono state passate al Financial Times che le ha pubblicate, Geithner definisce "ridicolo" quello che è successo. Cioè che Draghi, si era inventato una vaga frase ad effetto che implicava che la BCE avrebbe comprato forse 1,000 mld di bonds se necessario o comunque che non si sarebbe fermata dinnanzi a niente, ma che non aveva dietro niente. Non c'era stata nessuna nuova decisione da parte della BCe a riguardo, tanto è vero che se guardi il grafico sopra dal quel giorno la BCE non solo non comprò nessun bond, ma lasciò ridursi di 800 mld il suo bilancio.
Cioè Geithner rivela oggi che fu una mossa disperata e improvvisata, che per due anni i mercati finanziari si sono illusi ...

articolo completo su: www.cobraf.com

sabato 8 novembre 2014

argento colloidale

clicca per ingrandire

.
ARGENTO COLLOIDALE: IL PIU’ POTENTE ANTIBIOTICO A LARGO SPETTRO
      
Prima dell'avvento degli antibiotici nel 1938 l'argento colloidale era considerato come uno dei fondamentali trattamenti per le infezioni. L’argento colloidale è conosciuto da molto tempo in ambito medico alternativo per le sue speciali proprietà.
Già dai tempi dei Greci e dei Romani, le corti reali usavano banchettare con posate d’argento in recipienti dello stesso metallo, tanto che si diceva che il sangue nobile blu, derivasse dalle minute tracce del puro metallo che assimilavano regolarmente.


Argento e oro (si ottengono colloidi potentissimi anche dall’Oro, con altra efficacia, su altre patologie) sono metalli NOBILI e INERTI.

L'Argento Colloidale Ionico (ACI) viene considerato il più potente antibiotico prodotto dall'uomo. Il termine "colloidale" indica che l'argento è in sospensione, mentre "ionico" indica che è presente sotto forma di ioni.
Esso viene ricavato mediante un processo di elettrolisi, in cui vengono utilizzati due elettrodi di argento puro, immersi in acqua demineralizzata o distillata, ai quali viene applicata una differenza di potenziale.  Durante il processo di elettrolisi si formano ioni di argento Ag+ , che si staccano dagli elettrodi, rimanendo in sospensione nell'acqua.
 
La seguente è una lista parziale di alcuni usi documentati dell'uso dell'argento, particolarmente nella forma colloidale per il trattamento di varie malattie e agenti patogeni.

Acne, artrite, ustioni, avvelenamento del sangue, cancro, candida albicans, colera, congiuntivite, cistite, difterite, diabete, dissenteria, eczema, fibrosi, gastrite, herpes, herpes zoster (fuoco di S.Antonio), impetigine, infiammazione della cistifellea, infezioni da lieviti, infezioni oftalmiche, infezioni dell'orecchio, infezioni alla prostata, infezioni da streptococchi, influenza, problemi intestinali, lebbra, leucorrea, lupus, malaria, meningite, morbo di Lyme (borelliosi), pertosse, piede d'atleta, polmonite, pleurite, reumatismi, riniti, salmonellosi, scarlattina, seborrea, setticemia, tumori della pelle, verruche, sifilide, tubercolosi, tossiemia, tonsillite, tracoma, ulcere.

Il ritorno dell'argento in medicina risale ai primi anni '70. Il dott. Carl Moyer, presidente del Washington Department of Surgery, ricevette un contributo per sviluppare migliori trattamenti per le vittime di ustioni. Il dott. Margraf, biochimico, lavorò con il dott. Moyer e altri chirurghi per trovare un antisettico abbastanza forte ma anche sicuro da usare su ampie parti del corpo. Il risultato dei loro sforzi fu quello di trovare centinaia di nuovi utilizzi medici per l'argento.
 
Quella colloidale è l'unica forma di argento che può essere usata con sicurezza come integratore. E' assorbito nei tessuti lentamente così da non causare irritazioni, diversamente dal nitrato di argento, che, data la sua azione tossica, reagisce violentemente con i tessuti del corpo. Le particelle colloidali si diffondono gradualmente attraverso il sangue fornendo un'azione terapeutica prolungata nel tempo.
Molte forme di batteri, funghi e virus utilizzano un'enzima specifico per il loro metabolismo. L'argento agisce come catalizzatore disabilitando l'enzima. I microrganismi in questo modo soffocano. Per le forme di vita primitive come i microrganismi, l'argento è tossico come i più potenti disinfettanti chimici.

 
Non c'è alcun organismo nocivo che possa vivere in presenza di anche minuscole tracce di semplice argento metallico.
Secondo tests di laboratorio, batteri distruttivi, virus e funghi sono eliminati nel giro di pochi minuti di contatto. Il dott. Larry C. Ford del Department of Obstetric and Gynecology, UCLA School of Medicine, USA, in una lettera datata 1 novembre 1988 scrive che le soluzioni di argento hanno proprietà battericida e fungicida per la Candida Albicans e la Candida Globata. Il dott. E.M. Crooks ha dichiarato che l'argento colloidale elimina organismi patogeni in tre o quattro minuti di contatto. Infatti non c'è microbo conosciuto che non sia ucciso dall'argento colloidale in sei minuti o meno e senza produrre effetti secondari. L'argento colloidale è efficace contro parassiti, infezioni, influenza, e fermentazione. E' senza gusto, senza odore e non tossico. E' efficace ai pasti come aiuto alla digestione in quanto impedisce la fermentazione dei cibi nell'intestino. Non macchia la pelle, diversamente da alcuni preparati farmaceutici a base di argento che lo fanno in maniera notevole. Il dott. L. Keene (John Hopkins University) ha affermato che dal punto di vista terapeutico, solo i metalli colloidali presentano la necessaria omogeneità, le dimensioni delle particelle, la purezza e la stabilità per un grande risultato terapeutico.
Jim Powel scrisse nella rivista Science Digest (marzo 1978) un articolo intitolato "Il nostro più potente germicida". " Grazie a illuminate ricerche, l'argento sta emergendo come una meraviglia della moderna medicina. Un antibiotico può eliminare FORSE una mezza dozzina di organismi nocivi, mentre l'argento ne uccide circa 650.  Non si sviluppa resistenza. Inoltre l'argento e praticamente non tossico".
Uno dei pionieri della ricerca sull'argento, il dott. Harry Magat di St. Louis (USA) ha dichiarato: " L'argento è il miglior germicida di ampio spettro che possediamo." Prima del 1938 l'argento colloidale era somministrato proprio come oggi lo sono le moderne medicine. Era iniettato sia per via endovena che intramuscolare, usato come gargarismo per malattie della gola, come lavaggi o irrigazioni, preso oralmente e applicato esternamente anche su tessuti sensibili e come gocce per gli occhi.



  • LE PIÚ IMPORTANTI QUALITÁ.
L'argento è efficace contro 650 fra germi, funghi e virus patogeni. Aiuta a ridurre le infiammazioni e favorisce la stimolazione della ricrescita dei tessuti danneggiati.
È un rimedio per le infezioni
Favorisce un rapido risanamento.
Aiuta a rinforzare le naturali difese del corpo (quando preso giornalmente).
Non si conoscono effetti collaterali o tossicità.
Può essere preso sia internamente che per uso esterno.
Ricavato dall' elemento minerale purissimo: l'argento (non contiene sostanze chimiche).

  • CARATTERISTICHE DINAMICHE.
Uno dei migliori e più sicuri antibatterici generali conosciuti.
Sicuro nell'utilizzo, anche su bambini.
Non si sono registrate incompatibilità dell'uso con altri farmaci.
Senza odore né sapore, sicuro anche per l'uso negli occhi e orecchie.
L'organismo non sviluppa dipendenza o intolleranza.

  • UNICO AVVERTIMENTO:            
Donne in gravidanza o persone allergiche ai minerali-traccia dovrebbero consultare un medico prima di assumere il prodotto.
 

mercoledì 5 novembre 2014

guerra finanziaria contro la Russia

crollo del rublo e dell'oro

Oggi il rublo è crollato un altro 2% (vedi grafico sopra) con le quotazioni dell'oro che sembrano cadere con il medesimo andamento.
Sempre oggi, il Vice Governatore della Banca di Russia, Ksenia Yudaeva, ha suggerito che faranno di tutto per sostenere il rublo.
Mosca potrebbe usare un po' della sua valuta nazionale o anche riserve di lingotti d'oro per pagare per l'acquisto di importazioni, se continuano le sanzioni occidentali contro l'Ucraina.




venerdì 31 ottobre 2014

mossa disperata dei giapponesi

l'indice esplode al rialzo del 5%

Stanotte, con una mossa a sorpresa, la Banca del Giappone ha deciso di incrementare il programma di acquisto di bond da 70 miliardi di yen a 80 trilioni ... e di triplicare l'acquisto di fondi ETF a 3 mila miliardi di yen.
Dopo questa mossa l'indice azionario Nikkei è schizzato in alto di 400 punti, facendo salire anche i futures delle azioni delle borse americane.
Ulteriore crollo di oro e argento dopo le discese dei giorni scorsi.
Con una mossa disperata per cercare di scuotere un'economia in stagnazione, le autorità monetarie giapponesi inondano i mercati speculativi di liquidità, che verrà probabilmente sfruttata da traders cocainomani per distruggere ogni rimasuglio di correlazione tra il mondo della finanza elettronica e l'economia reale.

Nel frattempo, a casa nostra, il titolo Banca Monte Paschi viene ancora una volta sospeso dalle contrattazioni con un calo teorico del 2,7%.

 
 

martedì 14 ottobre 2014

analisi di medio termine di De Casa

clicca per ingrandire

Per quale motivo l'oro costa così poco, proprio quando l'incertezza generale giustificherebbe l'esatto contrario?

Risponde Carlo Alberto De Casa, analista dei mercati valutari nonché responsabile marketing di ActivTrades e autore del libro "I segreti per investire con l'oro" (ed. Hoepli).


Per quale motivo l'oro costa così poco? Per quale motivo, mai come in questo periodo si è visto un calo così drastico del metallo prezioso, proprio quando l'incertezza sui mercati e sullo scenario internazionale giustificherebbe l'esatto contrario?

Partiamo da uno scenario molto complicato ma allo stesso tempo anche particolarmente interessante, dove il grande malato è Sua Maestà l’oro.

Linea Maginot o Linea del Piave che dir si voglia, sta di fatto che questo livello di 1180-1200 (dollari per oncia) risulta essere sempre più una barriera importante. Una rottura ribassista di questo supporto aprirebbe una discesa importante. Facciamo un passo indietro.
Nella primavera del 2013 abbiamo avuto le quotazioni dell’oro che hanno continuato a scendere in maniera vistosa, culminando nel crollo tra venerdì 12 e lunedì 15 aprile con oltre 200 dollari persi in circa 48 ore, quindi un crollo estremo per una serie di motivi:

1) le aspettative per un rallentamento della Cina che alla fine non si è verificata;

2)  i timori per un’introduzione dei dazi indiani che avrebbero potuto diminuire la domanda indiana, anche questa eventualità si è risolta in un nulla di fatto perché la richiesta è rimasta fortissima;

3)  le aspettative per un rafforzamento del dollaro Usa in seguito al tapering, cosa che in realtà si è verificata solo in un periodo più lungo perchè il 2013 si è chiuso con un euro-dollaro a 1,36-1,38 quindi un rapporto ancora alto della moneta unica che solo adesso si è ridotto a 1,25-1,26. (il dollaro è inversamente correlato con l’oro).

C’è poi da considerare un altro fattore e cioè l’analisi tecnica. (...) Tra il 2011 e il 2012, le quotazioni hanno registrato 11 rimbalzi sul supporto di 1530-1550, quindi la rottura del supporto e una serie di stop loss che fanno partire al ribasso i prezzi che da 1560 scivolano a 1320, toccano i 1180 una prima volta quindi, dopo un primo rimbalzo, tornano a 1180 creando un doppio minimo in area 1180-1190. A questo punto si crea un supporto importantissimo in quest’area, che resta fermo fino alle quotazioni di qualche giorno fa. Insomma un percorso piuttosto complesso.


E arriviamo ai nostri giorni

Situazione complicata per l’oro che è a nuovo crocevia: decidere se siamo arrivati alla fine della caduta è difficile. Siamo arrivati per la terza volta in area 1180, disegnando un triplo minimo. Da un lato bisogna capire se è possibile tentare un ulteriore rimbalzo, dall’altro c'è il pericolo che l’oro possa rompere nuovamente i 1.180 aprendo di fatto una discesa estremamente più considerevole anche di 50-70 dollari. Non è da escludere un valore intorno ai 1.120-1.100.

Oro: short o long?

Io personalmente non sono ancora long (al rialzo) sull’oro, perché c’è il pericolo di vederlo debole per altri 3-6 mesi ma oltre non si dovrebbe andare. Per un investitore di breve periodo non credo sia il caso di entrare sul long: sul livello di 1180 si potrebbe tentare di cogliere il rimbalzo, ma resta sempre un punto interrogativo. Il punto principale è sul medio-lungo periodo. In quest’ottica ci sono degli elementi che mi fanno dire che più di tanto in basso l’oro non può andare. E’ pur vero, come in molti sottolineano che all’inizio degli anni 2000 l’oro valeva 500 dollari l’oncia, peccato che adesso non siamo nel 2000, c’è stato l’11 settembre, il mondo è cambiato, il panorama è particolarmente instabile da un punto di vista geopolitico: per la precisione io stesso sono stupito del fatto che nonostante Gaza, Isis, Ucraina ed altri pericoli sparsi in giro per il mondo, l’oro valga solo 1300 dollari e, volendo potrebbe toccare anche i 1000 dollari l’oncia.

Cina e India ancora protagoniste?

La domanda cinese ed indiana è fortissima: sulle 4 mila tonnellate di domanda annuale, circa 2mila arrivano dalla Cina, con Pechino che ha superato nel 2013 per la prima volta Nuova Delhi ed è anche in crescita. E ancora: in India l’oro come corredo nuziale per le donne è molto richiesto. Al momento abbiamo fra i 5 e gli 8 milioni di matrimoni all’anno, il 50% della popolazione è sotto i 25 anni cosa che fa pensare che nell’arco di pochi anni il numero di matrimoni potrebbe raddoppiare e questo porterebbe con sè anche la domanda che, in media, prevede per ogni celebrazione, circa 200 grammi di oro, ovvero 6 once. Di fronte a questi numeri e di fronte alla necessità di crearsi un corredo nuziale, i dazi voluti dal governo non hanno possibilità di frenare la domanda.

Lo stesso dicasi per quella cinese e il che fa capire come le stime per il 2016-2017 siano chiare e quindi in rialzo.

Dall’altro lato intanto, le aziende si stanno abituando a produrre a costi alti che si aggirano intorno agli 800 dollari l’oncia su un costo totale che può arrivare fino a 1000. Con queste spese di base, che per alcune aziende, specialmente le medio-piccole, arriva ad essere anche di 1.400 dollari per oncia, per molti produrre ed estrarre oro sarà antieconomico.

Da segnalare ancora una cosa il Grades, ovvero la quantità di oro estratta da una tonnellata di materiale è diminuita notevolmente aumentando i costi di produzione che si vanno a sommare all’aumento del costo del lavoro, le spese di elettricità e manutenzione dei giacimenti, cioè tutti costi che sono cresciuti. L’unico fattore che era sceso era il dollaro debole, ma nell’immediato futuro c’è da aspettarsi un aumento anche di questa voce.

Alla fine di questa analisi mi sento di dire che nel medio-lungo periodo potrebbe essere difficile avere una visione particolarmente negativa sull'oro
.

articolo completo su: www.trend-online.com

martedì 30 settembre 2014

il rimpatrio in Svizzera sconvolgerà il mercato

se la Svizzera voterà sì al rimpatrio del suo oro,
il mercato sarà sconvolto

  
Il 30 novembre gli elettori svizzeri dovranno pronunciarsi sull’iniziativa che chiede alla Banca nazionale svizzera il rimpatrio dell’oro del paese depositato all’estero, che le vieta di vendere il metallo prezioso e che la obbliga a fare in modo che il 20% delle sue riserve sia in oro.
L’economista svizzero Egon von Greyerz ritiene possibile che l’iniziativa abbia successo. In una recente intervista von Greyerz ha dichiarato : “La Banca nazionale svizzera afferma che l’oro elvetico depositato all’estero non è stato dato a terzi, dunque il rimpatrio non dovrebbe porre alcun problema.”
“Se l’iniziativa dovesse passare – prosegue von Greyerz – questo vorrebbe dire che la BNS sarebbe obbligata ad acquistare 1700 tonnellate di oro, ossia circa il 70% della produzione annua mondiale, per un valore di 66 miliardi di dollari.
[...] Non vi è una vera opposizione all’iniziativa. Penso abbia buone possibilità di successo. [...]
Se vincesse il sì, il mercato dell’oro ne sarebbe sconvolto. Non solo la BNS dovrebbe acquistare un’enorme quantità di oro fisico, ma questo spingerà altri paesi a rimpatriare le loro riserve all’estero.
Se venisse votata, questa iniziativa sarebbe il catalizzatore che metterà fine a una lunga correzione di tre anni sul mercato dell’oro. Assisteremmo a un nuovo aumento a lungo termine.”

      Egon von Greyerz

fonte: www.ticinolive.ch


P.S.  Anche le riserve aurifere italiane sono in gran parte custodite all'estero ...

martedì 9 settembre 2014

il crac finanziario in arrivo

future BTP, clicca per ingrandire

Non esiste, che io sappia, un solo blog o forum dove la gente di diverse estrazioni, preparazioni e "scuole" si incroci a discutere in Italia. E' solo a compartimenti stagni per cui le persone digiune di macroeconomia che vi si interessano vengono confuse, sentono tutto e il suo contrario e non hanno modo di fare confronti:

1) quelli keynesiani-per-la-spesa-pubblica stanno nei loro siti e ora
raccolgono firme per il referendum (fronda PD-CGIL e SEL) per proprio conto (ignorati dai media in modo scandaloso perchè è un iniziativa lodevole e ignorati anche da tutti gli altri qui sotto);

2) quelli liberisti-Chicago-taglia-la-spesa-guai-stampare-moneta restano nel loro siti dove dicono che la deflazione-fa-bene e poi hanno i due pezzi grossi Zingales e Allesina che scrivono sul corriere e vanno in TV e basta, non si abbassano ...

3) quelli del il ritorno-alla-lira-unica-soluzione, cioè Bagnai più che altro che è instancabile e produce 100 pagine al mese, curate anche nelle virgole, perchè gli altri Borghi, Caracciolo e Rinaldi ... non hanno la voglia o il tempo di tenere discussioni e blog;

4) quelli andiamo-a-stare-all'estero-compra-oro-bitcoin-evviva-la-Scuola Austriaca ...che sono un poco appannati visto che il famoso stampare moneta non ha creato inflazione, ha migliorato le cose e fatto crollare l'oro, ma sono impermeabili più di prima al ragionamento;

5) quelli del M5S discutono (forse) nei loro forum interni...ma hanno Casaleggio e il blog di Grillo che dicono cose contradditorie e anche opposte tra loro di continuo, lasciando perplessi e confusi i milioni che gli hanno dato il voto;

6) quelli della MMT si sono divisi in pezzi ora, con Paolo Barnard che parla di se stesso e per il resto stramaledice tutti ... per cui se Mosler non si installa in Italia non vanno avanti;

7) quelli del PD, Forza Italia, Lega, Scelta Civica che non esistono come dibattito e discussione, questo da sempre perchè sono entità di potere, enti locali, consigli di amministrazione ...

8) i giornali che censurano in pratica i pezzi di critica all'austerità e all'euro. Fanno scrivere invece gente che dice cose strampalate e opposte tra loro, vedi il Fatto Quotidiano, tanto per creare polverone.

Morale: è solo un caos. In Italia oggi, con la peggiore crisi economica della sua storia la "discussione" non esiste e la gente che prova a leggere di economia per capire come mai di questo disastro si confonde solamente.

Bisogna solo aspettare un altro poco per il crac finanziario in arrivo, solo quando arriva il crac come nel 2008 (e in parte nel 2011), quando c'è il panico, la gente ritira i soldi e vuole mandarli all'estero, le banche sono in pericolo, i BTP crollano ecc... si potrà fare un poco di pulizia e ottenere l'attenzione della gente.


   G. Zibordi  (economista, ex dirigente di Bankitalia)

articolo completo su: cobraf.com

giovedì 28 agosto 2014

quanto è sicuro il denaro elettronico ?

Attacco hacker ad alcune delle più importanti banche d’affari americane fra cui sicuramente la JPMorgan secondo le ricostruzioni la responsabilità dell’attacco sarebbe da attribuire ad hacker russi, probabilmente in una vera e propria rappresaglia contro le sanzioni economiche inflitte dall’Occidente a Mosca per la crisi ucraina, anche se per l’Fbi “le motivazioni dell’attacco sono ancora da chiarire”.

ATTACCO HACKER - Secondo il New York Times “gli hacker si sono infiltrati nelle reti delle banche, drenando gigabyte di dati, inclusi dati su conti correnti e risparmi, in quello che gli esperti descrivono come un cyberattacco molto sofisticato”. In particolare, rimane da chiarire se gli attacchi siano stati “dettati da motivazioni finanziarie o se l’idea era raccogliere dati per un’operazione di spionaggio”. Sopratutto è l’origine dell’attacco ad essere disputata: “Le intrusioni sono state documentate da Bloomberg che ha indicato che fossero lavoro di hackers russi. Ma gli esperti di sicurezza e le autorità di governo affermano di non essere ancora arrivati a questa conclusione”.

SONO STATI I RUSSI? - Da Bloomberg la mano russa è data per certa, e “la sofisticatezza dell’attacco e altri indicatori tecnici indicano una mano governativa”, ma l’Fbi starebbe valutando anche la pista di “cybercriminali russi o di altri paesi est-europei”. D’altronde, spiega il Times, settimane fa una società specializzata in consulenza per la sicurezza “ha fatto presente ad alcune aziende che sarebbe stato necessario prepararsi per attacchi cibernetici dalla Russia come rappresaglia per le sanzioni economiche occidentali”, anche se altri esperti affermano che attribuire la paternità degli attacchi alla Russia sarebbe “prematuro”. Per le vittime degli attacchi, comunque, il problema non è drammatico: “Le compagnie del nostro calibro sfortunatamente ricevono attacchi cibernetici ogni giorno”, dice un portavoce per JPMorgan: “Abbiamo livelli multipli di difesa per contrastare qualsiasi minaccia e monitoriamo costantemente i livelli di allarme”.

fonte: giornalettismo.com

mercoledì 30 luglio 2014

la resistenza a 1330

clicca per ingrandire

Il grafico mostra i prezzi del future dell'oro con barre mensili dal gennaio 2005. Siamo ancora nel canale discendente che parte dai massimi di fine 2011.

Osservando il grafico di medio/lungo termine possiamo prevedere che l'oro potrebbe estendere presente correzione del mercato orso fino al settembre 2015 prima di invertire. Ciò significa che c'è ancora il rischio di assistere a un breve crollo dei prezzi sotto i mille dollari per oncia.

Siamo alla fine di luglio, la resistenza alla salita delle quotazioni si trova ancora nell'area 1330-1350 e una chiusura mensile sotto 1330 segnalerà che l'oro è ancora debole.  

Una chiusura mensile sotto il livello di 1265 dollari per oncia sarà il segnale che è stata persa la spinta al rialzo che abbiamo visto da gennaio di quest'anno.

articolo completo su: armstrongeconomics.com

venerdì 25 luglio 2014

ancora sopra la MM a 50 gg

clicca per ingrandire

Ieri oro e argento hanno avuto una delle loro peggiori giorni dell'anno, tuttavia dal punto di vista dell'analisi tecnica il danno è ancora sotto controllo
Nei grafici sopra si può notare come la media mobile a 50 giorni dei prezzi (linea rossa) non è ancora stata violata al ribasso, a differenza della media mobile a 20 giorni (linea blu). Solo il palladio è sopra la media mobile a 50 giorni, soprattutto a causa delle preoccupazioni sulla disponibilità della materia prima.

Fanno ben sperare, infine, le considerazioni sulla stagionalità dei prezzi. Agosto è stato storicamente uno dei migliori mesi dell'anno per i metalli. Dal 2009, l'aumento medio dei prezzi dell'oro è stato del 5,9%. Nel 80% dei mesi dal 2009, sia in luglio sia in agosto i prezzi hanno fatto registrare una chiusura superiore alla loro apertura.


articolo completo su: goldsilverworlds.com 

martedì 22 luglio 2014

Ucraina a un passo dal default

clicca per ingrandire

Il governo dell' Ucraina è vicinissimo al default. Nel grafico sopra si può notare il rendimento delle obbligazioni ucraine a 6 mesi, che sta sfiorando il 50% per anno.
 

L'Ucraina ha un debito mostruoso, la parte relativamente ricca e industriale è in mano alla guerriglia, non ha entrate fiscali da cinque mesi e sta collassando prima di tutto finanziariamente.

Secondo questo articolo sul blog del Wall Street Journal gli ucraini quattro mesi fa avevano circa due mesi di riserve. Il pacchetto di aiuto dalla UE ha prolungato un poco l'agonia ma non potranno andare lontano.
Dal punto di vista economico l'unica soluzione sensata sarebbe quella di spingere l' intera Ukraina nelle mani dei russi per poi pretendere che siano loro a sostenerla. 
Ma Putin è un bravo scacchista, lui continua ad armare gli insorti, nessuno investe per via della guerriglia, nella zona più ricca dell' Ucraina nessuno paga tasse anche perché non esiste più un apparato di riscossione, nessuno investe o costruisce qualsiasi cosa perché potrebbe venire spazzato via in qualsiasi momento. Di conseguenza il baratro è sempre più vicino ...

martedì 15 luglio 2014

primo crollo per comperare meglio ?


clicca per ingrandire
La linea gialla nel grafico sopra indica l'andamento dei depositi di oro fisico di proprietà di GLD il maggiore fondo ETF aurifero.

Ieri le quotazioni dell'oro hanno perso oltre il 2% nel peggior crollo giornaliero del 2014, con massicce vendite (1,37 miliardi di dollari di valore nozionale in oro) nel mercato dei futures a inizio giornata. 
Nello stesso giorno, tuttavia, il fondo GLD ha visto il maggior acquisto di quote da agosto 2011. Qualcuno sospetta che le mani forti abbiano voluto fare un favore ai loro amici del fondo GLD, aiutandoli nell'aumentare le scorte di magazzino a prezzi più vantaggiosi.


giovedì 10 luglio 2014

una lezione di civiltà dalla Svizzera

moneta Helvetia da 20 franchi nominali


Ecco un’altra lezione di civiltà e di profonda consapevolezza economica da parte della vicina Svizzera
E’ ufficiale che a novembre di quest’anno i cittadini svizzeri saranno chiamati a votare per un referendum riguardante un’iniziativa popolare la quale, se i voti favorevoli dovessero prevalere, obbligherà la banca centrale svizzera a:
- far rimpatriare tutto l’oro di sua proprietà;
- a detenere in oro almeno il 20% del valore delle sue attività in bilancio;
- a vietare la vendita delle riserve auree della banca centrale svizzera.

Insomma, dopo la notizia secondo la quale gli svizzeri sarebbero pronti a votare per un più onesto sistema bancario a riserva frazionaria pari al 100% (leggi qui), adesso i cittadini elvetici, votando a favore dell’iniziativa “Salvate l’oro della Svizzera” sanciranno una modifica della propria carta costituzionale, così come riportato in questo documento.
Vincolando la banca centrale elvetica obbligandola a detenere oro secondo le condizioni su riportate, essa sarà costretta per legge a svolgere la propria attività con la copertura minima prevista in termini di un bene reale come l’oro (la moneta merce per eccellenza, da sempre e da tutti accettata come mezzo di scambio, la cui funzione nel mercato è attualmente neutralizzata da leggi criminali che impongono solo l’uso di banconote di carta emessa – o semplicemente riconosciuta – dai governi senza copertura reale).
La banca centrale sarà obbligata ad avere una quantità minima di un bene come l'oro il quale, storicamente, ha sempre avuto un valore indiscutibile, contrariamente a quanto si possa dire invece circa l’elevatissima concentrazione di cartastraccia di cui oggi è costituito il bilancio di una banca centrale come quella svizzera.
Quindi, la banca centrale elvetica potrebbe non più emettere denaro in maniera illimitata, così da causere con maggiore difficoltà i disastrosi cicli economici, oggi sempre più frequenti e destabilizzanti. L’oro, in natura, è presente in maniera limitata e, grazie all’obbligo di detenerne almeno il 20% dei suoi attivi, esso potrebbe diventare un naturale deterrente alla svalutazione del denaro, alla svalutazione dei risparmi dei cittadini operosi e all’aumento del costo della vita. Ciò sfavorirà le attività politiche e bancarie che mirano a falsare i conti pubblici e ad arricchire solo gli amici di partito, le quali vengono notoriamente spacciate come se fossero azioni per il bene dell’intera economia del paese e che in realtà non lo sono affatto.
Certo è che imporre un riacquisto massiccio di oro, quando il suo prezzo sarebbe considerato non conveniente, potrebbe far rivelare l’operazione estremamente onerosa. Ma, probabilmente, sarebbe più oneroso subire le conseguenze del non farlo, ora che siamo ben lontani dai prezzi massimi storici. 

(...)  Tramite il voto, i cittadini della Svizzera possono direttamente occuparsi di decisioni così importanti per l’organizzazione della propria società. In Italia, vuoi per ignoranza diffusa, vuoi per una disonestà altrettanto diffusa, tramite il voto puoi solo legittimare qualcuno a farti derubare.

     Pasquale Marinelli


mercoledì 9 luglio 2014

crollo dell' Espirito Santo

clicca per ingrandire

Il Cigno Lusitano.
E chi se lo aspettava, no sul serio, dico proprio sul serio.
La Holding che controlla Banco Espirito Santo, la più grande banca del Portogallo, “manca” (si dice ritarda nella neolingua too big to fail) un pagamento su un BOND.
Ovviamente i suoi bond collassano. (vedi grafico sopra)
Sapete quale è la lezione da trarne per non perdere soldi in borsa ?
Guardate bene il grafico del suo bond ...”ritardato”. Fino ad un secondo prima che si diffondesse la notizia per la quale,  Espirito Santo International non avrebbe pagato, andava tutto bene, bond ai massimi e rendimenti a ZERO o quasi.
Poi improvvisamente patatrac.
Eppure si sapeva benissimp che quella banca era e rimane un bidone di m..... , con seri problemi di bilancio e probabili sovrastime (di ricavi) e sottostime di credito inesigibili.
Eppure, e ficcatevelo nella testa, anzi fate finta che sia scritto a lettere di fuoco nel cielo:
Siccome tanto non può più accadere nulla di grave perchè ci pensano le Banche Centrali, poi quando accade si va da 100 a ZERO in un secondo.
Vi rendete conto che i prezzi del Bond di Espirito Santo International NON scontavano una beata mazza prima dell’evento?
Vi rendete conto della gravità di queste manipolazioni e dei danni provocati in termini di segnali sbagliati al mercato?
Vi rendete conto che i BTP Italiani hanno rendimenti ai minimi di sempre (ooops)?
Signore e signori oggi in Portogallo a qualcuno è stata somministrata forzatamente la Pillola Rossa.
Buona Bancarotta, io sgranocchio popcorn.
p.s. tutto bene con le vostre obbligazioni bancarie che tanto non possono fallire, e che rendono quasi zero perchè TUTTI SANNO che sono sicurissime? (fino a quando non lo sono più BTW)

articolo completo su: rischiocalcolato.it

venerdì 4 luglio 2014

corsa alle monete di argento



Nel grafico sopra su può notare il confronto del valore in dollari delle monete d'oro contro le monete d'argento che sono state vendute ogni mese dalla zecca degli Stati Uniti negli ultimi tre anni.

L'osservazione interessante è che nel primo semestre del 2014 le monete d'argento sono chiaramente più richieste di quelle d'oro.
L'unica significativa eccezione c'è stata nel gennaio 2014
Si noti inoltre che questo grafico mostra il valore in dollari delle monete, non la loro quantità. Considerando che l'argento è circa 60 volte meno costoso dell'oro, il numero di monete d'argento vendute è di molte volte superiore al numero di monete d'oro.

articolo completo su: goldsilverworlds.com