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martedì 30 settembre 2014

il rimpatrio in Svizzera sconvolgerà il mercato

se la Svizzera voterà sì al rimpatrio del suo oro,
il mercato sarà sconvolto

  
Il 30 novembre gli elettori svizzeri dovranno pronunciarsi sull’iniziativa che chiede alla Banca nazionale svizzera il rimpatrio dell’oro del paese depositato all’estero, che le vieta di vendere il metallo prezioso e che la obbliga a fare in modo che il 20% delle sue riserve sia in oro.
L’economista svizzero Egon von Greyerz ritiene possibile che l’iniziativa abbia successo. In una recente intervista von Greyerz ha dichiarato : “La Banca nazionale svizzera afferma che l’oro elvetico depositato all’estero non è stato dato a terzi, dunque il rimpatrio non dovrebbe porre alcun problema.”
“Se l’iniziativa dovesse passare – prosegue von Greyerz – questo vorrebbe dire che la BNS sarebbe obbligata ad acquistare 1700 tonnellate di oro, ossia circa il 70% della produzione annua mondiale, per un valore di 66 miliardi di dollari.
[...] Non vi è una vera opposizione all’iniziativa. Penso abbia buone possibilità di successo. [...]
Se vincesse il sì, il mercato dell’oro ne sarebbe sconvolto. Non solo la BNS dovrebbe acquistare un’enorme quantità di oro fisico, ma questo spingerà altri paesi a rimpatriare le loro riserve all’estero.
Se venisse votata, questa iniziativa sarebbe il catalizzatore che metterà fine a una lunga correzione di tre anni sul mercato dell’oro. Assisteremmo a un nuovo aumento a lungo termine.”

      Egon von Greyerz

fonte: www.ticinolive.ch


P.S.  Anche le riserve aurifere italiane sono in gran parte custodite all'estero ...

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