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sabato 20 ottobre 2018

Italia del 2019 come Thailandia del 1997 ?

Una crisi “asiatica” per l’Europa

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Il ruolo di “innesco” che ebbe la Thailandia nella crisi asiatica del 1997 spetta oggi all’Italia, con la differenza che il Paese asiatico fu un attore passivo, mentre il nostro Paese sta attivamente lavorando (spronato dagli angloamericani) per gettare nel caos l’intera regione. Il commissario tedesco Guenther Oettinger, simpatico o meno, non ha certamente torto quando afferma che “l’Italia vuole distruggere l’Unione Europea”: Roma è infatti il cavallo di Troia delle potenze anglossasoni-marittime per scardinare il progetto europeo e gettare nel caos il continente.

Costretta a “svalutare”, ossia ad uscire dall’euro, l’Italia andrà incontro ad un processo identico a quello subito dalla Thailandia nel 1997: crisi bancaria, default pubblico, ondata di fallimenti e violenta recessione.  Come nel 1997, a quel punto l’Italia contagerà i Paesi circostanti più deboli (Grecia, Spagna, Portogallo, etc.) e potrebbe infliggere gravi danni persino al Giappone della situazione, ossia la Germania.

Si potrebbe obbiettare che è meglio un default, una violenta recessione ed una prospettiva di crescita futura, piuttosto che un’austerità senza fine. Bè, innanzitutto, per impatto a livello mondiale e conseguenze economiche, il default dell’Italia sarebbe incommensurabilmente più grave di quello thailandese e le nostre speranze di ripresa, vista la congiuntura internazionale, molto più limitate. In secondo luogo, il grande sponsor dell’austerità europea è stato il Fondo Monetario Internazionale, basato a Washington, lo stesso che giocò un ruolo chiave nell’aggravare la crisi asiatica del 1997, imponendo le solite politiche di austerità e avanzi di bilancio.

L’Europa si dirige, in ultima analisi, verso una crisi identica a quella asiatica del 1997, che produrrà recessione e default su scala continentale, indebolendo l’intera regione a vantaggio degli USA. L’innesco della crisi sarà quasi certamente l’Italia, dove il governo “populista” sta semplicemente portando a termine l’agenda della finanza internazionale, inaugurata dal governo tecnico di Mario Monti nel 2011…


     Federico Dezzani


 
Link: http://federicodezzani.altervista.org/una-crisi-asiatica-per-leuropa/



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