venerdì 17 agosto 2012

Quanto manca all’implosione dell'economia ?



Le cose stanno volgendo al peggio così rapidamente che l'attuale situazione sembra simile a quella dei tempi della caduta dell'impero romano.
Secondo il Financial Times, il Regno Unito sta triplicando tutte le multe relative alle imposte. Europa e Australia impongono tasse sui carburanti sempre più alte, con la scusa che ciò è necessario per l'ambiente fintanto che AGGIUNGE entrate allo Stato. Qualunque idea di recuperare posti di lavoro nell’industria sta scomparendo. Ogni azione che stanno intraprendendo i paesi occidentali sta contribuendo alla morte economica di ogni settore. Stanno facendo di tutto per invogliare gli industriali a trasferirsi in luoghi più "amichevoli" in Asia.

I governi non riescono a capire come sia impossibile risolvere la crisi del debito aumentando le tasse per pagare i detentori di titoli di stato. Questa politica sta creando un vortice deflazionistico, questo è esattamente il modo in cui i vari imperi si sono suicidati nel passato, cosa che invece non è mai successo nei casi di iper-inflazione. I banchieri non tollerereranno ciò.

Le indagini sullo scandalo del LIBOR, che hanno avuto inizio a Londra, dove gli organismi di controllo non sono “foraggiati” dai banchieri - come invece avviene a New York – si sono ora estese a 7 banche di New York. Ciò è l’ennesima prova di come i banchieri controllano il governo USA e il presidente Obama. I banchieri controllano entrambi i lati dello schieramento. Sono loro quelli che dirigono la distruzione della società occidentale chiedendo austerità e la distruzione della nostra libertà con un aumento draconiano delle tasse. Da gennaio le tasse sugli investimenti negli Stati Uniti saliranno dal 15% a più del 40%, con quali conseguenze?

Obama a parole sta dando la colpa ai ricchi che non pagano più un’aliquota del 90% sul reddito, come avveniva prima delle riforme di John F. Kennedy. Tuttavia non sta dicendo che sta prendendo soldi dali "ricchi" produttivi per pagare i banchieri, inoltre il 40% di tutti gli interessi viene esportato in ogni caso e non è tassato.

Prenderemo in esame la soluzione alla conferenza di San Diego (22 settembre) ciò che deve essere fatto per sopravvivere a livello personale di fronte a quello che sembra essere un incubo in arrivo.
Purtroppo la scadenza di dicembre 2012 indicata dai Maya non porrà fine alla nostra miseria.
Sarà opportuno tuttavia riscoprire anche i cicli dei Maya, che sembrano indicare con precisione il punto di una svolta epocale della nostra società in corrispondenza dell’inizio di un nuovo ciclo. Se il Rinascimento ha segnato l'inizio del nostro ciclo, sembra che la crisi del debito sovrano potrebbe segnare la sua fine.

Il Financial Times ha riferito che in effetti il ​​passaggio dal pubblico al privato sta iniziando con una massa di debito a lungo termine delle imprese che è stato venduto quest'anno già superiore al totale dell’intero anno 2011. Quest’anno le grandi aziende, da Walt Disney a Morgan Stanley, hanno già emesso 86,3 miliardi di dollari di obbligazioni a 30 anni, mentre nel 2011 il totale è stato di 84,7 miliardi di dollari: stanno approfittando dei bassi tassi di interesse e degli acquisti da parte dei fondi pensione.
Preparatevi quindi ad allacciare le cinture di sicurezza. Nei prossimi mesi ci aspettano emozioni forti.

Martin Armstrong, 16 agosto 2012


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