martedì 14 febbraio 2017

bomba da 400 mld per le banche italiane

Guido Crosetto

(..) mentre l' attenzione degli italiani, teleguidati dai media più provinciali del mondo, è tutta concentrata su temi fondamentali per il nostro futuro, come le vicende della Raggi, il congresso del Pd o il festival di Sanremo, il progetto di "spolpamento" dell' Italia va avanti. 
L' obiettivo sono le poche banche sane rimaste e, di conseguenza, quel poco di finanza italiana sopravvissuta all'ultimo decennio. Lo schema di attacco è tanto semplice quanto spregiudicato.
Il braccio armato, come sempre, è la Commissione europea, e l' arma è il pacchetto sulla nuova regolamentazione bancaria. Un piccolo emendamento all'articolo 507 del regolamento sui requisiti patrimoniali (Crr) prevede di delegare all' Eba, l' Autorità bancaria europea, la facoltà di cambiare l' approccio sull'esposizione bancaria nei confronti degli Stati e del loro debito sovrano: i titoli di Stato in pancia alla banche non saranno più considerati a rischio zero se con rating inferiore alla A.
Cosa significa?
 
Significa che i titoli di Stato italiani detenuti dalla banche italiane (oltre 400 miliardi) che ora hanno un coefficiente zero e cioè non richiedono capitale aggiuntivo per essere detenuti, improvvisamente diverrebbero una bomba esplosiva nei bilanci degli istituti di credito. 

Per quale motivo? Le banche italiane sarebbero costrette a venderli a qualunque costo, con ingenti perdite, scatenando anche una corsa verso i bond del nord Europa con un ulteriore aumento dello spread tra i nostri ed i bond tedeschi, oppure dovrebbero cercare cifre enormi per aumentare il capitale. In sintesi si metterebbero in ginocchio le poche banche italiane rimaste sane e si costringerebbe il governo a chiedere l' intervento del Meccanismo europeo di stabilità e quindi della Troika. (...) 



Vedi anche, "La Germania vuole commissariare Roma entro il 2017" - Marco Zanni da Bruxelles:



Nessun commento:

Posta un commento