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martedì 6 giugno 2017

debiti USA oltre i livelli del 2008

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SIAMO TORNATI ALLA PERICOLOSA SITUAZIONE DEL 2008


Ricordate i bei discorsi dopo la crisi finanziaria del 2008? Ci dissero, allora e lo ribadirono per molti anni a venire, che la lezione era stata imparata, e che non ci sarebbero state più bolle generate da un ricorso sconsiderato al debito privato. Perché, come sappiamo, la crisi del 2008 fu generata da un meccanismo perverso, che spinse anche gli americani meno abbienti a indebitarsi per comprare case che in realtà non potevano permettersi. Quel meccanismo rappresentava la punta estrema di un sistema incentrato sull’indebitamento come motore della crescita economica americana. Era una bolla sulla bolla.
“Mai più!”, giurarono. E quando le banche centrali vararono il Quantitative Easing ovvero quando stamparono quantitativi enormi di moneta per sostenere le banche in crisi e immettere liquidità nel sistema, ci dissero che era a fin di bene e che non avrebbe comportato un ritorno alle vecchia abitudini.
Ebbene, si sbagliavano o, forse, mentivano. Pochi giorni fa, una fonte insospettabile, il Financial Times, ha rivelato che ogni tipo di debito americano – pubblico, aziendale, familiare e personale non garantito, finanziamenti per l’acquisto di auto, prestiti agli studenti – è a livelli record.

 
Gli americani sono gravati dalla cifra astronomica di 1 trilione di dollari in debiti sulle carte di credito e di un importo analogo in prestiti agli studenti e in leasing automobilistici, che come i vecchi mutui subprime sono storicamente di bassa qualità e dunque particolarmente rischiosi.
Cito ancora il Financial Times: le aziende americane hanno aggiunto 7,8 trilioni di debito dal 2010 ma la loro capacità di ripagarlo è ai livelli più bassi dal 2008, secondo quanto rileva il Fondo Monetario Internazionale. Tenetevi forte: il debito aggregato negli Usa (pubblico e privato) è pari al 350% del Prodotto interno lordo.
Sì, avete capito bene. Siamo tornati alla situazione del 2008.

(...)

Il problema è serissimo, strutturale e ricorrente. Riguarda gli Stati Uniti ma in misura crescente anche molti Paesi europei, dove il ricorso all’indebitamento come surrogato al reddito è sempre più diffuso. Ed è un male, che conduce alla degenerazione del capitalismo e alla diffusione della povertà.
Dovrebbe preoccupare tutti noi. E invece…


        Marcello Foa

articolo completo su: ilGiornale.it


N.B. Oro e argento non sono titoli di debito o di credito ...

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