martedì 28 febbraio 2017

la chiusura di febbraio

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Il grafico sopra mostra le quotazioni del future dell'oro, in dollari per oncia, con barre mensili.


Siamo a corto di tempo per l'inversione di tendenza delle quotazioni dell'oro.
Ciò non significa, tuttavia, che stiamo uscendo adesso dal trend ribassista.

Per avere la certezza di una rottura la rialzo, serve una chiusura di febbraio sopra quota 1306 dollari per oncia. Una chiusura al di sotto di 1255 per oggi, invece, indicherà il perdurare del trend ribassista.
L'oro si sta muovendo in una stretta fascia di prezzi, tra la resistenza tecnica a 1286  e il supporto a 1230 dollari per oncia.


L'aumento delle quotazioni dell'oro sta avvenendo, nonostante l'aumento e l'aumento atteso dei tassi di interesse. Come previsto, l'oro è aumentato di pari passo al mercato azionario degli Stati Uniti. 
Si tratta del rally dei beni materiali tangibili dovuto allo spostamento dei capitali che incominciano ad allontanarsi dal debito del settore pubblico. Il crollo della fiducia nei governi provoca un aumento delle quotazioni di TUTTI i beni tangibili, non solo dell'oro.

I prezzi dell'oro, tuttavia, pare stiamo ancora costruendo una base. Il rally non sembra ancora essere sostenibile. Una chiusura al di sotto di 1255 stasera indicherebbe il rischio di un cambio di tendenza nel breve termine. Stiamo a vedere la chiusura di febbraio.

       Martin Armstrong

fonte: armstrongeconomics.com


venerdì 24 febbraio 2017

entrambi sopra la MM a 200 gg

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Come evidenziato nei due grafici sopra, con barre settimanali, le quotazioni dell'argento (in alto) e delll'oro (in basso) hanno perforato verso l'alto l'importante media mobile a 200 giorni. Da notare inoltre il superamento del livello di 18 dollari all'oncia per l'argento mentre l'oro ha superato la soglia dei 1250 dollari/oncia e dei 38 euro/grammo.

Vedi anche: figura tecnica di uscita dal triangolo


Le incertezze del clima politico in diverse nazioni importanti e la confusione negli orientamenti delle banche centrali sono fattori che porteranno probabilmente a nuovi forti rialzi delle quotazioni dei metalli preziosi, come già avvenuto per il Bitcoin.
Nel caso di disfacimento dell'Eurozona e quindi di crollo della valuta Euro, le ripercussione saranno negative per le valute in generale, perché la gente si renderà conto che il loro valore è sostanzialmente basato solo sulla fiducia.
 

giovedì 23 febbraio 2017

investimenti molto pericolosi


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Nelle speculazioni coi derivati gli italiani sono i peggiori d'Europa.
E nel caso dei tassi di interesse i nostri pseudo-esperti di BankItalia sono stati gli UNICI A PERDERE !  (vedi tabella sopra)

Stiamo parlando di miliardi di euro, non di noccioline: solo nel 2015 lo Stato italiano ha speso in interessi sui derivati quasi 3,2 miliardi di euro in più di quanti ne abbia incassati. 

Quando la Banca d'Italia era governata da economisti seri, prima del laureato in lettere Carlo Azeglio Ciampi, gli investimenti venivano fatti in oro.

Vedi anche l'approfondimento su l'Espresso:

  http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/10/25/news/derivati-alla-deriva-1.286518?refresh_ce



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martedì 21 febbraio 2017

analisi andamento oro nel 2016


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Il World Gold Council (WGC) ha pubblicato le analisi definitive sulle tendenze del mercato dell'oro nell'anno 2016. Il grafico sopra indica le variazioni rispetto al 2015.

Nell'intero anno 2016 la domanda d'oro è stato pari a 4.309 tonnellate, con un incremento del 2 per cento sul 2015. Il fattore trainante è stato l'afflusso di 532 tonnellate da parte dei fondi ETF. Ciò significa che la domanda globale di ETF basati sull'oro e prodotti simili è stato la più alta dal 2009.
D'altra parte, invece, la domanda da parte delle banche centrali è stato la più bassa dal 2010, pur all'interno di sette anni di crescita degli acquisti.

La domanda di oro per gioielleria è sui minimi degli ultimi sette anni, confermando quindi che i consumatori acquistano in base alprezzo ma non lo influenzano, le quotazioni dipendono invece dagli acquisti di oro per investimenti. 
La domanda di oro per applicazioni tecnologiche è ancora una volta in calo.L'offerta totale del metallo giallo è cresciuta del 5 per cento, a causa di un aumento del  riciclaggio.
Da notare soprattutto è l'
aumento del 70 per cento della domanda di oro per investimenti, causata probabilmente dal fatto che il 2016 ha visto un grado di incertezza politica e di mercato senza precedenti.
Dopo tre trimestri consecutivi di afflussi nei fondi ETF, tuttavia, l'esito delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti ha innescato deflussi nel corso dell'ultimo trimestre del 2016.
L'oro ha iniziato il 2017 in modo brillante, ma è ancora presto per analizzare la tendenza di quest'anno degli acquisti da parte degli ETF.
 

Ricordiamo comunque che il WGC analizza l'oro come se si trattasse di una merce (commodity) qualunque e non come risorsa monetaria.
L
'oro, invece, non dovrebbe essere analizzato come una merce, ma come una moneta Di conseguenza, la domanda di investimenti per l'oro è ciò che spinge veramente il suo prezzo di mercato.
Il contesto politico ed economico rimarrà incerta nel 2017, un fattore che indubbiamente sosterrà le quotazioni dell'oro. 


clicca qui per visualizzare un'infografica completa pubblicata dal WGC 




giovedì 16 febbraio 2017

FED sempre più in discussione


Sopra: Danielle DiMartino Booth autrice del best-seller "Fed-Up".

Uscito da soli due giorni, il nuovo libro diDanielle DiMartino Booth: "Fed Up: An Insider’s Take on Why the Federal Reserve Is Bad for America", sta già suscitando scalpore in tutti gli USA. Anch il neo-presidente Donald Trump vuole mettere in discussione e ridimensionare il ruolo della Fed.

Dieci anni fa, Danielle ha lasciato un impiego come trader a Wall Street per lavorare alle dirette dipendenze di Richard Fisher, presidente della Federal Reserve Presidente di Dallas. Lo aiutò acquisire conoscenze nell'economia e aiutato nella realizzazione dei suoi discorsi e scritti.  Quando Fisher si è dimisso,  Danielle ha lasciato la Fed e ha iniziato il suo proprio sito web e newsletter. Lei è la terza persona più seguita su LinkedIn, dopo meno di un anno.
Il suo libro è un resoconto semplicemente devastante di quello che succede realmente all'interno della Federal Reserve. Negli ultimi anni continua a crescere l'impatto che la Federal Reserve sta avendo sull'economia reale con effetti tutt'altro che positivi. Ma cosa vi aspettate quando si dispone di un gruppo di Phd (professori universitari)  che condividono una filosofia economica e un atteggiamento che permette loro di ritenersi gli unici a sapere come gestire l'economia americana e controllare il prezzo del bene più prezioso del mondo, il tasso di interesse sul dollaro USA.



Nel grafico sopra è evidente la crescita esponenziale del bilancio della Federal Reserve negli ultimi anni. Lo stesso sta avvenendo in Giappone e in Europa. Cifre da capogiro di denaro creato dal nulla, gravato dal rischio di controparte e utilizzato principalmente per manipolare i liberi mercati e tenere artificialmente basso il prezzo dei metalli preziosi.


martedì 14 febbraio 2017

pepite dal Trentino


Da alcuni giorni è consultabile il nuovo blog del nostro amico Filippo:

   http://pepitenews.blogspot.it/

Ricco di contenuti e frequentemente aggiornato, purtroppo lui non sempre ha tempo di tradurre gli articoli dall'inglese ...
Buona lettura !







bomba da 400 mld per le banche italiane

Guido Crosetto

(..) mentre l' attenzione degli italiani, teleguidati dai media più provinciali del mondo, è tutta concentrata su temi fondamentali per il nostro futuro, come le vicende della Raggi, il congresso del Pd o il festival di Sanremo, il progetto di "spolpamento" dell' Italia va avanti. 
L' obiettivo sono le poche banche sane rimaste e, di conseguenza, quel poco di finanza italiana sopravvissuta all'ultimo decennio. Lo schema di attacco è tanto semplice quanto spregiudicato.
Il braccio armato, come sempre, è la Commissione europea, e l' arma è il pacchetto sulla nuova regolamentazione bancaria. Un piccolo emendamento all'articolo 507 del regolamento sui requisiti patrimoniali (Crr) prevede di delegare all' Eba, l' Autorità bancaria europea, la facoltà di cambiare l' approccio sull'esposizione bancaria nei confronti degli Stati e del loro debito sovrano: i titoli di Stato in pancia alla banche non saranno più considerati a rischio zero se con rating inferiore alla A.
Cosa significa?
 
Significa che i titoli di Stato italiani detenuti dalla banche italiane (oltre 400 miliardi) che ora hanno un coefficiente zero e cioè non richiedono capitale aggiuntivo per essere detenuti, improvvisamente diverrebbero una bomba esplosiva nei bilanci degli istituti di credito. 

Per quale motivo? Le banche italiane sarebbero costrette a venderli a qualunque costo, con ingenti perdite, scatenando anche una corsa verso i bond del nord Europa con un ulteriore aumento dello spread tra i nostri ed i bond tedeschi, oppure dovrebbero cercare cifre enormi per aumentare il capitale. In sintesi si metterebbero in ginocchio le poche banche italiane rimaste sane e si costringerebbe il governo a chiedere l' intervento del Meccanismo europeo di stabilità e quindi della Troika. (...) 



Vedi anche, "La Germania vuole commissariare Roma entro il 2017" - Marco Zanni da Bruxelles: