Ormai è ufficiale e arcinoto che noi tutti siamo solo un branco di burattini e che subiamo quello che il sistema vuole infliggerci. Mai illudersi troppo, mai credere ciecamente a quanto ci viene detto. E per certi versi nemmeno “carta canta” visto che fino alla fine hanno cercato di fare il possibile per inventarsi una ristrutturazione volontaria del debito greco.
La settimana scorsa si ipotizzava un default Grecia proprio tra 60 giorni circa, ovvero il 20 marzo, in concomitanza di un’importante scadenza di obbligazioni.
Ma poi tutto da quel sembrò in via di miglioramento, e fino a ieri le notizie erano ben diverse da quelle di un default ormai certo…
Colpo di scena! La Grecia sarebbe il primo caso della storia di ristrutturazione con così vasto coinvolgimento di privati e interessamento ovvio dei possessori dei CDS (possessori di carta straccia?). Quindi torna la fiducia. Le banche si rimettono sulla retta via, torna a esserci la speranza.
L’Euro si rafforza, lo Stoxx 600 Banks vola. E’ un massivo ritorno al rischio (RISK ON) e tutto quanto era sceso troppo, ritrova il valore della parola “ricopertura”. Inoltre torna la fiducia sull’Italia e si spera che Bruxelles avalli degli abbuoni sul drastico piano di rientro del debito da 120% a 60% in 20 anni.
Quindi si prospetta per i mercati un buon momento di rally ma poi… proprio ieri sera, quando meno te lo aspetti, eccoti la sorpresina … i ministri dell’Eurozona rifiutano il piano del PSI (private sector involvement) il quale aveva fatto una proposta che sembrava ormai sulla buona strada per essere promossa.
Quindi si prospetta per i mercati un buon momento di rally ma poi… proprio ieri sera, quando meno te lo aspetti, eccoti la sorpresina … i ministri dell’Eurozona rifiutano il piano del PSI (private sector involvement) il quale aveva fatto una proposta che sembrava ormai sulla buona strada per essere promossa.
E invece tutto da rifare.
Ennesima storia infinita, ennesimo braccio di ferro.
Alla fine tutti vogliono guadagnare e nessuno vuole perdere (oppure si vuole perdere il meno possibile).
Ennesima storia infinita, ennesimo braccio di ferro.
Alla fine tutti vogliono guadagnare e nessuno vuole perdere (oppure si vuole perdere il meno possibile).
Morale: ora che per l’ennesima volta l’accordo è saltato, si ricomincerà con i downgrading delle banche, e probabilmente torneranno le tensioni sui mercati, i dubbi e le incertezze.
Certo, sono solo mie supposizioni. E molto probabilmente si tenterà ancora di trovare in estremis, all’ultimo minuto, un accordo strappato coi denti. Si parla di 13 febbraio.
Certo, sono solo mie supposizioni. E molto probabilmente si tenterà ancora di trovare in estremis, all’ultimo minuto, un accordo strappato coi denti. Si parla di 13 febbraio.
Tanto oramai ci siamo abituati. I burattini possono essere presi, posati, usati e maltrattati quando si vuole. Tanto sono solo burattini e chi li comanda non sono certo i folletti del bosco, ma un sistema che alla fine assomiglia un po’ al banco del Casinò. Difficile vederlo perdere…
E intanto nella notte raggiunto l’accordo per il fondo Salva Stati: E su questa telenovela, saremo già alla 842 puntata? Mah…
D.T.
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