venerdì 28 febbraio 2014

i bit possono sparire nel nulla



473 milioni di dollari in Bitcoin spariti nel nulla

Oggi Mt. Gox, una delle prime piattaforme di interscambio di Bitcoin, ha dichiarato fallimento dopo aver perso quasi 750.000 dei Bitcoin dei suoi clienti. L'azienda sostiene di aver perso anche circa 100.000 dei propri Bitcoin. Dall'inizio di febbraio i clienti di Mt. Gox non sono stati in grado di ritirare i propri bitcoin per convertirli in dollari. 

Ovviamente sarebbe molto più difficile far sparire lingotti di metallo ...

 


giovedì 27 febbraio 2014

gli analisti di BofA dicono di vendere oro

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Tra le cause del declino di ieri del prezzo dell'oro (e molto di più dell'argento) potrebbe esserci l'avvertimento degli analisti tecnici di Bank of America.
 Come ben visibile nel grafico sopra, secondo loro il rialzo dell'ultimo mese è andato a cozzare contro la linea di tendenza discendente, partita a ottobre 2012, che rappresenta una forte resistenza in area 1350/1367 dollari per oncia. 
Loro vedono un target di breve a 1270 e un supporto di medio termine a quota 1185.
Secondo BofA, quindi, si consiglia di vendere l'oro a 1337, con stop-loss a 1346 per presa di profitto a 1270 oppure a 1185 per i ribassisti più convinti.

Comunque, se continuano a rullare i tamburi di guerra, le previsioni dell'analisi tecnica perdono di validità e anche i traders seguono con preoccupazione gli eventi geopolitici.

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mercoledì 26 febbraio 2014

corsa agli sportelli in Ucraina

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Ieri il nuovo capo della banca centrale ucraina ha dovuto ammettere che in due gioni la gente aveva prelevato il 7% dei risparmi dalle banche del paese, oltre alla rapida diminuzione delle riserve delle banche centrali.
Stamattina Sergiy Kruglik, il direttore degli affari internazionali per la banca, ha annunciato che l'Ucraina ha abbandonato l'aggancio al dollaro e che adotterà un tasso di cambio flessibile
Come  ben visibile nel grafico sopra, la Hyrvnia è crollata a 10.40 contro il dollaro.

Il rublo russo è sceso ai minimi dal 2009 mentre Putin sta facendo rullare i tamburi di guerra e mette in allerta le sue truppe ai confini occidentali della Russia.

Come correttamente previsto ieri da Martin Armstrong, oggi anche l'Euro sta perdendo lo 0,52 % in seguito alla fuga verso il dollaro dovuta ai timori di instabilità geopolitica.
 

martedì 25 febbraio 2014

verso area 1400

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Secondo il grafico sopra con barre settimanali, la resistenza chiave nel mercato dell'oro si trova ora in zona 1400 dollari per oncia. 
Nel nostro modello computerizzato, in ottica giornaliera il punto di inversione rialzista si trova nelle vicinanze di quota 1344, mentre a livello settimanale la barriera principale al rialzo la incontriamo in area 1420-1425 dollari per oncia.


Il rialzo dell'oro non sarà impressionante finché non lo vedremo chiudere una settimana sopra il livello 1425. Se ad aprile lo troveremo ancora sotto tale livello vorrà dire che potremo ancora vedere nuovi minimi nel prossimo anno prima che il tutto parta a razzo nel 2016.
Tenete presente c
he una crisi in Ucraina con un invasione russa provocherà un forte rialzo del dollaro. La Russia sta già dicendo che il rovesciamento del governo di Viktor Yanukovich è stato illegale, nonostante una forte partecipazione popolare.

Vi ricordo infine che le quotazioni dell'oro non hanno NIENTE a che fare con l'iperinflazione, la Fed o altre sciocchezze.
Come previsto dai cicli, siamo in una fase di
incertezza geopolitica e l'investimento in oro - è come ho sempre detto - è una copertura contro i governi non contro l'inflazione
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   Martin Armstrong

articolo completo su: armstrongeconomics.com  


anche M1 dietro il rialzo dell'oro

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Il grafico sopra mostra l’espansione della massa monetaria negli USA, una tendenza che favorisce il rialzo dell'oro come abbiamo spiegato precedentemente.

A gennaio 2014 il ritmo dell’espansione monetaria ha compiuto un balzo dell' 8,75% (dato mensile ma su base “annuale”, ricavato da Bloomberg’s Precious Metal Mining Team).
 

Nel 2012 la massa monetaria crebbe del 7,63% su base “annuale” mentre nel 2013 crebbe di un altro 4,74% su base annuale. A gennaio 2014, in un solo mese, il dato rapportato su base annuale e’ addirittura superiore ai due anni precedenti. Ciò indica che la Federal Reserve intende dare il via alle dinamiche inflazionistiche, nella speranza di fare riprendere l’economia a stelle e strisce e di erodere il pesante fardello del debito pubblico, privato ed estero, riducendo ulteriormente il valore del dollaro americano.

venerdì 21 febbraio 2014

Ucraina fuori controllo?

L'Ucraina Va Fuori Controllo e la Russia è Sotto Minaccia di una Crisi Finanziaria

Ambrose Evans Pritchard sul Telegraph  analizza la drammatica escalation della crisi in Ucraina: l'Europa orientale e la stessa Russia rischiano di diventare l'epicentro di una nuova crisi finanziaria.
 

La Russia si trova di fronte alla scelta tra subire grandi perdite da un default o affrontare spese sempre maggiori per sostenere l'economia dell'Ucraina
La drammatica escalation della guerra civile in Ucraina e i timori di un intervento militare russo hanno suscitato timori sulla situazione finanziaria di tutta l'Europa orientale, trasformando la regione nel nuovo punto nevralgico della crisi dei mercati emergenti.

"Questa è improvvisamente passata dall'essere una storia nazionale ucraina ad uno scontro geopolitico", ha detto Lars Christensen, di Danske Bank.
Il rublo russo è sceso a un minimo record contro l'euro, con il contagio che negli ultimi giorni ha raggiunto la Polonia, l'Ungheria e la Romania. "I movimenti in Russia sono molto simili a quelli verificatisi durante la guerra in Georgia, nel 2008. I mercati stanno scontando il rischio di un intervento russo" ha dichiarato Christensen.

Qualsiasi dispiegamento di truppe russe per sostenere il governo ucraino - anche se dietro invito del presidente Viktor Yanukovich - potrebbe finire fuori controllo, portando ad uno stallo nei rapporti Est-Ovest che non si vedeva dai tempi della guerra fredda.  Potrebbe anche essere visto come una riedizione dell'intervento russo in Ungheria del 1956 per evitare che il Paese uscisse dalla sfera di influenza Sovietica.

(...)

Regis Chatellier, di Société Générale, ha detto che vi è un "alto rischio" che l'Ucraina possa dichiarare default sul proprio debito sovrano di 60 miliardi di euro, innescando uno shock del credito per le banche russe. Sberbank e VTB sono entrambe grandi detentrici di obbligazioni ucraine. Fondi obbligazionari dei mercati emergenti globali detengono il 3 % del loro portafoglio in debito ucraino. "Le ricadute di un default ucraino sarebbero significative, ma non di tipo sistemico", ha dichiarato.

"L'Ucraina è sull'orlo della divisione in due del paese. Stiamo assistendo ad eventi che in Europa non vedevamo dai tempi della disgregazione della Jugoslavia", ha detto un economista della City con collegamenti a Lvov. "Quando ci sono questi livelli di odio e di diffidenza, tutto può succedere."

Le riserve in valuta estera dell'Ucraina sono a livelli minimi. La Russia ha finora mantenuto il paese a galla con un prestito di 3 miliardi di dollari, la prima tranche di un bailout da 15 miliardi di dollari, ma gli ulteriori pagamenti sono in dubbio.

La Russia si trova di fronte alla scelta tra subire grandi perdite da un default o spendere sempre di più per sostenere l'economia dell'Ucraina. L'intervento militare per sottomettere i ribelli nelle roccaforti cattoliche dell'Ucraina occidentale potrebbe portare a un pantano.

La Russia ha quasi 500 miliardi di dollari di riserve in valuta estera – è  al terzo posto per l'ammontare di riserve nel mondo - ma queste non possono essere facilmente impiegate in una crisi economica. Il paese ha imparato nel modo più duro nel 2008-2009 che un'azione di questo genere ha un effetto collaterale di stretta monetaria. La banca centrale ha bruciato fino a 200 miliardi di dollari per sostenere il rublo, ma nel processo ha distrutto parte del sistema bancario russo.
La banca centrale è intervenuta con cautela sui mercati dei cambi nelle ultime settimane, ma se il rublo crolla può sentirsi tentata di andare oltre. "Pensiamo che una simile difesa potrebbe diventare molto costosa per l'economia russa", ha dichiarato Danske Bank.
La Russia è in gran parte sfuggita alla prima ondata della crisi dei mercati emergenti - soprattutto diretta nei confronti dei paesi, come la Turchia, il Sud Africa e il Brasile, con ampi disavanzi correnti - ma ora è divenuta l'epicentro della crisi, come le preoccupazioni si rivolgono alla geopolitica. Quest'anno il rublo si è svalutato del 10% contro il dollaro.

(...)


articolo completo su: vocidallestero.blogspot.it

articolo originale su: The Telegraph


analisi tecnica secondo Spinelli

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I mercati, in questi ultimi giorni, stanno lanciando segnali alquanto sospetti sui rialzi marcati della scorsa settimana e di lunedi scorso.
Questa volta l’oro ed i metalli preziosi e le borse si sono mossi in parallelo con forza facendo esultare i rialzisti dei vari settori.
Anch’io, specie per quanto riguarda l’oro, nella mia ultima analisi di giovedì u.s. mi sono sbilanciato su un target di breve dell’oro a quota 1335 (dollari per oncia) circa da raggiungersi in pochi giorni.
Altro che pochi giorni… in due giorni l’obiettivo è stato testato, dopodiché il prezzo è rapidamente sceso, come vediamo dal grafico giornaliero sopra.
A questo punto non mi stupirei di rivederlo a 1300 velocemente e a 1275/1280 che era la linea del Piave precedente e che ora dovrebbe fungere da supporto per una eventuale ripartenza verso l’alto.
Notiamo anche come il livello di lunedi e martedì fosse anche molto vicino al 61,8% di ritracciamento della forte discesa iniziata a fine agosto e come tale livello sia praticamente al 78,6% di ritracciamento dell’ultima discesa iniziata a fine ottobre.

Abbino per la prima volta un discorso analogo anche per le borse USA, perché nonostante il trend di fondo sia ancora spiccatamente rialzista (fino a prova contraria) il massimo di lunedi e martedì forma un triplo massimo che se non oltrepassato velocemente potrebbe riservare spiacevoli sorprese agli investitori “toro” sui suddetti indici e, di conseguenza, anche sui mercati nostrani difficilmente si riuscirebbe ad andare da soli in controtendenza.

   Davide Spinelli - 20 febbraio 2014


articolo completo su: truccofinanza.it


mercoledì 19 febbraio 2014

doppio minimo anche per l'argento

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In un ottica di medio-lungo termine, secondo l'analisi tecnica possiamo vedere anche per l'argento la figura di un doppio minimo con implicazioni rialziste. 
Nel grafico sopra, che riporta i prezzi dell'argento dall'anno 2000 con barre settimanali, possiamo notare come il recente doppio minimo sia stato fatto proprio in corrispondenza della linea di tendenza rialzista che congiunge i minimi dal 2002. Se consideriamo anche la linea di tendenza in corrispondenza dei prezzi massimi, possiamo vedere una figura di "megafono"  secondo la quale sarebbero ipotizzabili prezzi di 100 dollari per oncia nel 2016. 
Anche l'indicatore MACD, mostrato nella parte inferiore del grafico, ci indica un segnale di acquisto di lungo termine simile a quello che abbiamo avuto a fine 2008.

articolo completo su: silverdoctors.com  


lunedì 17 febbraio 2014

altri dubbi sulle riserve di oro degli USA


locandina del film Die Hard 3

L' 11 settembre e l'oro nei sotteranei di NY

Chiunque voglia credere ancora che le riserve d’oro custodite negli USA siano integre e al sicuro deve pensare seriamente a farsi controllare il cervello.

Leggendo le ultime notizie che dicono che la Germania ha rinunciato a una parte cospicua del suo oro conservato presso la Federal Reserve di New York, mi sono ricordato di quello che avevo scritto subito dopo l’ 11 settembre 2001:
"non ci sono ancora notizie sui dnani subiti dalla Federal Reserve Bank di NY, che si trova a due isolati e mezzo dalle macerie del WTC (World Trade Center), ormai distrutto. Nei caveau sotterranei di questa banca ci sono almeno 75 miliardi di dollari di lingotti di oro custoditi per una circa sessanta nezioni straniere."
"Oggi CNN ha pubblicato una mappa che mostra le condizioni di una serie di edifici importanti che si trovano nella zona però, curiosamente, non si accenna alla Federal Reserve di New York. Nei sotterranei del WTC erano stoccati 100 milioni di dollari in oro (notizia Reuters) ma non è ancora stata pubblicata alcuna notizia sull'eventuale recupero di quell'oro."
"Ieri avevamo parlato della gigantesca riserva aurea della FED nascosta nei suoi sotterranei che si trovano ad un paio di isolati e mezzo dal WTC e del fatto che non ci sia stato ancora un solo servizio giornalistico che abbia dato informazioni sui danni che hanno colpito anche gli edifici vicini, una cosa che trovo molto strana"
  "... ecco il racconto di un testimone che si trovava sul luogo un'ora fa: si ha l'impressione che ci stiano trasmettendo sempre lo stesso filmato su tutte le reti televisive  … una specie di grand'angolo che riprende le macerie dalla base delle torri gemelle… però non c'è nessuna ripresa sui danni degli edifici vicini, inclusi quelli che deve aver riportato anche il palazzo dove è custodito l'oro della FED e nessuno ne può sapere niente perché tutta l'isola di Manhattan è stata chiusa oltre la 14th Street, da quel confine gli operatori non possono muoversi liberamente e anche quelli che vivono oltre la 14th Street, se escono di casa, per rientrare devono far vedere un documento.

Il WTC occupava diversi isolati a Manhattan e dalla parte di Liberty Street e distava solo un paio di isolati dalla FED Reserve Bank di New York, che si trova al n. 33 di Liberty Street Sotto la Banca, cinque livelli più in basso, scavato nella roccia c’è il deposito con i 75 miliardi di dollari in oro, circa un quarto di tutto l’oro del mondo. Questo, almeno, è quanto risulta da un comunicato della FED del 1999 e il deposito si trova vicino al WTC, dove sono crollate le torri gemelle. E le volte del deposito? Sono crollate? Sono bruciate ? 
C’è nessuno che abbia visto “Die Hard 3” ? E non vi ricordate di quel colossale atto di terrorismo usato come “diversivo” per potersi rubare in pace tutto l'oro di un caveau?
Nei giorni successivi all'11 settembre scrissi anche che non c'era stato nessun rapporto sui danni subiti dall'edificio e nessun video che facesse vedere dei soldati messi a guardia dell'edificio dove si trova la Federal Reserve di NY. Un fatto certamente molto curioso: settantacinque miliardi in oro e niente militari di guardia? Nemmeno dopo sono riuscito a trovare un qualunque filmato pubblicato su YouTube, dove si possa vedere che c'era l’esercito di guardia alla Fed Reserve.
Si è parlato anche dell’esistenza di un tunnel che collegava il seminterrato del vecchio WTC al piano interrato della Federal Reserve. Esiste un reperto del 2010 pubblicato dalla Cryptome che mostra che, dopo l’11 settembre, durante la rimozione delle macerie del WTC, è stato scoperto un vecchio tunnel ferroviario che collegava le cantine del WTC con quelle della Federal Reserve.

( Anche nel film Diehard 3 si parla di un tunnel e di un binario sotterraneo.)
L'oro della FED se lo sono portato via prima o dopo l’11 settembre?  Forse molto tempo prima.

Certo, nei primi giorni subito dopo l’11 settembre c’è stato uno sforzo concertato dei mass-media per omettere o per limitare qualsiasi cenno agli edifici della Federal Reserve.

 

 Il 2 marzo 2013 sul sito zerohedge.com ci si chiedeva:  “Perché il caveau della J.P. Morgan, il più grande del mondo , si trova proprio accanto a quello della FED di New York? Guarda caso il deposito d'oro privato più grande del mondo si trova dall'altra parte della strada (rispetto al palazzo della FED di NY), 90 piedi più in basso rispetto a quello di 1 Chase Manhattan Plaza (sede della J.P. Morgan).
Se questo caveau privato della J.P.Morgan, fosse stato allo stesso livello di quello della NY Fed Reserve, sarebbero stati adiacenti.
In circostanze che si potessero definire "eccezionali", sarebbe molto facile autorizzare di trasferire anche tutta l'enorme quantità di oro dei depositi della FED Reserve a quelli della J.P. Morgan Chase.
 
Silverdoctors.com, in un articolo riferisce che un controllo contabile su tutte le riserve auree degli Stati Uniti, effettuato per conto del Dipartimento del Tesoro, abbia inavvertitamente divulgato, che il totale dell'oro conservato ammonta a 466 tonnellate, molto meno rispetto alle 8133 tonnellate di oro, di cui si era precedentemente a conoscenza.

   Jon Rappoport

articolo completo su: jonrappoport.wordpress.com

P.S: ultime dalla Germania:

In Germania è esplosa la polemica sulla marcia indietro della Bundesbank, con il deputato conservatore bavarese, Peter Gauweiler, che ritiene che ormai sia chiaro che l’oro non è più fisicamente disponibile.
La stampa, i politici e l’opinione pubblica in Germania s’interrogano su che fine abbia fatto: se l’oro sia stato concesso in leasing, peggio ancora venduto.
Tuttavia, che l’oro tedesco sia presente o meno fisicamente nei forzieri americani non è in sé importante, perché continuerà ad assolvere ugualmente la sua funzione di garanzia per le operazioni intraprese dalla Bundesbank e comparirà lo stesso come capitale nei registri della banca centrale tedesca. Solo nel caso servisse da impiego “fisico”, il problema si porrebbe realmente. Ma non è questo il caso.
Di certo, l’episodio getta un’ombra lunga sulla credibilità della Fed, perché difficilmente si potrà ritenere d’ora in poi che la banca centrale americana disponga in effetti delle circa 8.500 tonnellate di oro registrate ufficialmente. L’importante è che stiano tutti zitti e fingano di non sapere quello che tutti sappiamo da tempo.

sabato 15 febbraio 2014

analisi tecnica oro del 15 febbraio

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I prezzi di oro e argento continuano a risalire bene, tuttavia secondo l'analisi tecnica si stanno muovendo un po' troppo in fretta. A questo punto c'è quindi da aspettarsi una pausa di consolidamento.   
Le azioni delle società minerarie stanno allontanadosi dai minimi storici toccati pochi mesi fa e rappresentano un'ottima occasione per un investimento di lungo termine.

In quest'ultima settimana l'oro è aumentato del 4,10% e lo ha fatto in grande stile. 
Avevo già spiegato che sarebbe auspicabile una lenta risalita dai minimi importanti di gennaio. I prezzi dell'oro, invece, hanno cominciato ad accelerare nel fine settimana e superato di slancio e con volumi importanti l'importante resistenza rappresentata dalla media mobile a 200 giorni (la linea vede nel grafico sopra). 
Questa mossa potrebbe essere una "trappola per tori", quindi consiglierei di aspettare un ritracciamento sui 1280 dollari (che probabilmente avverrà nel giro di una settimana) prima di entrare al rialzo nel mercato.
Non c'è ancora una situazione di "panico d'acquisto" e devo ripetere ancora una volta che in questa fase di mercato è consigliabile astenersi da speculazioni nel mercato elettronico e acquistare invece oro fisico ogni volta che i prezzi si allontano da minimi importanti.   Le quotazioni dell'oro hanno formato una base e, finora, mi piace molto questo movimento da libro di testo di analisi tecnica.

      Warren Bevan  

articolo completo su: gold-eagle.com


venerdì 14 febbraio 2014

argento rompe in alto

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Oggi il prezzo spot dell'argento ha rotto al rialzo la linea "pivot" (in verde nel grafico) che conteneva le quotazioni negli ultimi tre mesi
Ha rotto al rialzo anche la linea di tendenza discendente formatasi dal novembre 2012.
Secondo l'analisi tecnica i prezzi dovrebbero risalire a breve fino al livello di 22,40 dollari per oncia.

(grafico fornito da Bank of America)
 

giovedì 13 febbraio 2014

di nuovo oltre i 1300

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Per la prima volta in oltre 3 mesi le quotazioni dell'oro "spot" sono tornate sopra i 1300 dollari per oncia. Ora il livello da tenere d'occhio è quello della media mobile a 200 giorni, che si trova ora a 1304,70  dollari per oncia. Da oltre un anno i prezzi sono rimasti sotto tale media, indicata dalla linea blu nel grafico sotto:



martedì 11 febbraio 2014

effetto Yellen

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Oggi le quotazioni dell'oro sono tornate ai livelli di inizio novembre 2013, con 7 giorni di crescita negli ultimi 8, avvicinandosi al livello chiave di 1294 che abbiamo indicato nel post di sabato scorso.

Janet Yellen ha fatto un discorso di insediamento alla Fed dicendo chiaramente (a differenza del Bernanke che era sempre piuttosto ambiguo) che continerà a fornire tutti gli stimoli necessari: proprio ciò che i mercati volevano sentirsi dire e tutte le borse sono salite con decisione.

Cresce più debolmente l'argento, che comunque si mantiene sopra i 20 dollari per oncia. Da notare il fatto che in due soli giorni di vendite la U.S. Mint ha esaurito le scorte di monete Silver Eagle per tutto il mese di febbraio.

lunedì 10 febbraio 2014

una formula per il valore dell'oro

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Formula per calcolare il prezzo dell'oro:

         P = M * V / Q
  
Dove "P" è il prezzo dell'oro; "M" è l'aggregato monetario M1 del dollaro USA; "V" è la velocità di circolazione della moneta e "Q" è la quantità di oro in circolazione.
Come visibile nel grafico sopra (che mostra i valori dal 1993 al 2013), quindi, se la massa monetaria M1 del dollaro aumenta più della quantità di oro in circolazione il prezzo dell'oro sale, altrimenti scende.

Secondo questa teoria la discesa del prezzo dell'oro degli ultimi due anni è quindi dovuta alla diminuzione dell'aggregato monetario M1 del dollaro USA, che è in gran parte controllato dalla Federal  Reserve Bank.


fonte: borsari.it

Definizione di M1 (o liquidità primaria): comprende le banconote e monete in circolazione (il circolante), nonché le altre attività finanziarie che possono fungere da mezzo di pagamento, quali i depositi in conto corrente, se trasferibili a vista mediante assegno, e i traveler's cheque; non vengono fatte rientrare in questo aggregato le banconote e monete depositate, quindi non in circolazione, per evitare il doppio conteggio, una volta come banconote e monete, l'altra come depositi in conto corrente.


domenica 9 febbraio 2014

una truffa stellare


da DAGOSPIA.com :

I giornaloni non si sono accorti che il discorso tenuto dal Governatore di Bankitalia all'associazione dei cambisti italiani (Forex) è storico.
Per la prima volta la banca centrale italiana ha abbandonato il proprio ruolo di garante degli interessi della nazione e si è schierata apertamente contro il popolo italiano.
Il ragionamento tenuto dal governatore Visco è da leggere in controluce per capire cosa succederà nelle prossime settimane. I punti dirimenti sono:
1) Il Pil italiano crescerà meno di quello che prevede il Governo e cioè solo lo 0,75% nel 2014. Di fatto non esiste una vera ripresa economica.
2) Con questi dati le banche continueranno ad aumentare la loro già enorme quantità di crediti inesigibili;
3) Nonostante il regalo delle rivalutazioni delle quote di Bankitalia il patrimonio di molti istituti di credito è largamente insufficiente per garantirne la solvibilità nel medio termine.

In questo scenario cosa fa il Governatore Visco? Propone la nazionalizzazione delle banche più compromesse? Vieta la distribuzione dei dividendi ed elimina completamente i bonus ai manager? No! Propone una "bad bank" di sistema.

Familiarizzatevi con questo termine inglese perché dietro il tecnicismo si nasconde la più grande truffa mai realizzata ai danni del popolo italiano.

Il progetto dei Bankster è il seguente: prendiamo tutti i crediti problematici che abbiamo elargito in questi anni a palazzinari, amici degli amici e falliti vari e avariati e su progetti sballati e li mettiamo in una scatola (società di scopo). Successivamente lo Stato Italiano garantisce che questi crediti non siano effettivamente esigibili pagherà il conto. In questo modo le banche italiane si scaricheranno delle sofferenze creditizie e chi pagherà il conto, nel corso degli anni, saranno tutti i contribuenti.
Una truffa stellare! Nel nome dell'"interesse nazionale e della tenuta del sistema".
Un modo per far guadagnare ancora qualche anno ad un establishment bancario e politico che si tiene per mano e sta scaricando sul pubblico tutti i danni del privato.

Ma qui c'è di più, oltre alla beffa che sta per essere servita agli italiani si sta minando alla base il sistema finanziario del paese: la Bankitalia chiederà allo Stato Italiano di garantire i crediti problematici delle banche, le Banche sono stracolme di Btp che non sono altro che debito dello Stato in una circolarità di rischio pericolosissima.
Alla prima diminuzione del gettito fiscale, od alla prima seria crisi internazionale cosa pensate che succeda? Gli investitori internazionali venderanno a piene mani i Titoli di Stato italiani e la crisi finanziaria si avvitera' immediatamente combinando banche insolventi e Stato insolvente.
Il ruolo delle banche centrali dovrebbe essere quello di frazionare e minimizzare il rischio non quello di concentrarlo su un unico pilastro. Ci si è tanto lamentati della "finanza casinò" ma qui siamo oltre, siamo a "o la va o la spacca" o come direbbero a Londra ad un "Rio trade" cioè o va tutto bene oppure bisogna comprare un biglietto di sola andata per Rio de Janeiro.

fonte: dagospia.com




sabato 8 febbraio 2014

rialzo solo sopra 1294

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Probabilmente l'oro non ha ancora toccato il livello minimo. Una chiusura settimanale  sopra quota 1293,5 dollari per oncia, tuttavia, segnalerà l'inizio di un possibile rialzo di breve termine. La resistenza principale rimane al livello di 1455 dollari come chiusura settimanale. 
La ragione principale di questo rialzo di breve risiede nel predominante sentiment ribassista tra gli speculatori. Il mercato cercherà di scoraggiare un buon numero di questi ribassisti prima di riprendere a scendere. 
Non ci sono ancora indicazioni di un importante cambiamento di tendenza di medio-lungo termine. Queste indecisioni del mercato potrebbero posticipare il minimo al 2015 (mentre da diversi mesi l'avevamo previsto per quest'anno).

In questi giorni l'oro sta salendo non per l'inflazione ma a causa delle tensioni crescenti che potrebbero portare a un guerra. In Ucraina assistiamo a un confronto DIRETTO tra gli USA e la Russia. Non si tratta dell'Iraq, della Siria, del Vietnam o dell'Afghanistan. Qui si tratta di un conflitto DIRETTO

Vi ricordo ancora una volta che i grossi movimenti sui mercati avvengono esclusivamente per questioni di FIDUCIA o di mancanza della stessa. La gente corre a prelevare is oldi dalla banca quando viene a mancare la fiducia in quella banca. Quella è la molla dietro ogni movimento e non potrete mai fare soldi se non capite cosa state facendo e perché lo state facendo.


       Martin Armstrong


 fonte: armstrongeconomics.com 

come creare denaro


Ripetere fino a quando non lo si è mandato a memoria questo paragrafo:

Mervin King, governatore della Banca di Inghilterra, giugno 2013:
"Negli ultimi cinque anni, il sistema bancario, che normalmente
crea il 95% della moneta in circolazione
,
ha contratto invece la moneta. Noi alla Banca di Inghilterra di solito
ne forniamo solo il 5% circa, per cui in termini percentuali l'aumento da parte nostra
[della moneta creata] ha dovuto essere colossale, per poter compensare
la contrazione di moneta del resto [del sistema bancario]")


("For the past few years, the banking system, which is normally responsible for
creating 95 per cent of broad money has been contracting its part of the money supply.
And since we at the bank only supply about 5 per cent of it, the proportional
increase in our bit has to be massive to offset the contraction of the rest"
Mervin King intervistato da Martin Wold, Financial Times, 18/6/2013)


Se lo si impara (e lo si comprende anche) allora si ha qualche chance
di capire quello che succede. Cioè che in Italia bisogna
semplicemente trovare un modo per aumentare la quantità di moneta che circola.

Se non fai questo tutto il resto è più o meno inutile.
Nessuno però pone la questione in questi termini, si vuole parlare
di tutto e di più meno che di questo: di chi crea la moneta e quanta ne crea.

"Geld regiert die Welt - und wer regiert das Geld" ?
(Il Denaro Governa il Mondo, Ma Chi Governa il Denaro?)

 
        G.Z.

fonte: cobraf.com


venerdì 7 febbraio 2014

un rischio zero immeritato

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Bond Eurozona e periferici: scontano scenario risk free senza meritarlo


Il mercato obbligazionario governativo dell’Eurozona, oggi, ha una percezione del pari (quasi) allo ZERO (come visibile nel grafico che mostra i rendimenti dei titoli di stato decennali dell'Eurozona).
 
Non si scontano scenari negativi, non si scontano il rischio politico delle elezioni dei prossimi mesi, non si scontano possibili movimenti sulla curva dei tassi, non si sconta il peggioramento congiunturale, non si sconta il rischio insolvenza di qualche paese.

E in Europa, quando si parla di si pensa subito alla Grecia, un paese che resta sempre border line.
Se guardiamo l’andamento dei titoli greci sui mercati, viene quasi da stropicarsi gli occhi. I CDS sono collassatti, i rendimenti scesi ed i prezzi saliti e non di poco. La Grecia è tornata sicura? Magari!

La Germania sta prendendo in considerazione l’ipotesi di una terza tranche di aiuti alla Grecia. Ma la cosa preoccupante è che è ormai palese l’atteggiamento “truffaldino” di Atene. Vuole far vedere le cose come NON stanno, dando a raffica notizie positive sullo stato di salute NON giustificate.  
Quindi in parole povere, si vive un dramma nel dramma. Gli investitori continuano a buttare soldi nelle fornaci greche per tappare delle falle enormi che non possono essere tappate. E questi soldi poi, non bastano mai. Nel frattempo i cittadini greci fanno la fame, sono costretti ad un’austerity impensabile e si trovano con problemi di disagio economico e sociale senza precedenti.
E di tutto questo il mercato cosa sconta? Il nulla. Allora significa che forse mi sto sbagliando completamente..

 



giovedì 6 febbraio 2014

domanda di argento superiore alla produzione

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Le riserve d'argento mondiali sono stimate a circa 530.000 tonnellate. I paesi con le maggiori riserve d'argento sono il Perù (120.000 tonnellate), la Polonia (85.000), il Cile (70.000) e l'Australia (69.000).  Negli ultimi dieci anni c'è stato un costante aumento della produzione miniera d'argento. Anche se le compagnie minerarie hanno estratto sempre più argento, la produzione mineraria non riesce a soddisfare la domanda.  Pertanto questa lacuna deve essere chiusa riutilizzando gli scarti dell'argento. Tuttavia il riciclaggio dell'argento è un'operazione difficile da effettuare, per tre ragioni. In primo luogo, la quantità di argento usata in alcune applicazioni è molto piccola. In secondo luogo, altre applicazioni che contengono argento (come i pannelli solari) hanno una lunga durata. In terzo luogo, una grande quantità di argento in computer, telefoni cellulari e televisori viene scartata.

In base all'area geografica, gli Stati Uniti sono il più grande consumatore di argento. Sono anche il più grande consumatore di gioielli in argento. Negli ultimi due anni la domanda d'argento sotto forma di gioielli è rimasta forte; e poiché l'oro faceva registrare prezzi elevati, i consumatori hanno cercato altre opzioni. Altri grandi consumatori d'argento sono Cina, Giappone, India e Germania.

mercoledì 5 febbraio 2014

stavolta i disoccupati spingono i metalli

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Nell'ultimo anno i mercati scelgono il momento della comunicazione dei dati sull'andamento della disoccupazione (spesso taroccati) per far crollare le quotazioni di oro e argento.
Oggi è avvenuto il contrario.  
Sulla base dei dati forniti dalla stima ADP si è appreso che a gennaio il numero di nuovi occupati nel settore privato è stato pari a 175mila unità, in frenata rispetto alla lettura precedente che è stata rivista al ribasso da 238mila a 227mila unità e al di sotto delle attese degli analisti che prevedevano una rilevazione pari a 180mila unità.
Come ben visibile nei grafici sopra, l'oro è balzato sopra 1270 dollari per oncia e l'argento è tornato sopra l'importante livello di 20 dollari per oncia.


martedì 4 febbraio 2014

analisi tecnica oro del 4 febbraio

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Gli analisti di Citibank giudicano positivo il fatto che, durante il consolidamento di settimana scorsa, l'oro sia rimasto sopra la media mobile a 55 giorni che passa per il livello di 1235 dollari per oncia.
Questo suggerisce ora il trend rialzista è pronto a riprendere e possiamo aspettarci massimi più elevati.
Se i prezzi dovessero risalire sopra il massimo della scorsa settimana a 1279 dollari si apre la strada per il raggiungimento dapprima della zona di prezzi tra  1361 e 1377 dollari, per poi puntare ai 1433 dollari per oncia.

Nei due grafici sopra è visibile una figura di "morning star" (cerchiata in verde)  che secondo la tecnica delle candele giapponesi indica un rialzo imminente.
 

lunedì 3 febbraio 2014

sale la tensione, sale l'oro



L'anno scorso la stampa ha dato risalto alla notizie della riduzione dei carri armati americani sul suolo europeo.
Ora stanno tornando, ma ovviamente solo per fini di addestramento all'interno di poligoni della NATO in Germania. Il ministero della difesa britannico, inoltre, sta cercando luoghi adatti ad accampamenti militari delle Alpi tedesche

PerchéIn precedenza i carri armati e le truppe della NATO si addestravano per le guerre in Afghanistan e in Iraq. Allora, chi è il possibile bersaglio per la prossima guerra? Sembra esserci un consenso crescente sull'ipotesi che la Russia si riprenderà l'Ucraina dopo le Olimpiadi.

fonte: armstrongeconomics.com 

N.B. Ricordatevi anche del ciclo dei 25 anni iniziato nell'agosto del 1914 ...


domenica 2 febbraio 2014

JPM e il dominio dei derivati

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La tabella mostrata sopra indica che nel terzo trimestre del 2013, negli USA, la banca JP Morgan possedeva da sola ben 65,4 miliardi di dollari di derivati sull'oro da investimento, cioé oltre il 60% del totale nozionale di 108,2 miliardi di dollari.
Se consideriamo che nelle riserve di JP Morgan c'è oro fisico per un controvalore di un miliardo di dollari, ci rendiamo conto che il castello di carte dei derivati è 65 volte maggiore del suo sottostante.


la più grande banca europea limita i prelievi


La più grande banca inglese e anche la più grande banca europea nonchè la quarta banca al mondo è HSBC HLDG (grafico), che anche se basata e quotata a Londra opera in prevalenza in Asia. E' uscito qualche giorno fa un report scritto da uno che vi ha lavorato per un decennio che la indica come tecnicamente insolvente, specificamente che ha gonfiato di 50 miliardi il bilancio (che è di 3mila miliardi, un mostro). Ci sono alcuni che da qualche giorno la agitano come "la nuova Northern Rock".

Graficamente il titolo è l'unica azione bancaria importante al mondo che non è salita nell'ultimo anno, ma ha perso qualcosa è sembra voler rompere i livelli dell'anno. HSBC capitalizza 120 miliardi di sterline, più di tutte le banche italiane e spagnole messe assieme, parliamo di un pachiderma.

C'erano notizie da giorni che sta limitando i prelievi di contante dei clienti e alla fine la banca ha ammesso che per due settimana hanno applicato una politica per cui per prelevare più di mille sterline dovevi fornire una documentazione per provare a cosa servivano i soldi !
Questo senza che il governo lo avesse chiesto, come politica solo di HSBC. Settimana scorsa la Banca ha emesso un comunicato scusandosi e dicendo che sospende la politica dopo che le proteste si stavano diffondendo.


fonte: cobraf.com