metalli preziosi per proteggersi dal crollo del castello di carte

i metalli preziosi sono il miglior investimento per proteggersi dal crollo del castello di carte

mercoledì 9 novembre 2011

manipolazione criminale delle quotazioni



sunto da Turd Fergusson - The Criminal Element
Tuesday, November 8, 2011 

Un altro giorno, un altro raid al Globex da parte dell’ "Impero del Male"  (CME, JPMorgan, HSBC, Federal Reserve).
I lettori di vecchia data ormai sanno bene che il martedì pomeriggio i raid nella borsa del  Globex sono una consuetudine per l’Impero del Male. Una volta che il CFTC ha completato il suo CoT (rapporto sul Commitment of Traders)  settimanale i criminali sono liberi di agire, sapendo che hanno una settimana piena per coprire ogni posizione al ribasso che decidano di stabilire. Ne abbiamo parlato molte volte nel passato.


Francamente potevamo aspettarcelo. 

Non appena l’oro ha passato i 1.800 dollari l'oncia e l’argento ha ricatturato i 35, i metalli hanno cominciato ad essere venduti. Non un crollo, solo una vendita continua verso la chiusura del mercato del Comex. Al momento c’era da domandarsi perché i metalli stessero andando giù. Beh, noi lo sappiamo. Le Forze dell’Oscurità hanno ovviamente spifferato ad alcuni "amici” che un raid era in arrivo e coloro che hanno ricevuto questa notizia si sono gentilmente fatti da parte. 
Quindi la caduta del dollaro finisce all’1:55 e i metalli preziosi sono attaccati all’1:57. Vi sembra che abbia senso? Certo che no! Tutti i supercomputer per il trading automatico sono programmati per comprare i metalli preziosi dopo un declino del genere nel dollaro. Invece il declino del dollaro porta una vendita nei metalli. 
Quello che abbiamo qui è un chiaro evento di manipolazione nei metalli preziosi. Dopo che il dollaro è scivolato l’Impero del Male ha attaccato nella speranza di tenere l’oro sotto i 1.800 e l’argento sotto i 35 dollari. Hanno avuto successo, almeno per oggi. A questo punto credo che dovremmo immaginare che ci saranno ulteriori vendite stanotte e a Londra domattina. 
Alla fine non ci resta che sperare che l’introduzione dei limiti nelle posizioni forzi JPMorgan e compagni a uscire dai mercati dei metalli. Se questo succederà davvero finalmente avremo un vero e sano meccanismo di scoperta del prezzo.


  

debito governativo totale - alcune sorprese

Tanti contestano la debolezza della situazione finanziara italiana e stanno speculandoci sopra. Oltre a dover ricordare il fatto che l'indebitamento medio delle famiglie italiane è molto inferiore a quello di altri paesi europei, è importante notare il fatto che importanti governi europei hanno gravi passività non conteggiate in vari settori tra cui le pensioni.
Il grafico sottostante, pubblicato due settimane fa in un rapporto della francese Société Générale, oltre a rappresentare bene un aspetto del "castello di carte mondiale", mostra chiaramente come altri importanti stati debbano destare più allarmi della tanto criticata Italia:

martedì 8 novembre 2011

titoli di stato: oggi la BCE non interviene


Oggi la BCE non ha acquistato alcun titolo di stato italiano. I BTP a 10 anni infrangono anche il supporto di 87 e fanno segnare il nuovo record negativo degli ultimi 10 anni.
Sembra evidente che Draghi vuole lanciare un segnale per contribuire alla caduta di Berlusconi.
Lo spread Bund-BTP sale a 490 punti.

a rischio anche banche prestigiose ?


Questa volta il Gufo dei Gufi, quello che aveva previsto la Grande Crisi, il famoso economista Nouriel Roubini ci va giù pesante persino per i suoi standard di sfiga.
La prossima MF Global a saltare? (nella famiglia dei "giocattolini d'azzardo in leva)
potrebbe essere addirittura ...Goldman Sachs! .........
Il meccanismo pericoloso è quello della dipendenza dal finanziamento di breve termine
per giocare pesantemente in LEVA sui propri assets di lungo termine
e lucrare sulla differenza di rendimento.
Basta che il rubinetto si chiuda un po' sul breve termine
e queste machinette d'azzardo vanno a secco e saltano come birilli
a causa dell'ardita leva sul lungo termine basata sul breve termine (vedi Lehman Brothers e affini)
Insomma mi sembra di parlare di un gioco d'azzardo e non di banche...o forse ormai è la stessa cosa ?
Ecco la classifica completa delle prossime bische che potrebbero saltare (in ordine di rischio):
  • Goldman Sachs
  • Morgan Stanley
  • Jefferies
  • Barclays


fonte: http://www.ilgrandebluff.info

era una trappola

 

Era una trappola dall'inizio


Ora senti da tutte le parti che mancano 300 miliardi o 500 miliardi di euro per tenere a galla l'Italia, che l'Europa stessa ha bisogno di 1.000 miliardi o forse 2.000 miliardi di euro (nessuno sa bene quanti) per tenere su Grecia, Portogallo, Irlanda, Italia e Spagna e se queste franano poi tutti in Europa vanno giù e se l'Europa va giù mezzo mondo va giù.

Tutto è molto confuso, complicato e suona anche minaccioso per cui la gente ne è intontita e intimorita. Quando si avanzano le proposte di nuove tasse o tagli qualcuno si arrabbia, ma poi crolla la borsa, crolla persino il BTP, ti ritrovi perdire persino su titoli di stato che scadono tra due anni di quelli sicuri, si paventa il crac dell'euro seguito da panico generale, svalutazione secca e poi chissà cosa altro per cui si sta buoni ad aspettare gli eventi

Ma in tutta questa confusione si intuisce che ci sono enormi debiti pubblici, anche le banche hanno debiti (ma non ricevono i soldi dai depositanti che si indebitano con loro?) e occorre ora tanto denaro per pagare questi debiti. E sono debiti specie verso l'estero, per cui siamo alla mercè di quello che decidono a Londra, New York, Parigi e Berlino e questi decidono che vogliono i sacrifici, più tasse e tagli, per succhiare soldi agli italiani e rassicurare questi investitori che pagheranno le rate e gli interessi.

Vale la pena di ribadire che tutto quello che sta succedendo è, dal punto di vista della maggioranza dei cittadini, demenziale ed è sbagliato alla radice, un errore colossale (se non è anche una trama deliberata).

Il punto è che lo schema dell'euro è una trappola, per come è stato costruito dall'inizio e non poteva che finire così. In pratica negli ultimi 10 anni l'integrazione economica c'è stata non con i paesi europei, ma con la Cina, India e Asia che ci hanno invasi, cioè la Unione Europea è stata un pretesto per integrarci di più non con l'Olanda o la Germania, ma con i paesi del terzo mondo a basso costo. Quello che è avvenuto all'interno dell' Europa invece è che hanno tolto la sovranità monetaria, cioè l'Italia non ha più la sua moneta e DEVE INDEBITARSI NELLA MONETA DI ALTRI PAESI. CI INDEBITIAMO IN UNA MONETA CHE NON CONTROLLIAMO E NON RIFLETTE LA NOSTRA ECONOMIA.

Purtroppo il controllo della moneta è il controllo del denaro e della ricchezza e uno stato che vi rinuncia (e in più si lascia invadere dalle merci dei paesi dove si lavora per 1 euro all'ora) si suicida economicamente.

La moneta è essenziale e lo stato italiano dovrebbe poter decidere o influenzare sia il suo valore che la sua quantità. Il valore come noto non possiamo perchè riflette anche altri 12 paesi. E per la quantità di moneta ? Se l'economia è ferma e hai risorse inutilizzate, hai disoccupazione dovresti stimolare con della moneta l'economia. Ma come crei moneta ? Il debito è moneta nell'economia attuale, il deficit pubblico crea moneta e il credito bancario pure crea moneta, il 90% della moneta si crea in questo modo.

Ma non solo non lo possiamo fare, ci viene imposto di fare il contrario esatto, di ridurre la moneta, perchè dobbiamo ridurre il deficit pubblico con tasse e tagli mentre le banche riducono il credito e i cittadini e le imprese stesse sono abbastanza saturi di debito e non ne vogliono assumere altro. E non è neanche più possibile una svalutazione che rifletterebbe il fatto che costiamo troppo e non competiamo

Non possiamo svalutare come fanno inglesi, americani, cinesi, coreani, non possiamo creare moneta per stimolare l'economia come fanno giapponesi, cinesi, americani, inglesi e brasiliani e tanti altri. Siamo in trappola. Ma ci dicono tutti i giorni che è necessario suicidarci perchè altrimenti rischiamo "il default" e usciamo dall'euro. La Svizzera, l'Inghilterra, la Norvegia, la Corea, Singapore e il Giappone sono fuori dall'euro o da altre unioni monetarie. Anche noi lo siamo stati per secoli, abbiamo sempre avuto una nostra moneta e persino unificare le monete dei vari stati italiani è stato difficile nel 1800

Tutto quello che si racconta sui pericoli dell'inflazione, svalutazione, default se si esce dall'euro o si finanzia il debito pubblico senza pendere soldi a prestito sono finzioni. Lo stato italiano deve poter controllare il valore e la quantità della sua moneta, come è sempre stato. Non si può cedere il controllo della moneta ad altri. Una volta che controlliamo la moneta non c'è nessun default. Ci può essere inflazione, ma persino in Argentina che ha fatto un default caotico nel 2001 l'economia va molto meglio della nostra da quando si sono liberati del vincolo della parità con il dollaro e del debito estero.

SE LO STATO ITALIANO POTESSE ORA SVALUTARE E STAMPARE MONETA RISOLVEREBBE BUONA PARTE DEL PROBLEMA DEL DEBITO PUBBLICO.
UNO STATO NON HA BISOGNO DI INDEBITARSI ALL'ESTERO, PERCHE' PUO' CREARE MONETA SE NECESSARIO. La moneta si crea tramite il deficit pubblico e il credito bancario ed entrambi sono controllati dallo stato. Se la si crea in una % ragionevole, non superiore al 5-6% annuo e se questa moneta è diretta soprattutto per infrastrutture e non solo sussidi e stipendi non crea inflazione, crea posti di lavoro. Se crei posti di lavoro e produci beni non crei inflazione, perchè i nuovi posti di lavoro creano domanda di beni e però la domanda di beni aumenta anche lei e tutto va per il meglio

Se la BCE stampasse moneta per un piano di infrastrutture risolverebbe metà del problema. Se la Banca d'Italia avesso di nuovo la lira e finanziasse parte del debito come fanno oggi gli inglesi stampando moneta e la spendesse in infrastrutture sarebbe ancora meglio. Siamo stati intrappolati, dobbiamo poter tornare a comandare a casa nostra.

fonte: www.cobraf.com

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