Cristina Fernández de Kirchner
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Argentina nuovamente allo sfascio. Da non sottovalutare
Per alcuni risparmiatori (in pezzi di carta) tornare a parlare di default Argentina sarà come tirare fuori dall’armadio dei vecchi scheletri, dei brutti ricordi che vengono da una triste esperienza passata. Uno dei peggiori default che si sono dovuti subire i risparmiatori italiani, proprio nel periodo dove anche altre aziende (tra cui ricordiamo Parmalat e Cirio, tanto per dire alcuni noti nomi italici) sono saltate in Italia e nel mondo. Come dimenticare i disastri di Enron e Worldcom?
Dopo tanti mesi dalla ristrutturazione debito,
e dopo diverse cedole normalmente pagate, ecco che sul paese del Sud
America tornano ad addensarsi brutti nuvoloni. Anche perché proprio in
questi giorni l’Argentina si ritrova a dover rispondere ad istanza di un
grosso gestore di hedge fund, tale Singer il quale,
non avendo aderito alla truffa della ristrutturazione, ora potrebbe aver
diritto ad un mega risarcimento (occhio quindi, chi non ha aderito
potrebbe avere delle interessanti sorprese).
Conti Pubblici Argentina: out of control!
Secondo alcune fonti istituzionali, sembra proprio che i conti pubblici argentini siano in forte deterioramento. Crolla il gettito fiscale e di conseguenza frenano i sussidi del governo a favore della popolazione che torna in piazza. Alcune voci in arrivo da Buenos Aires (conoscenze personali) mi dicono che è nuovamente molto difficile convertire i Peso Argentini con i Dollari USA.E per completare l’opera, il governo argentino, famoso per la sua capacità di depauperare risorse, sta prosciugando tutto quello che può, pescando da tutte le casse a disposizione, comprese quelle della previdenza e probabilmente anche quella sanitaria.
Ve la devo dire in modo molto semplice?
Pronti: dopo la ristrutturazione e l’apparente ripartenza, l’Argentina torna a navigare in acque burrascose. Sia per la causa sui bond non ristrutturati e sia per le sue questioni interne.
La mia missione termina qui. Fate vobis.
La mia missione termina qui. Fate vobis.
D.T.
lettera di avvertimento da JP Morgan
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