mercoledì 5 febbraio 2014

stavolta i disoccupati spingono i metalli

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Nell'ultimo anno i mercati scelgono il momento della comunicazione dei dati sull'andamento della disoccupazione (spesso taroccati) per far crollare le quotazioni di oro e argento.
Oggi è avvenuto il contrario.  
Sulla base dei dati forniti dalla stima ADP si è appreso che a gennaio il numero di nuovi occupati nel settore privato è stato pari a 175mila unità, in frenata rispetto alla lettura precedente che è stata rivista al ribasso da 238mila a 227mila unità e al di sotto delle attese degli analisti che prevedevano una rilevazione pari a 180mila unità.
Come ben visibile nei grafici sopra, l'oro è balzato sopra 1270 dollari per oncia e l'argento è tornato sopra l'importante livello di 20 dollari per oncia.


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