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Nel grafico sopra: andamento della domanda di oro come investimento, dal 2002 al 2016, espressa in tonnellate.
Uno degli sviluppi più importanti nel corso dell'anno passato è stata la ripresa della domanda di investimenti in oro su base globale.
A 1390 tonnellate, la domanda di investimenti rappresenta oggi un impressionante 58% della produzione mineraria e il 42% della domanda complessiva.
La domanda di investimento è guidato da eventi ed entrando nel 2017 ci sono avvenimenti importanti che stanno per accadere.
"L'unico modo per prepararsi a un mondo di incertezza", dice Gillian Tett del Financial Times, "è quello di rimanere il più flessibile e diversificato; ora non è il momento per gli investitori di mettere tutte le uova nello stesso paniere, oppure di puntare su una sola classe di asset, né è un tempo per le imprese di essere bloccate in piani aziendali rigidi perché gli sconvolgimenti politici e geopolitici potrebbero colpire quasi ovunque."
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Nel grafico sotto: variazione dei prezzi dell'oro (fixing pomeridiano di Londra) in percentuale rispetto all'anno precedente.
Come è evidente da questo grafico, l'oro ha registrato guadagni in dodici degli ultimi quindici anni pur in un clima disinflazionario.
Dalla fine del secolo scorso, l'oro ha registrato in media un guadagno del 12% ogni anno, anche considerando i rendimenti negativi dal 2013 al 2015.
Si tratta di un track record impressionante, che dovrebbe essere preso in considerazione da chiunque sia interessato a un wealth management prudente e allo studio di un portafoglio per il lungo termine.
Negli anni 2013-2015, l'oro ha subito una sana correzione del mercato toro secolare. Nel 2016 la tendenza al ribasso è stato rotta con un nuovo aumento di 8,7%, forse preparando il terreno per la prossima tappa del mercato toro secolare.
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