Da poche settimane sta emergendo quello che potrebbe essere uno dei più grandi scandali sulla contraffazione dell'oro nella storia recente. Non coinvolge solo la Cina, ma emerge da Wuhan, una città che è diventata sinonimo di tutto ciò che è scandaloso nei confronti della Cina.
Al centro dello scandalo c'è la società Kingold Jewelry Inc., uno dei maggiori produttori cinesi di gioielli in oro, con sede a Wuhan e quotata al NASDAQ, accusata di depositare falsi lingotti d'oro come garanzia per ottenere prestiti da 14 istituti finanziari cinesi.
Dopo una prima verifica, dentro molti dei lingotti delle 83 tonnellate di oro ufficialmente possedute da Kingold è stato trovato rame.
Il caso di contraffazione da parte di Kingold fa eco al più grande caso di frode in Cina di prestiti garantiti da oro fisico, avvenuto nel 2016 nella provincia dello Shaanxi nord-occidentale e nella vicina regione di Hunan, dove i regolatori hanno trovato lingotti d'oro adulterati nelle casse di 19 istituti di credito a sostegno di 19 miliardi di yuan di prestiti, ovvero circa 2,5 miliardi di dollari. In quel caso i lingotti contenevano tungsteno, un metallo con un peso specifico simile a quello dell'oro.
Il peso specifico dell'oro è 19,6 Kg per decimetro cubo, quello del tungsteno è di 19,1. Come mai nessuno si è accorto prima dei lingotti contenente rame, un metallo con un peso specifico molto più basso ( 8,93 ) ?
L'azionista di controllo di Kingold è Jia Zhihong ( 贾志宏 ), descritto come "un ex militare molto influente". Il signor Jia era un quadro ai vertici dell'esercito cinese, in servizio sia a Wuhan siua a Guangzhou, responsabile delle miniere d'oro controllate direttamente dall'esercito popolare di liberazione.
I primi commenti dalla Cina su questo scandalo lasciano intendere che le connessioni del signor Jia con il potente esercito cinese significano che poteva fare tutto ciò che voleva, senza controlli.
Una grande società di assicurazioni di proprietà statale copriva alcuni dei prestiti, ma il beneficiario era Kingold, non i finanziatori.
Oltre 12 grandi banche e istituti finanziari cinesi avevano prestato soldi a Kingold, valutando a 2,8 miliardi di dollari le riserve di oro fisico dichiarate dalla società di Wuhan.Lo scorso 22 maggio la China Minsheng Trust - un'altra società bancaria ombra e uno dei maggiori creditori di Kingold - ha ottenuto un ordine del tribunale per testare le garanzie prima della scadenza dei debiti di Kingold: la verifica ha scoperto che i lingotti nelle casse sigillate del Minsheng Trust sono in lega di rame.
Il sistema finanziario globale si dimostra sempre più fragile, con un livello di indebitamento senza precendenti e basato spessso su garanzie che, anche in assenza di frodi, hanno perso buona parte del loro valore, come il petrolio, gli immobili commerciali, l'industria del turismo, l'industria automobilistica, le compagnie aeree, ecc.
Dallo scorso 22 marzo stiamo avvisando che questa pseudo-pandemia del Covid-19 potrebbe essere usata come pretesto per un crollo finanziario generalizzato:
"il virus come pretesto per il crollo"
.
I primi commenti dalla Cina su questo scandalo lasciano intendere che le connessioni del signor Jia con il potente esercito cinese significano che poteva fare tutto ciò che voleva, senza controlli.
Una grande società di assicurazioni di proprietà statale copriva alcuni dei prestiti, ma il beneficiario era Kingold, non i finanziatori.
Oltre 12 grandi banche e istituti finanziari cinesi avevano prestato soldi a Kingold, valutando a 2,8 miliardi di dollari le riserve di oro fisico dichiarate dalla società di Wuhan.Lo scorso 22 maggio la China Minsheng Trust - un'altra società bancaria ombra e uno dei maggiori creditori di Kingold - ha ottenuto un ordine del tribunale per testare le garanzie prima della scadenza dei debiti di Kingold: la verifica ha scoperto che i lingotti nelle casse sigillate del Minsheng Trust sono in lega di rame.
Il sistema finanziario globale si dimostra sempre più fragile, con un livello di indebitamento senza precendenti e basato spessso su garanzie che, anche in assenza di frodi, hanno perso buona parte del loro valore, come il petrolio, gli immobili commerciali, l'industria del turismo, l'industria automobilistica, le compagnie aeree, ecc.
Dallo scorso 22 marzo stiamo avvisando che questa pseudo-pandemia del Covid-19 potrebbe essere usata come pretesto per un crollo finanziario generalizzato:
"il virus come pretesto per il crollo"
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