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mercoledì 27 settembre 2017

forte rischio di una crisi senza precedenti


(...) dall'inizio della crisi finanziaria nel 2008, la funzione e l'importanza della Banca Centrale Europea sono cambiate radicalmente.
Al fine di prevenire una crisi fondamentale del sistema finanziario globale, la BCE ha superato la Federal Reserve americana e altre importanti banche centrali, lanciando una politica monetaria estremamente espansiva che abbassa i tassi di interesse chiave a un territorio negativo. Questo non è mai stato fatto prima nella storia e l'esperimento della BCE ha creato problemi che diventeranno enormi nei prossimi mesi.
Lo spostamento del tasso di deposito per le banche commerciali presso la banca centrale allo 0,4 per cento negativo, combinato con l'acquisto di grandi quantità di titoli di stato  e successivamente di obbligazioni corporate della peggiore qualità, non è riuscito a stimolare l'economia.

La mia domanda è questa. Le misure adottate dalla BCE sono riuscite a scongiurare una crisi oppure stanno trasformandola in qualcosa di molto più rischioso e hanno semplicemente prolungato nel tempo l'intero processo deflattivo?

Risposta:  Assolutamente sì. Questa intera politica adottata dalla BCE non è riuscita a creare l'inflazione e ha dimostrato che l'inflazione non è guidata puramente dalla quantità di denaro. Il fattore critico è la fiducia. 
I ricchi possono spostare il loro capitale all'estero mentre il cittadino medio non può spostare il suo lavoro o il suo denaro offshore (in paradisi fiscali). Hanno ritirato i loro soldi dalle banche per mettere nelle loro casseforti a casa, riducendo così i depositi bancari. I tassi di interesse negativi hanno danneggiato i fondi pensione e gli anziani che una volta erano in grado di sostenere il loro pensionamento sulla rendita da interessi sono stati seriamente devastati dalla politica della BCE, ma nessuno ne parla, loro sono la vera e propria "generazione persa", assieme ai giovani disoccupati.
La BCE ha gravemente danneggiato l'economia europea e ora si trova in trappola.
Possede il 40% del debito dell'Eurozona e qualunque aumento dei tassi di interesse provocherà danni enormi al valore delle partecipazioni nel suo portafoglio e probabilmente creerà la perdita più grande nella storia di qualsiasi banca centrale.
Nel frattempo, i governi boccheggiano da anni come malati in terapia intensiva ma non hanno adottato le riforme necessarie.
Quando la BCE non potrà più comprare debito pubblico, vedremo un rapido aumento dei tassi di interesse. Stiamo esaminando uno scenario di crisi che non ha precedenti storici.

       Martin Armstrong



articolo completo su: armstrongeconomics.com

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