Attacco hacker ad alcune delle più importanti banche d’affari americane fra cui sicuramente la JPMorgan secondo le ricostruzioni la responsabilità dell’attacco sarebbe da attribuire ad hacker russi, probabilmente in una vera e propria rappresaglia contro le sanzioni economiche inflitte dall’Occidente a Mosca per la crisi ucraina, anche se per l’Fbi “le motivazioni dell’attacco sono ancora da chiarire”.
ATTACCO HACKER - Secondo il New York Times
 “gli hacker si sono infiltrati nelle reti delle banche, drenando 
gigabyte di dati, inclusi dati su conti correnti e risparmi, in quello 
che gli esperti descrivono come un cyberattacco molto sofisticato”. In 
particolare, rimane da chiarire se gli attacchi siano 
stati “dettati da motivazioni finanziarie o se l’idea era raccogliere 
dati per un’operazione di spionaggio”. Sopratutto è l’origine 
dell’attacco ad essere disputata: “Le intrusioni sono state documentate 
da Bloomberg che ha indicato che fossero lavoro di hackers russi. Ma gli
 esperti di sicurezza e le autorità di governo affermano di non essere 
ancora arrivati a questa conclusione”.
SONO STATI I RUSSI? - Da Bloomberg la mano russa
 è data per certa, e “la sofisticatezza dell’attacco e altri indicatori 
tecnici indicano una mano governativa”, ma l’Fbi starebbe valutando 
anche la pista di “cybercriminali russi o di altri paesi est-europei”. 
D’altronde, spiega il Times, settimane fa una società specializzata in 
consulenza per la sicurezza “ha fatto presente ad alcune aziende che 
sarebbe stato necessario prepararsi per attacchi cibernetici dalla 
Russia come rappresaglia per le sanzioni economiche occidentali”, anche 
se altri esperti affermano che attribuire la paternità degli attacchi 
alla Russia sarebbe “prematuro”. Per le vittime degli 
attacchi, comunque, il problema non è drammatico: “Le compagnie del 
nostro calibro sfortunatamente ricevono attacchi cibernetici ogni 
giorno”, dice un portavoce per JPMorgan: “Abbiamo livelli multipli di difesa per contrastare qualsiasi minaccia e monitoriamo costantemente i livelli di allarme”.
fonte:  giornalettismo.com