Il grafico sopra mostra l'andamento dell'indice Nasdaq da inizio 2025, confrontato con l'andamento del prezzo dell'oro indicato dalla linea rossa.
Possiamo notare facilmente la divergenza che si era venuta a creare dalla fine di febbraio, con il Nasdaq che iniziava a scendere (linea blu) e l'oro che invece saliva (linea arancio).
Nelle settimane precedenti il 3 aprile, la liquidità usciva dall'azionario per spostarsi su oro e argento. Come mai questa divergenza è cessata improvvisamente nelle giornate di crolli di borsa di giovedì 3 e venerdì 4 aprile?
Un indizio sulle intenzioni delle autorità è l'improvviso innalzamento del 7% dei margini richiesti dai broker per i contratti futures di oro e argento.
Se lo stesso brusco innalzamento di margini fosse avvenuto per il mercato azionario il crollo degli indici sarebbe stato ancora maggiore.
Quale potrebbe essere la motivazione delle autorità per ostacolare il flusso di denaro verso la sicurezza rappresentata dai metalli preziosi?
La liquidità che si sposta verso le commodities (beni reali) ha effetti inflazionari e a quanto pare al momento la Federal Reserve vuole invece un raffreddamento dell'inflazione ... per questo motivo han fatto crollare anche il prezzo di altre materie prime come rame e petrolio.
Se consideriamo però l'urgenza indicata dal governo del presidente Trump di ridurre il debito mostroso degli USA sarà inevitabile la continuazione della tendenza di indebolimento del dollaro.
Un altro motivo del ribasso dell'oro può essere dovuto alla fine della sua esenzione dalle tariffe dei beni importati negli USA, però sta continuando l'accumulazione di oro e argento fisico nei forzieri della borsa del Comex.
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continua l'accumulo di AG fisico al Comex |
"calamità finanziaria" dovuta all'indebitamento
Nel corso di una lunga intervista con il giornalista Tucker Carlson il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato che gli Stati Uniti si stavano dirigendo verso una "calamità finanziaria", affermando che l'amministrazione Trump sta cercando di aiutare gli americani che vengono schiacciati dal debito.
A differenza dei precedenti ministri del Tesoro, Bessent parla in modo chiaro: "non sono contento di ciò che sta accadendo oggi sul mercato, ma la distribuzione delle azioni tra le famiglie è molto squilibrata (...) il 10% degli americani più ricchi possiede l’88% delle azioni, il successivo 40% possiede il 12% del mercato azionario mentre il 50% più povero ha debiti. Devono ripianare i debiti fatti con carte di credito, affittano le loro case, hanno prestiti per l'automobile (...) dobbiamo dare loro un po' di sollievo."
Se è vero che la causa dell'emergenza finanziaria è l'eccessivo indebitamento è altrettanto vero che il possesso di metalli preziosi rappresenta l'unica certezza di protezione dalla sempre più probabile insolvenza dei debitori.
M.R.
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