future con barre settimanali |
Molti analisti sostengono che tassi di interesse più elevati danneggiano le quotazioni dell'oro perché il metallo non paga interessi e ciò lo rende un investimento meno attraente.
Questa teoria semplicemente non è storicamente valida.
I tassi di interesse sono cresciuti fino al 1981 mentre l'oro è salito fino all'anno 1980. L'aumento esponenziale dei tassi di quel periodo ha reso folle ogni genere di investimento. In quel periodo i titoli di stato del debito pubblico degli U.S.A. rendevano il 20% e nessun altro genere di investimento, nenmmeno le azioni quotate in borsa, potevano competere con l'elevato rendimento sul debito degli Stati Uniti.
Il grafico di confronto tra l'andamento dei tassi di interesse e le quotazioni dell'oro mostra una curva a campana. Tassi più elevati saranno rialzisti per l'oro perché la domanda aumenterà con la percezione dell'inflazione.
Stvaolta tuttavia siamo davanti a una crisi del debito, quindi saliranno i tassi come pure il valore dei beni, con uno spostamento massiccio di capitali dal settore pubblico a quello privato. Ciò significa l'aumento dei tassi non si fermerà la fuga di capitali verso il settore privato perché i tassi aumenteranno a causa della fuga di capitali.
L'oro è in fase rialzista nel tentativo di testare il primo livello chiave di inversione che si trova a quota 1187 dollari per oncia (vedi grafico sopra).
I nostri modelli previsionali indicano per settimana prossima un cambiamento di direzione.
Perché il rialzo dell'oro si mantenga credibile ci serve una chiusura settimanale sopra i 1210 dollari per oncia e una chiusura mensile sopra i 1225.
fonte: armstrongeconomics.com
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