Sopra: fotografia del lingotto falso PampSuisse da 10 once d'oro scoperto a Manhattan
Dal Sole 24 Ore del 22 settembre:
La contraffazione dell'oro testimonia le attese di rialzi
In concomitanza con la fine della pirotecnica serie di annunci con i quali Bce, Fed e Banca del Giappone hanno in stretta successione comunicato l'intenzione di provocare una nuova inondazione monetaria, è stata resa pubblica una notizia dal potenziale dirompente. Lo stimato mercante d'oro di New York, Ibrahim Fadl, ha denunciato questa settimana di aver acquistato un lingotto imbottito di tungsteno, un metallo che ha un peso specifico simile a quello dell'oro.fonte: ilsole24ore.com
Il quotidiano popolare New York Post ha avuto notizia che almeno 10 lingotti da 10 once – riempiti di tungsteno – sono stati venduti a commercianti inconsapevoli nel Diamond District della Midtown di Manhattan.
Le barre da 10 once d’oro sono molto popolari presso gli investitori e non si sa quante siano alla fine le barre contraffatte vendute ai rivenditori, come pure se o quante di queste barre siano state poi già rivendute al pubblico.
Un secondo raffinatore della 47th Street, che desidera restare anonimo, ha detto che si è bruciato di recente quando ha comprato 6 barre d’oro che si sono rivelate essere per lo più di tungsteno, con solo una copertura d’oro. Non ha però voluto procedere a raccontare da chi aveva acquistato le barre taroccate.
Per ora la contraffazione pare aver colpito solo le barre d’oro della PAMP (Produits Artistiques Métaux Précieux ), create dalla MTB, il cui CEO sicuramente non sarà feice di sentire che qualche “Russo” si è imbarcato nella missione di distruggere la credibilità del marchio PAMP.
Raymond Nassim, CEO della Manfra, Tordell & Brookes, il ramo Americano del marchio svizzero che crea le barre d’oro originali – con i loro numeri seriali e i marchi di purezza stampati belli chiari sui lingotti – ha detto che la situazione è seguita dai Servizi Segreti degli Stati Uniti, la cui giurisdizione copre le barre contraffatte.
Nassim pensa che il colpevole debba essere un gioielliere professionista che si è dato al crimine.
“Il falsario deve aver tagliato la barra lungo il bordo, aver svuotato l’interno d’oro e aver inserito il tungsteno al suo posto, e poi deve aver risigillato e levigato e pulito l’esterno” ha detto Nassim.
Il caso delle barre d’oro falsificate ha già preso la città di New York come una tempesta:
A una cena ospitata dal Comex, il mercato dei metalli di New York, questo giovedì notte, a quanto riporta Fadl, era tutto un fermento di discussioni sulle barre contraffatte.
E non stupisce. Cosa ancora non dovrebbe stupire è che ci sia da aspettarsi ancora parecchie storie su barre di tungsteno che siano già arrivate alla circolazione fra gli acquirenti finali e che i rivenditori di oro fisico saranno certamente danneggiati dalla perdita di fiducia dei consumatori finali, che saranno più restii e sospettosi negli acquisti.
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