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Marvyn King,
Governatore della Banca d’Inghilterra, nel 2012 spiegò che:
“Quando
le banche erogano prestiti ai clienti, creano il denaro accreditandolo sui loro
conti. Nella creazione di moneta, quindi, il ruolo di gran lunga maggiore è
quello delle banche private.”
Il meccanismo d’indebitamento
sul quale poggia tutto il sistema finanziario globale, risulta essere fonte di
gravi instabilità che limitano il progresso, il benessere e l’equa
redistribuzione della ricchezza.
Infatti nella zona euro, a fronte di circa 1.150 miliardi di euro di banconote e monete metalliche create dalla Banca Centrale Europea, la moneta bancaria creata dal nulla dalle banche quando fanno prestiti, cioè il credito bancario, ammonta a circa 35.000 miliardi di euro.
Infatti nella zona euro, a fronte di circa 1.150 miliardi di euro di banconote e monete metalliche create dalla Banca Centrale Europea, la moneta bancaria creata dal nulla dalle banche quando fanno prestiti, cioè il credito bancario, ammonta a circa 35.000 miliardi di euro.
Considerato
che la moneta bancaria si basa sul presupposto che il prestito venga
interamente restituito con gli interessi e che se questo non avviene la
banca fallisce, questo fatto costituisce il primo
elemento di instabilità del
sistema monetario.
Il secondo fattore di instabilità è la tendenza delle banche ad utilizzare questo denaro creato dal nulla nei mercati finanziari e nelle bolle immobiliari, per loro natura instabili e rischiose soprattutto se erogati a soggetti ad “alto rischio” , perché più redditizie rispetto agli investimenti nell’economia reale, che normalmente sono caratterizzati da maggiori garanzie e controlli e da una minore volatilità dei prezzi.
Il secondo fattore di instabilità è la tendenza delle banche ad utilizzare questo denaro creato dal nulla nei mercati finanziari e nelle bolle immobiliari, per loro natura instabili e rischiose soprattutto se erogati a soggetti ad “alto rischio” , perché più redditizie rispetto agli investimenti nell’economia reale, che normalmente sono caratterizzati da maggiori garanzie e controlli e da una minore volatilità dei prezzi.
(...)
Ma il sistema è stato ulteriormente reso ancor più instabile, dalla creazione di prodotti finanziari derivati, che scommettevano sulla tenuta o meno dei mutui subprime cartolarizzati, ma con importi ancora più elevati.
Al sistema bancario tradizionale così congegnato, si è venuto affiancando un altro sistema bancario “ombra”, il cosiddetto shadow banking system, basato su una varietà di veicoli di investimento con elevata leva finanziaria, di conduits (enti societari costituiti ad hoc) e di altre strutture al di fuori del sistema bancario. A differenza delle banche tradizionali, che si finanziano prevalentemente attraverso i depositi creati dal nulla con i prestiti e hanno accesso, se necessario, alla liquidità di banca centrale, queste “banche ombra non regolamentate” creavano moneta attraverso prestiti garantiti da prodotti finanziari, esponendosi al rischio di dovere vendere forzosamente e a prezzi ridotti le attività in portafoglio nei casi di instabilità del mercato.
Il sistema bancario tradizionale e quello ombra, con i loro rispettivi meccanismi di creazione di denaro dal nulla, sono la vera causa della crisi finanziaria, che poi si è riflessa nell’economia reale riducendo la sua liquidità ed il suo credito.
(...)La stragrande maggioranza della moneta che circola nel nostro sistema economico globale, viene creata dal nulla con il debito, avendo però come garanzia beni reali o finanziari la cui variabilità di valore rende tutto il sistema fortemente instabile e potenzialmente sempre a rischio di crollo.
Stefano Di Francesco e Fabio Conditi
articolo completo su: www.monetapositiva.it
Il sistema bancario tradizionale e quello ombra, con i loro rispettivi meccanismi di creazione di denaro dal nulla, sono la vera causa della crisi finanziaria, che poi si è riflessa nell’economia reale riducendo la sua liquidità ed il suo credito.
(...)La stragrande maggioranza della moneta che circola nel nostro sistema economico globale, viene creata dal nulla con il debito, avendo però come garanzia beni reali o finanziari la cui variabilità di valore rende tutto il sistema fortemente instabile e potenzialmente sempre a rischio di crollo.
Stefano Di Francesco e Fabio Conditi
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