mercoledì 2 maggio 2012
Obbligare i Cittadini a Comprare BTP ?
Su MilanoFinanza questa settimana, con l'appoggio di vari economisti, c'è la proposta per ridurre il debito pubblico, di OBBLIGARE i cittadini italiani a comprare quote del patrimonio pubblico dello stato. "..il "taglia debito" entra ufficialmente in un documento parlamentare. Nella risoluzione della maggioranza al Def (Documento di economia e finanza) trova posto la cessione dei beni dello Stato per la riduzione del debito pubblico. In pratica, come anticipato da MF-Milano Finanza e come sempre sostenuto da mesi da questo giornale e dal gruppo Class, si tratta di uno sprone fortissimo al governo Monti ad avviare un piano straordinario di vendite....". Cioè di fare una mega società che accorpa gli immobili pubblici e poi venderne forzosamente le quote agli italiani e con questi soldi lo stato ricompra dei BTP e riduce il debito pubblico. Se leggi la proposta è di OBBLIGARE GLI ITALIANI A COMPRARE QUESTE QUOTE DI IMMOBILI PUBBLICI, in aggiunta alle tasse che paghi.
Sul Financial Times oggi c'era la proposta del top economista di Harvard, il famigerato Martin Feldstein DI OBBLIGARE GLI SPAGNOLI A COMPRARE TITOLI PUBBLICI tout-court. Fare una legge che obbliga a comprarne uno tot in base alla dichiarazione dei redditi o il reddito presunto (sembra che in Spagna ci sia evasione fiscale...)
Tutto questo è assurdo, illogico, è il frutto di un imbroglio o un equivoco, forse un complotto, sicuramente è una truffa. Si basa su un assunto falso riguardo a cosa sia la MONETA.
Si finge che la moneta sia un bene come l'Oro o l'argento, o il Petrolio o il Frumento, qualcosa che lo Stato deve procurarsi da qualche parte, all'estero addirittura. Quando invece la moneta è "elastica", è una convenzione e istituzione sociale, un monopolio dello Stato che lo crea.
(Nota: Qui si taglia attraverso "destra" e "sinistra". Marty Feldstein è "di destra", cioè ad Harvard hanno Paul Krugman che è quello di "sinistra" e "Martin Feldstein" di destra come super-economisti di grido che ogni volta che aprono bocca Wall Street Journal, NY Times, Financial Times, CNBC... li mettono in prima pagina e poi rimbalzano su Repubblica, Corriere.... Krugman era consulente, ben pagato, di Enron (fallita, scandalo, CEO che ha preso 20 anni..) e Feldstein era consulente, ben pagato, di AIG (fallita, scandalo o meglio salvata con 200 mld dallo stato, CEO incriminato...). Sia Krugman che Feldstein, da destra e da sinistra, misteriosamente quando propongono qualche cosa sono sempre a favore delle grandi banche e di Wall Street e inventano sempre nuovi sistemi per fare pagare i bonds. Che uno sia keynesiano e di sinistra e l'altro monetarista di destra non fa differenza, per loro I CREDITORI NON DEVONO MAI PERDERE SOLDI. Il resto dell'economia può andare a picco, ma le banche e chi presta ad interesse deve sempre riavere i soldi. Se vendi mobili possono non pagarti, se presti soldi e specialmente allo stato devi sempre essere pagato.
Il Partito della Finanza e delle Banche vuole che chi presta ad interesse venga sempre pagato su qualunque bonds specie dello stato (giustificando questo assunto ovviamente con teorie che fanno sentire colpevoli del debito pubblico, anche se è determinato più che altro da interessi usurai..). Qesto "partito trasversale" occupa Harvard, Columbia, Yale, Princeton, il Wall Street Journal, il Financial Times, il NY Times... e martella ogni giorno lo slogan che le aziende e chi lavora in proprio possono avere perdite, fallire e dichiarare bancarotta e questo è "sano in un economia di mercato", ma non le grandi istituzioni finanziarie. Quelle no, devono avere sempre garantito che tutti i loro crediti vengono pagati. Se chi vende mobili o vestiti o acciaio o ha un ristorante va fallito per via della Globalizzazione (che questi figuri predicano) è fisiologico. Ma chi presta denaro allo stato (che non ha bisogno in realtà di emettere bonds perchè può emettere moneta...) guai al mondo se perde.
Tutto questo è una truffa cento volte più colossale di quella di Madoff. E' un modo a rovescio. In realtà dovrebbe essere lo Stato Sovrano a decidere se qualcuno va salvato e dare la precedenza a chi lavora non chi presta ad interesse. E lo stato sovrano in realtà può fare quello che vuole, perchè fa le leggi e ha la polizia e i tribunali per applicarle. Lo stato emette dei pezzi di carta su cui è scritto "Io Ti Devo..." (la banconota da 10 euro o 50 euro...) che sono considerati "moneta". Non ha ovviamente senso che li prenda a prestito quando vuole spendere. Se lo stato vuole spendere basta che emetta un altro "Io Ti Devo...". Emettere un "Io Ti Devo" su cui paga un 5% di interesse (un BTP) non ha senso quando può emettere un "Io Ti Devo..." su cui non paga niente (50 euro...).
Lo stato di conseguenza può decidere quello che vuole riguardo alla moneta e al suo debito:
1) può pagare quello che vuole sui suoi titoli di stato, ad esempio solo l'1% come fanno di fatto giapponesi, americani ed inglesi usando il semplice trucco di far comprare tutti i bonds che vanno in asta alla loro Banca Centrale. La quale per pagarli si limita a cambiare i numeri nel conto che il Tesoro tiene presso di lei, cioè se compra 1.000.000.000 di bonds e lo Stato ha un conto con ad es. 5.000.000.000 presso di lei cambia il "5" in un "6". In questo modo lo stato si ritrova 1 miliardo in più in cassa. E non ha bisognoi di triplicare l'IMU sulle case, aumentare l'IVA e le accise e ridurre le pensioni.
2) può non pagare semplicemente parte del debito pubblico, DARE DEFAULT come alla fine ha fatto lo stato greco che ai detentori di bonds esteri privati paga solo un 20% del valore dei bonds che loro pensavano rimborsasse alla pari. E come hanno fatto la Russia e l'Argentina. (".."Chi aveva per esempio 10 mila euro di titoli greci, un paio di settimane fa si è visto arrivare al posto del suo titolo 24 titoli diversi, li ha sommati e si è accorto che aveva solo duemila euro. Questo si chiama in linguaggio tecnico “default”, si chiama insolvenza. Se uno deve pagare degli interessi, un rimborso (Stato o società privata che sia) e non li paga, si chiama in termini brutali fallimento, in termini tecnici insolvenza o default." Beppe Scienza..")
3) può nazionalizzare le banche e far perdere i soldi ai loro creditori (detentori di bonds) delle banche in modo da liberarsi dell'onere di dover indebitarsi per sostenerle e in questo modo ridurre il suo debito
4) creare una moneta come ad esempio una "nuova lira" a fianco degli euro che dichiara accettata per pagare le tasse e che lo stato cambia alla pari con l'euro. Questa moneta non vale per le transazioni estere, quindi una moneta che circola solo in Italia, ma che ha valore perchè lo stato la accetta per le tasse. Cioè se devi 10mila euro di tasse e lo stato ti paga con 10mila "nuove lire" queste hanno valore di 10mila, perchè se il loro valore scendesse a 80mila qualcuno che deve pagare le tasse te le compra subito e le usa per saldare 10mila lire di tasse che gli costano 2mila euro di meno che non usare euro. Con questa moneta lo stato può finanziare un deficit pubblico infischiandosene dei mercati
5) vietare che i titoli di stato agli esteri, in modo che solo gli italiani ne possano comprare e però vincolarli alle tasse in modo che siano come della moneta quando uno deve pagare le tasse...
ecc....In sostanza uno stato sovrano può fare quello che vuole con il sistema monetario e il suo debito, per il semplice motivo che nell'economia moderna la moneta la crea lui ed emette sia bonds che moneta allo stesso modo e con le stesse garanzie (che dietro ci sono le tasse).
G. Z.
fonte: cobraf.com
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