giovedì 7 febbraio 2013

perché è un miraggio ridurre le tasse


Grillo a Bruxelles, Berlino e Washington


Su Il Fatto Quotidiano" del 5 febbraio hai ad esempio Mario Seminerio che riassume bene la REALTA'

articolo da: il Fatto Quotidiano

come è al momento per QUALUNQUE GOVERNO italiano venga eletto oggi all'interno dell'Eurozona. Qualunque proposta, anche minima come i 4 miliardi di IMU per non parlare del mitico reddito di cittadinanza che Grillo urla nelle piazze, si scontra con il “vincolo esterno”, cioè gli impegni europei a rispettare il “risanamento dei conti” per attuare il quale ci hanno inviato Monti e che finora ha creato una depressione economica.

Fare qualcosa di diverso da Monti vuole dire avere contro la Troika, il direttivo della UE, la Germania e i nordici e al momento anche la Francia, la stampa finanziaria di Londra e New York e a cascata anche italiana, il Fondo Monetario, le grandi banche da Deutsche Bank a Societe Generale a Paribas a Goldman Sachs a JP Morgan.

Qualunque governo che voglia deviare anche di poco, anche solo di 4 miliardi di IMU, per non parlare di un reddito di cittadinanza avrà contro la FINANZA GLOBALE e gli interessi della CASTA POLITICA EUROPEA.

Facciamo un ipotesi non totalmente campata per aria: questa elezione non da una maggioranza e va ripetuta e nel frattempo hai un collasso in Grecia, Spagna e Italia (forse Portogallo), crac di banche, fallimenti, dimostrazioni di piazza, scandali e quando si rivota a settembre vince Grillo con il 35% dei voti. Non è impossibile, il 24 febbraio no, ma tra sei mesi non è impossibile.

Cosa succede ? La gente di Grillo una volta eletta approva leggi per i referendum, per il conflitto di interessi, il finanziamento ai partiti e le pensioni d'oro di politici o funzionari con cui rifinanzia il conto energia del fotovoltaico. E fin qui tutto bene. Poi dicono che vogliono spendere qualcosa per il reddito di cittadinanza o togliere l'IMU O qualche altra cosa che costa soldi veri per alleviare la Depressione economica. Vanno a Bruxelles, a Londra, a Berlino, parla con la Lagarde, la Merkel, Oli Rehn, Barroso, Hollande, poi anche Cameron, poi telefona Obama, arriva anche Draghi, ovviamente i colloqui avvengono nel contesto di un crac dei BTP che vanno da 95 a 65 con i risparmiatori italiani nel panico, i giornali che fanno titoli di scatola... e Grillo e i suoi tramortiti dal caos, dai titoli dei giornali, della pressioni, minacce, blandizie e ricatti che li arrivano da Washington, Berlino, Londra e Bruxelles... tornano a Roma intimoriti e cominciano a parlare di ridurre il debito, di "trovare dei soldi", ad esempio per la cassa integrazione che è salita di altri milioni di ore, parlano di un prelievo "una tantum"...chiedono dei pareri a Corrado Passera e a Giulio Tremonti su come fare per il budget...

G.Z.


fonte: cobraf.com 

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