venerdì 20 ottobre 2023

un fine ottobre ad alto rischio

Oggi è giorno di scadenza opzioni nei mercati azionari, come lo era stato venerdì 21 febbraio 2020, ultimo giorno in cui i mercati azionari sono rimasti stabili prima di crollare. La borsa tedesca (DAX) è scesa ieri sotto l'importante livello dei 15mila punti, azzerando così tutti i guadagni del 2023.

I tassi di interesse dei titoli di stato USA a 10 anni ieri hanno superato l'importante soglia del 5%, nello stesso tempo le quotazioni dell'oro continuano a salire e stanno sfiorando i 60mila euro al chilogrammo, contrariamente alla consueta correlazione inversa dei metali preziosi con i tassi di interesse. Per comperare oggi una sterlina d'oro (che pesa meno meno di 8 grammi) occorrono 500 euro.

Israele sta evacuando le proprie ambasciate in tutti i paesi del Medio Oriente, compreso il piccolo Bahrein che ospita la base della quinta flotta della U.S. Navy e da sempre alleato USA.

La più grande forza aereo-navale guidata dalla U.S. Navy mai riunita negli ultimi anni è attualmente nel Mediterraneo orientale, il vero obiettivo di questa task-force rimane sconosciuto ma da alcuni mesi in ambienti del Pentagono si indica come prioritaria una guerra contro l'Iran. Nello stesso tempo, per la prima volta dall'inizio del conflitto in Ucraina, le forze aerospaziali della Russia mantengono costantemente in volo sul Mar Nero i loro Mig-31 armati con missili supersonici Kinzhal in grado di volare a una velocità Mach 9 e affondare una portaerei.

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Le truppe statunitensi sono state attaccate in Iraq e in Siria più di sette volte nelle ultime 48 ore ma stranamente il presidente Joe Biden non ha fatto alcuna menzione degli attacchi o una risposta nel suo discorso alla nazione di stanotte; ha però esordito dicendo: "buonasera, miei concittadini americani. Siamo di fronte a un punto di svolta nella storia, uno di quei momenti in cui le decisioni che prendiamo oggi determineranno il futuro per i decenni a venire." Biden ha concluso il suo discorso alla nazione con un chiaro riferimento a combattimenti imminenti: "che Dio vi benedica tutti, e possa Dio proteggere le nostre truppe".

Joe Biden ha inoltre lanciato un appello al Congresso affinché approvi un massiccio pacchetto di spese per la difesa che includa un centinaio di miliardi di dollari in armi aggiuntive per Israele e Ucraina.

 
Il presidente della federazione russa, Vladimir Putin, subito dopo il suo ritorno dall’incontro con il premier cinese Xi Jinping si dirige al quartier generale militare meridionale della Russia, a Rostov, vicino al confine con l’Ucraina, dove l'esercito russo sta iniziando a riprendere l'iniziativa dopo aver respinto con successo per tutta l'estate i tentativi di contrattacco da parte dell'esercito ucraino.

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L'analista Martin Armstrong scrive oggi:
"l’anno scorso, in seguito alla guerra in Ucraina, Cina e Russia hanno firmato una partnership “senza limiti”. Si stanno alleando contro l’aggressione occidentale, non è il contrario. Tutti i giocatori si stanno allineando e si stanno preparando per l’inevitabile."

  fonte: www.armstrongeconomics.com




 

lunedì 2 ottobre 2023

continuano a far salire i tassi

I rendimenti dei titoli di stato stanno aumentando perché la Federal Reserve sta facendo crollare l’offerta di moneta M2 per la prima volta dalla Grande Depressione degli anni '30 del secolo scorso.

Semplicemente non ci sono più abbastanza dollari per coprire l’emissione di debito. Ciò porterà a una massiccia crisi di insolvenza, interamente architettata dalla Federal Reserve.

Il mercato finanziario dell’oro manovra una quantità di oro nominale 200 superiore a quella del metallo fisico realmente esistente. Se le grandi banche fanno crollare il valore di mercato dei metalli preziosi, si crea il panico e si rendono sempre più difficili i piani per una seconda valuta di riserva globale basata sull'oro come quella che vogliono realizzare i paesi dei BRICS.

I titoli di stato USA equivalenti oggi toccano il 4,7% di interesse. jamie Dimon di JP Morgan Chase afferma che stavolta sono gli USA che possono provocare il crollo di tutti i titoli di debito.