Prezzi dell'oro alla borsa del Comex da giugno. Le quotazioni potrebbero scendere a 1640 USD/oncia senza invalidare il canale ascendente in essere da fine settembre. Resistenza a 1800 USD/oncia.
lunedì 31 ottobre 2011
Anche l’Italia sotto amministrazione controllata
«È stata la settimana in cui la democrazia è morta in Europa»: nessun giornale dell’eurozona, men che meno Il Corriere e La Repubblica, ha postato questo titolo. Solo un importante giornale inglese, il Telegraph, trae le conclusioni politiche della settimana che ha visto il salvataggio della Grecia e la messa in amministrazione controllata dell’Italia.
articolo originale del Telegraph
This was the week that European democracy died
The plan to tackle the eurozone crisis will only render ordinary people more powerless.
Democracy went down in a blaze of glory last week. Both the German Bundestag and our own House of Commons put up one hell of a fight against the dying of the light.
(...)
When Angela Merkel warned last week about the possible end of the blessedly long post-war peace in Europe, she meant that the failure of the euro (and thus of the EU project) would precipitate economic chaos and possibly lead to war. But she and her colleagues seem oblivious to the resurgence of hostility that is being brought about by every move closer to "successful" European integration.
articolo originale del Telegraph
This was the week that European democracy died
The plan to tackle the eurozone crisis will only render ordinary people more powerless.
Democracy went down in a blaze of glory last week. Both the German Bundestag and our own House of Commons put up one hell of a fight against the dying of the light.
(...)
When Angela Merkel warned last week about the possible end of the blessedly long post-war peace in Europe, she meant that the failure of the euro (and thus of the EU project) would precipitate economic chaos and possibly lead to war. But she and her colleagues seem oblivious to the resurgence of hostility that is being brought about by every move closer to "successful" European integration.
la BCE interviene ancora per salvare i titoli di stato italiani
La Banca Centrale Europea nel corso della giornata e' intervenuta sul mercato secondario dei titoli di Stato per acquistare debito italiano.Era già inrvenuta stanotte per cercare di salvare io BTP a 10 anni, con risultati scarsissimi.
Dal Corriere della Sera di oggi pomeriggio:
Dal Corriere della Sera di oggi pomeriggio:
"Assedio ai BTP, il differenziale tra il titolo di Stato italiano e l'omologo tedesco sfonda la soglia dei 410 punti."
grafico a 4 mesi dell'argento
Secondo Clive Maund di Silver Market Update l'argento ha superato una prima resistenza a 33 dollari/oncia e si appresta a superare quella dei 39 dollari/oncia:
bancarotta per il fondo Mf Global, colpa anche dell'Italia
31 ottobre: primo fallimento legato al debito italiano
USA: PRIMO FALLIMENTO – Intanto dagli Stati Uniti arriva una vicenda strettamente legata al debito italiano. La Federal Reserve di New York ha infatti sospeso ogni nuova attività con MF Global Holdings. La società finanziaria guidata dall’ex governatore del New Jersey, John Corzine, ha poi chiesto l’amministrazione controllata. Nelle scorse ore si era parlato di un possibile interessamento per Mf Global da parte di Goldman Sachs, State Street e Macquarie ma la cessione non è andata in porto. Secondo quanto riportato dai media americani, Mf Global sarebbe esposto al debito europeo per 6,3 miliardi di dollari, di cui oltre la metà investiti in titoli del Tesoro italiani e un miliardo in buoni del Tesoro della Spagna. Il titolo, che la scorsa settimana ha perso il 66% del valore, è sospeso da questa mattina. Dei libri depositati in tribunale emerge che JPMorgan e Deutsche Bank sono fra i maggiori creditori non garantiti. JPMorgan è creditore verso MF GLobal per 1,2 miliardi di dollari.
USA: PRIMO FALLIMENTO – Intanto dagli Stati Uniti arriva una vicenda strettamente legata al debito italiano. La Federal Reserve di New York ha infatti sospeso ogni nuova attività con MF Global Holdings. La società finanziaria guidata dall’ex governatore del New Jersey, John Corzine, ha poi chiesto l’amministrazione controllata. Nelle scorse ore si era parlato di un possibile interessamento per Mf Global da parte di Goldman Sachs, State Street e Macquarie ma la cessione non è andata in porto. Secondo quanto riportato dai media americani, Mf Global sarebbe esposto al debito europeo per 6,3 miliardi di dollari, di cui oltre la metà investiti in titoli del Tesoro italiani e un miliardo in buoni del Tesoro della Spagna. Il titolo, che la scorsa settimana ha perso il 66% del valore, è sospeso da questa mattina. Dei libri depositati in tribunale emerge che JPMorgan e Deutsche Bank sono fra i maggiori creditori non garantiti. JPMorgan è creditore verso MF GLobal per 1,2 miliardi di dollari.
una domanda di semplice buon senso
Ancora una volta Bill Gross (gestore del fondo obbligazionario Pimco) dimostra di saper ragionare in modo lucido e autonomo. Nella sua ultima lettera hai clienti chiede:
“Puoi risolvere una crisi da indebitamento eccessivo con nuovo indebitamento? "
“Puoi risolvere una crisi da indebitamento eccessivo con nuovo indebitamento? "
COT argento del 25 ottobre
Silver COT Report - Futures
Large Speculators Commercial Total
Long Short Spreading Long Short Long Short
23,660 12,638 21,580 38,176 61,692 83,416 95,910
655 -15 1,375 -1,945 2,797 85 4,157
Traders
59 37 45 41 41 126 104
Small Speculators
Long Short Open Interest
23,650 11,156 107,066
3,624 -448 3,709
non reportable positions Change from the previous reporting period
COT Silver Report - Positions as of Tuesday, October 25, 2011
Commento alla tabella del "commitment of traders"
Silver COT Report - Futures | ||||||
Large Speculators | Commercial | Total | ||||
Long | Short | Spreading | Long | Short | Long | Short |
23,660 | 12,638 | 21,580 | 38,176 | 61,692 | 83,416 | 95,910 |
655 | -15 | 1,375 | -1,945 | 2,797 | 85 | 4,157 |
Traders | ||||||
59 | 37 | 45 | 41 | 41 | 126 | 104 |
Small Speculators | ||||||
Long | Short | Open Interest | ||||
23,650 | 11,156 | 107,066 | ||||
3,624 | -448 | 3,709 | ||||
non reportable positions | Change from the previous reporting period | |||||
COT Silver Report - Positions as of | Tuesday, October 25, 2011 |
I nostri "large speculators" che sono al rialzo sull'argento hanno aggiunto solo 655 contratti.
I "large speculators" che sono al ribasso sull'argento si sono ricorperti per la minuscola quantità di 15 contratti.
I "commercials" che erano al rialzo sull'argento si sono ricoperti di 1945 contratti.
I "commercials" come JPMorgan che sono perennemente al ribasso sull'argento hanno aggiunto altri 2797 contratti e quindi questa settimana non sono molto felici per il forte aumento dei prezzi in dollari.
I piccoli investitori che erano al rialzo sull'argento hanno aggiunto ben 3.624 contratti. Molti di questi ragazzi erano finiti KO nel maggio 2011 e ora iniziano a rialzarsi.
I piccoli investitori che erano al ribasso sull'argento si sono ricoperti con 448 contratti.
In sintesi il panorama è ancora ribassista per l'argento, con i grandi banchieri che forniscono soldi di carta ai grossi speculatori che rimangono al ribasso. Tuttavia stiamo iniziando a vedere alcuni forti mani forti giocatori entrare nell'arena per afforntarli.
Alla fine vincerà chi possiede il metallo fisico.
siamo tutti nella melma ...
La via del NON ritorno del compromesso europeo
Il piano creato dall’Eurosummit come l’ennesima occasione per comprare un po’ di tempo.
(...)Morale: facendo la resa dei conti, l’Euro e l’Unione Europea sono stati, un po’ per tutti, uno strumento sfruttato solo ed esclusivamente per potenziare se stessi, arricchirsi, godere di benefici. Però se ci pensate bene, non si è mai cercato di costruire una vera Unione. Quindi un accordo che poteva essere chiamato “compromesso europeo” ma non certo Unione Europea… Peccato che il fallimento palese del progetto ha messo tutti i paesi, in un modo o nell’altro, in difficoltà, e adesso nella difficoltà, lo state notando, ognuno continua a voler portare acqua al suo mulino e cerca di salvare se stesso o di avere i minimo dei malefici.
Ed è proprio per questo che, secondo me, non si lascerà uscire nessuno.
Siamo tutti nella melma, e tutti dobbiamo rimanerci.
Come i matrimoni: nella buona e nella cattiva sorte, in salute e malattia, finchè morte non vi separi.
Non paragonate la morte al default. La prima è la fine di una vita, la seconda è una lunga malattia che prima devasta l’economia del paese fallito, ma poi, ha effetti collaterali altrettanto pesanti per i “vicini di casa” che vengono contaminati. Grecia insegna…. Ma il tempo aggiusta tutto e un giorno si ripartirà.
Non paragonate la morte al default. La prima è la fine di una vita, la seconda è una lunga malattia che prima devasta l’economia del paese fallito, ma poi, ha effetti collaterali altrettanto pesanti per i “vicini di casa” che vengono contaminati. Grecia insegna…. Ma il tempo aggiusta tutto e un giorno si ripartirà.
grafico a 4 mesi dell'oro
L'oro pare avviato al rialzo però ha appena incontrato un livello di resistenza :
(grafico in USD / oncia )
(grafico in USD / oncia )
domenica 30 ottobre 2011
aveva ragione il Boston Consulting Group
Nessuno si è Accorto che la Grecia ha dato Default Lunedì
Se leggevi giornali non te ne accorgevi che la Grecia ha dato ufficialmente default sul 50% dei suoi titoli di stato.
Solo un mese fa Angela Merkel ha dichiarato Merkel:"Grecia non rischia default". Ma se leggevi bene bene questa settimana la Merkel ha appena detto ieri "...questo della Grecia deve rimanere un eccezione eh....non mettevi ora in testa delle idee voi portoghesi, spagnoli, irlandesi e italiani...achtung !".... per fermare Portogallo e Irlanda che stanno per chiedere anche loro di non pagare.
Ho parlato con diverse persone negli ultimi tre giorni e quando gli dico che la Grecia ha appena ufficialmente dato default sul 50% dei suoi titoli di stato si stupiscono tutti. E nessuno ha capito che ora l'Italia ha implicitamente la possibilità di non pagare un 20% dei suoi titoli di stato. Non lo ha capito nessuno.
Questo perchè :
a) hanno confuso ad arte tutta la cosa infilando questo default della Grecia dentro tutto un insieme complesso di misure e accordi che riguardano tutta l'Europa e un meccanismo molto complicato di questo Fondo Salva-Stati;
b) tecnicamente la Grecia non dichiara default, sono le banche che decisono autonomamente di concederlo e aderire ad un taglio del -50%. (Formalmente è un accordo volontario, solo che è stato dettato loro al telefono da Sarkozy e Merkel sabato);
c) i giornali sono superficiali, i loro direttori sono al telefono con le autorità tutti i giorni e hanno le banche come inserzionisti.
Come avevo riportato il Boston Consulting Group, la prima società di consulenza del mondo che lavora per tante banche e governi, in questo report a settembre per la Grecia calcolava necessario un default per 130 miliardi di euro, vedi sotto? Bene, siamo al 31 ottobre e di quanto è il default appena annunciato dall UE per la Grecia tre giorni fa ? Di 130 miliardi di euro. Una coincidenza.
Per l'Italia lo stesso report del BCG calcola che può dare default su circa 850 miliardi di euro dei suoi titoli di stato ....
G.Z.
fonte: www.cobraf.com
spiegazione della "Fiat Money"
Solo la comprensione del vero meccanismo di creazione del denaro dal nulla da parte dello Stato (con la banca centrale) può spiegare al maggior numero di persone possibile le reali cause della crisi economica.
Il denaro creato dal nulla (in italiano) :
filmato su YouTube
Oro, denaro indipendente (in italiano) :
filmato su YouTube
Il denaro creato dal nulla (in italiano) :
filmato su YouTube
Oro, denaro indipendente (in italiano) :
filmato su YouTube
quando i dollari erano basati su argento
Un tempo le banconote da un dollaro recavano la scritta "“Silver Certificate” (certificato di argento).
Erano stati stampati dagli USA a partire dal 1878 come risposta alla rabbia dei cittadini che vedevano il valore del dollaro ridursi continuamente in seguito all'introduzione del Gold Standard. Un Silver Certificate poteva essere scambiato con una moneta da un dollaro in argento puro. Nel 1960 l'argento veniva quotato $1.29 l'oncia, quindi una moneta da un dollaro valeva di più di un certificato. Nel marzo 1964 il Secretary of the Treasury C. Douglas Dillon ha posto fine alla possibilità di redimere i silver certificates con monete di vero argento.
Clicca sull'immagine per ingrandirla, poi leggi bene la prima scritta in alto e l'ultima in basso :
Erano stati stampati dagli USA a partire dal 1878 come risposta alla rabbia dei cittadini che vedevano il valore del dollaro ridursi continuamente in seguito all'introduzione del Gold Standard. Un Silver Certificate poteva essere scambiato con una moneta da un dollaro in argento puro. Nel 1960 l'argento veniva quotato $1.29 l'oncia, quindi una moneta da un dollaro valeva di più di un certificato. Nel marzo 1964 il Secretary of the Treasury C. Douglas Dillon ha posto fine alla possibilità di redimere i silver certificates con monete di vero argento.
Clicca sull'immagine per ingrandirla, poi leggi bene la prima scritta in alto e l'ultima in basso :
un'intervista memorabile a Hugh Hendry
Hugh Hendry ha partato alla London School of Economic’s Alternative Investment Conference.Si tratta di un'intervista memorabile (in inglese con accento scozzese) :
intervista su YouTube
intervista su YouTube
BTP, CCT e BOT perderanno un 45% circa
Il Boston Consulting Group (la società di consulenza strategica numero uno, sopra anche a McKinsey) in ottobre ha pubblicato un report sulla crisi del debito nell'Eurozona terrificante, basato sulle stime appena uscite degli economisti della Bank of International Settlements a Basilea, che è una specie di superbanca centrale di tutte le banche centrali. Hai qui la società di strategia globale più quotata al mondo che elabora gli ultimi dati che vengono direttamente dalle banche centrali stesse.
Il DEBITO TOTALE IN EUROPA IN 30 ANNI è ESPLOSO DEL + 400% in termini reale, al netto dell'inflazione ed è salito dal 170% del PIL nel 1980 al 310% del PIL oggi. Questo è il debito totale, stato, aziende e famiglie e per riportarlo alla proporzione rispetto al reddito del 1980 va ora ridotto di circa 6.000 miliardi. Il che implica una riduzione di ricchezza finanziaria, tramite le perdite dei creditori, di 6.000 miliardi in Europa nei prossimi anni.
Il che a sua volta ovviamente implica che tutti gli asset, azioni, obbligazioni corporate e titoli di stato, terreni ed immobili, caleranno di valore in Europa per gli anni a venire. Da 18mila miliardi la ricchezza finanziaria secondo BCG calerà a 12mila miliardi di euro in Europa.
Alla fine il concetto è semplice: se il debito dal 1980 ad oggi è raddoppiato, rispetto al reddito, diventa impossibile ripagarlo. Anche perchè è provato che oltre un certo livello di debito totale l'economia smette di crescere, il che aggrava il problema di servire il debito ripagando interessi ed ammortamento. La soluzione alla fine è pure semplice e cioè secondo il Boston Consulting Group ridurre il debito totale di famiglie, stato ed imprese europee dal 310 al 180% circa del PIL.
Questo si traduce in una riduzione di SEIMILA MILIARDI DI EURO del debito in Europa, solo per l'Italia parliamo di 800 miliardi e rotti di euro di taglio del debito complessivo (concentrato per noi nel debito pubblico, mentre in Spagna o Grecia o Inghilterra è invece prevalentemente delle famiglie). Ma come riduci il debito ? Cancellandolo, dichiarando default, dichiarando una bancarotta parziale, una moratoria, una "ristrutturazione del debito" come la chiamano elegantemente, con un amnestia insomma del debito, NON RIPAGANDOLO AI CREDITORI.
Questo ovviamente da ossigeno a chi è indebitato, sarebbe un ottima cosa per gli stati, le imprese e le famiglie che hanno troppo debito.... e fa perdere una fortuna ai creditori. Nel caso dell'Italia i creditori secondo BCG dovrebbero perdere più di 800 miliardi di euro, in termini di BTP, CCT e BOT in media il "taglio" sarebbe del - 45% .
Nell'insieme alla fine la ricchezza finanziaria totale in europa delle famiglie che è ora di 18 mila miliardi escludendo l'Inghilterra, (di cui mi sembra 4.000 in Italia) verrà ridotta di circa 6.000 miliardi di euro, tramite MEGA TASSE PATRIMONIALI E MEGA DEFAULT DEI DEBITI. E' un calcolo incredibile ? No, è molto logico e semplice. Se il debito va ridotto alla fine in totale in Europa di 6.000 miliardi questo implica ovviamente che i creditori e chi ha ricchezza tassabile deve alla fine in qualche modo, diretto ed indiretto, perdere e pagare lui per i buchi di bilancio
Ripeto: in settembre, la società di strategia top al mondo, quella che fa la strategia per le maggiori multinazionali e anche governi, BCG, usando elaborazioni provenienti dalle banche centrali stessi (la BIS) ha calcolato che alla fine, sul debito pubblico italiano chi lo detiene perderà un -45%
Vendi tutti i BTP, CCT e BOT (non domattina di corsa ovviamente, ma entro l'anno devi farlo).
fonte: www.cobraf.com
venerdì 28 ottobre 2011
vi fidate dei politici?
"A choice must be made between the natural stability of gold and the honesty and intelligence of the members of government, ... I advise you, as long as the capitalist system lasts, vote for gold." - George Benard Shaw.
"Si deve scegliere tra la stabilità naturale dell'oro e l'onestà e intelligenza dei membri del governo ... finché dura il sistema capitalistico vi consiglio di votare per l'oro."
"Si deve scegliere tra la stabilità naturale dell'oro e l'onestà e intelligenza dei membri del governo ... finché dura il sistema capitalistico vi consiglio di votare per l'oro."
giovedì 27 ottobre 2011
il più grande affare di tutti i tempi
Sulla sua strada per diventare la più grande superpotenza del mondo, gli Stati Uniti hanno realizzato alcuni affari davvero notevoli.
Due operazioni importanti vengono in mente e sono state entrambe occasioni eccezionali:
1) l'acquisto della Louisiana (acquistato dai francese);
2) Alaska (acquistato dai russi).
Per soli 15 milioni di dollari, l'America immediatamente raddoppiato le sue dimensioni con l'acquisto del Louisiana territory nel 1803.
64 anni dopo, l'Alaska ricca di minerali e petrolio è stata ottenuta per soli 7,2 millioni di dollari.
Anche calcolando l'inflazione, il valore combinato di queste occasioni in dollari di oggi sarebbe molto piccolo.
Tuttavia, queste due operazioni impallidiscono di fronte al più grande commercio di tutti i tempi, uno che rimane in corso.
Questo particolare commercio ha permesso agli Stati Uniti per lo scambio di un valore di oltre 8.000 miliardi dollari di carta per un importo incredibilmente enorme di beni e servizi reali per 36 anni consecutivi. Ci riferiamo, ovviamente, al deficit commerciale degli Stati Uniti.
G. Zibordi
Due operazioni importanti vengono in mente e sono state entrambe occasioni eccezionali:
1) l'acquisto della Louisiana (acquistato dai francese);
2) Alaska (acquistato dai russi).
Per soli 15 milioni di dollari, l'America immediatamente raddoppiato le sue dimensioni con l'acquisto del Louisiana territory nel 1803.
64 anni dopo, l'Alaska ricca di minerali e petrolio è stata ottenuta per soli 7,2 millioni di dollari.
Anche calcolando l'inflazione, il valore combinato di queste occasioni in dollari di oggi sarebbe molto piccolo.
Tuttavia, queste due operazioni impallidiscono di fronte al più grande commercio di tutti i tempi, uno che rimane in corso.
Questo particolare commercio ha permesso agli Stati Uniti per lo scambio di un valore di oltre 8.000 miliardi dollari di carta per un importo incredibilmente enorme di beni e servizi reali per 36 anni consecutivi. Ci riferiamo, ovviamente, al deficit commerciale degli Stati Uniti.
G. Zibordi
Dove sono custodite le riserve d'oro della Banca d'Italia?
Ai tempi della guerra fredda, quando sembrava possibile il rischio di un'invasione dell'Europa Occidentale da parte degli eserciti dei Paesi comunisti, una parte delle riserve auree dei Paesi occidentali furono trasferite "al sicuro" nei sotterranei della Fed, a New York. Chi scrive una trentina d'anni or sono ha avuto modo di visitare quei sotterranei, ed ha visto coi propri occhi le cataste di lingotti d'oro dei Paesi di mezzo mondo. Tra essi, con davanti il cartellino "Italy", c'era anche una parte del nostro oro.
Ora la guerra fredda è finita da tempo; l'Unione Sovietica non c'è più; i regimi comunisti sono caduti in tutti i Paesi dell'Est Europa; il Patto di Varsavia, cioè la loro alleanza militare con l'Unione Sovietica, è stato sciolto; alcuni di tali Paesi hanno addirittura aderito alla Nato; le nostre relazioni con la Russia migliori non potrebbero essere. Ma quel nostro oro continua a restare "al sicuro"nei sotterranei della Fed, a Manhattan, non si capisce più per quale ragione.
Qualche tempo fa è circolata inoltre un notizia piuttosto inquietante. Il cancelliere Angela Merkel trovava difficoltà a riavere indietro l'oro delle riserve della Bundesbank, depositato anch'esso negli Stati Uniti.
Già una volta, nel 1943, verso la fin della seconda guerra mondiale, mentre gli eserciti alleati avanzavano in Italia, i tedeschi prelevarono le 191 tonnellate di oro delle riserve della Banca d'Italia e le trasferirono in Germania. "Per proteggerle", naturalmente. A guerra finita di quell'oro riuscimmo ad averne indietro poco più di due terzi.
Non è la stessa storia, naturalmente. Ma il precedente della Merkel non è proprio tranquillizzante. Una cosa è certa: l'oro di Bankitalia è bene che stia tutto a Roma, nei sotterranei di Via Nazionale.
Giorgio Vitangeli
fonte
Ora la guerra fredda è finita da tempo; l'Unione Sovietica non c'è più; i regimi comunisti sono caduti in tutti i Paesi dell'Est Europa; il Patto di Varsavia, cioè la loro alleanza militare con l'Unione Sovietica, è stato sciolto; alcuni di tali Paesi hanno addirittura aderito alla Nato; le nostre relazioni con la Russia migliori non potrebbero essere. Ma quel nostro oro continua a restare "al sicuro"nei sotterranei della Fed, a Manhattan, non si capisce più per quale ragione.
Qualche tempo fa è circolata inoltre un notizia piuttosto inquietante. Il cancelliere Angela Merkel trovava difficoltà a riavere indietro l'oro delle riserve della Bundesbank, depositato anch'esso negli Stati Uniti.
Già una volta, nel 1943, verso la fin della seconda guerra mondiale, mentre gli eserciti alleati avanzavano in Italia, i tedeschi prelevarono le 191 tonnellate di oro delle riserve della Banca d'Italia e le trasferirono in Germania. "Per proteggerle", naturalmente. A guerra finita di quell'oro riuscimmo ad averne indietro poco più di due terzi.
Non è la stessa storia, naturalmente. Ma il precedente della Merkel non è proprio tranquillizzante. Una cosa è certa: l'oro di Bankitalia è bene che stia tutto a Roma, nei sotterranei di Via Nazionale.
Giorgio Vitangeli
fonte
Rothschild, Cupola dell’Oror ed LBMA
Rothschild, Cupola dell’Oror ed LBMA
La procedura del fixing dell’oro a Londra è stata istituita dai Rothschild nel 1919 con la “collaborazione” di quattro potenti mercanti d’oro; fino al 2004 un seggio e relativa presidenza del gruppo dei mercanti era dei Rothschild; il fixing è ancora praticato da cinque “agenti autorizzati” facenti parte di una “market association” la LBMA (vedi nota finale A).
Il fixing è la quintessenza dell’opacità e della insindacabilità: i cinque raccoglievano ordini worldwide, solo loro conoscevano il “book” giornaliero e di conseguenza avevano totale libertà di manipolazione forzando in modo minimale le quantità ask bid. Piazzare ordini al meglio significava piazzare ordini al buio e l’incrocio fra domanda e offerta era un puro esercizio di convenienza personale. Oggi il fixing per certi aspetti appare come un fossile vivente ma evidentemente la finanza si serve di qualunque mezzo per i propri fini, paleontologia inclusa.
Nel passato il prezzo dell’oro aveva un valore politico molto più alto di quello odierno in quanto serviva per finanziare le campagne guerrafondaie di regnanti vari e ne condizionava pure gli esiti e le mire espansionistiche: i Rothschild prestavano oro agli Stati per il loro riarmo con contratti di vendita a termine garantiti, vendevano a 100 per ricomprare a meno e in caso di insolvenza potevano appropriarsi di pezzi dello Stato debitore. Tutto questo attribuiva un potere mostruoso ai mercanti d’oro dotati di forzieri e lingotti. Con l’avvento di forme di governo sempre più partecipative (cosiddette “democrazie”), con l’istituzione delle banche centrali, con la nuova finanza creativa basata sul
a) abbandono del gold standard,Il fixing è la quintessenza dell’opacità e della insindacabilità: i cinque raccoglievano ordini worldwide, solo loro conoscevano il “book” giornaliero e di conseguenza avevano totale libertà di manipolazione forzando in modo minimale le quantità ask bid. Piazzare ordini al meglio significava piazzare ordini al buio e l’incrocio fra domanda e offerta era un puro esercizio di convenienza personale. Oggi il fixing per certi aspetti appare come un fossile vivente ma evidentemente la finanza si serve di qualunque mezzo per i propri fini, paleontologia inclusa.
Nel passato il prezzo dell’oro aveva un valore politico molto più alto di quello odierno in quanto serviva per finanziare le campagne guerrafondaie di regnanti vari e ne condizionava pure gli esiti e le mire espansionistiche: i Rothschild prestavano oro agli Stati per il loro riarmo con contratti di vendita a termine garantiti, vendevano a 100 per ricomprare a meno e in caso di insolvenza potevano appropriarsi di pezzi dello Stato debitore. Tutto questo attribuiva un potere mostruoso ai mercanti d’oro dotati di forzieri e lingotti. Con l’avvento di forme di governo sempre più partecipative (cosiddette “democrazie”), con l’istituzione delle banche centrali, con la nuova finanza creativa basata sul
b) debito on demand e
c) leva a livelli siderali
e con l’avvento del global village telematico (colpo di grazia) questo potere si è progressivamente logorato: a questo punto i Rothschild, primari esponenti della Cupola, non hanno ritenuto oltremodo “interessante” la loro avventura plurisecolare. L’interpretazione di M. Spallino è illuminante:
”… Rothschild poteva sapere attraverso le sue fonti di intelligence che il destino del dollaro era ormai segnato, che si sarebbe fatta negli anni a venire una politica inflazionistica e dunque chiudere le posizioni al ribasso in oro (e le attività che comportavano l’assunzione di tali posizioni) prima che iniziasse il trend al rialzo del prezzo. Nel passato Rothschild ha sempre cambiato posizione in tempo, a proprio vantaggio. Se Rotschild ritenne che questa mossa fosse la più appropriata, voleva dire che vedeva l’oro alla fine salire molto come prezzo nel lungo termine, indipendentemente dalle fluttuazioni di breve, per cui non aveva senso restare in una attività dove strutturalmente si prendono posizioni al ribasso per fare da controparte alle banche centrali. Ricordo che le banche centrali normalmente affittano il loro oro, e chi lo prende in prestito, compagnie minerarie di norma, poi lo vende per ottenere liquidità per finanziarie la propria società ed alla scadenza restituire il prestito con l’oro estratto.”
Oggi il fixing è in mano ad alcuni membri della LBMA e con le due tradizionali quotazioni giornaliere si vanta di essere “de facto “ il negoziatore più attendibile del mondo.
Se rovisti qui dentro http://www.lbma.org.uk/assocn puoi vedere di che pasta sono fatti e allora capisci perché non hanno difficoltà a vantarsi, vera cupola in LEGA d’oro e argento.
Se rovisti qui dentro http://www.lbma.org.uk/assocn puoi vedere di che pasta sono fatti e allora capisci perché non hanno difficoltà a vantarsi, vera cupola in LEGA d’oro e argento.
Nota A
Nel 1919 i Rothschild chiamarono quattro commercianti in oro – Pixley & Abel, Mocatta & Goldsmid, Samuel Montagu e Sharps & Wilkins – per concordarne il prezzo giornaliero e comunicarlo al pubblico internazionale. Fisicamente i cinque si riunivano in casa Rotschild a Londra e adottavano un rituale pittoresco per fixare, con delle bandierine… E’ evidente che i cinque avevano tutto il potere per imporre le loro decisioni. Salvo una parentesi durante la seconda guerra, i cinque hanno fissato il prezzo per quasi un secolo. Nel 2004 Rothschild ha ceduto il proprio seggio alla Barklays. Ora i nuovi occupanti i seggi sono: The Bank of Nova Scotia Mocatta, HSBC Bank, Deutsche Bank, Société Générale e Barclays Bank. Sembra che questi cinque cupolisti massonici supertecnologizzati tengano ancora in vita al telefono (!!!) l’antico rituale della “bandierina abbassata, prezzo fissato”. Rothschild in realtà non ha “ceduto” il seggio, lo ha venduto, l’unità di misura del valore del seggio è cento milioni di dollari, pochissimi conoscono quante di queste unità sono finite nelle tasche di questi benefattori; solo gli invidiosi li considerano dei meri prosecutori dell’antica arte giudaica del sensale
Nota B
Qualche dubbio su questi rapporti di causa-effetto?
Ancora qualche dubbio sul perché bisogna essere trend follower?
Capìto perché è fondamentale essere più bravi a fare hedging che trading?
Gremlin
fonte: http://intermarketandmore.finanza.com/
Ted Butler: la super-bolla che verrà
LA SUPER BOLLA CHE VERRA'.
Ted Butler.
Ogni tanto numerose forze arrivano insieme per alterare enormemente gli eventi. Sono riluttante a usare l'inflazionato cliché "La Tempesta Perfetta", ma non saprei come immaginarne uno migliore per descrivere la confluenza di forze che vedo convergere sull'argento. Uno qualsiasi dei fattori che stanno per impattare sul prezzo sarebbe formidabile, ma in congiunzione l'uno con l'altro si dimostrerebbero epocali in quanto a forza.
Si considerino innanzitutto la produzione mondiale e la domanda. Nonostante la produzione corrente (estrazione mineraria più riciclo) ecceda il totale della domanda industriale, ciò non si verifica quando vi s'include la domanda degli investimenti. Prima del 2006 esisteva un deficit strutturale, dove il totale della domanda era superiore totale della produzione, facendo sì che le scorte mondiali di argento diminuissero al livello più basso in centinaia di anni.
Tutto ciò finì nel 2006. Però, a partire dal 2006, il mondo cominciò a rendersi conto dei meriti dell'argento come investimento.
L'evidenza suggerisce che la domanda per investimento sta solo cominciando. Di sicuro, la domanda industriale non sta scomparendo ed è sicuro che aumenterà nei prossimi anni quando la crescita economica mondiale e l'aumento della popolazione vi contribuiranno. Ma la domanda per investimento è la forza potente più immediata nell'equazione dell'argento. La domanda per investimento, non quella industriale, può allargarsi a macchia d'olio. La domanda per investimento è il vero jolly.
Guardiamo i fatti. La domanda di argento per investimento iniziò a più non posso nel 2006. Ciò fu dovuto principalmente all'introduzione di nuovi strumenti per investire nell'argento chiamati ETF che permisero agli investitori, soprattutto quelli istituzionali, di comprare argento fisico dove ciò non era pratico in precedenza. E loro comprarono. Nei tre anni e mezzo dall'introduzione del primo ETF sull'argento, la quantità totale di argento comprato da questi strumenti d'investimento è di circa 400 milioni di once. Si tratta di una quantità sbalorditiva che nessuno aveva mai previsto. Questo è argento sottratto al mercato. Noi possiamo discutere su quando tornerà sul mercato, ma non possiamo discutere sul fatto che da lì è stato tolto. E i nuovi ETF sull'argento sembrano essere creati ogni giorno in tutto il mondo, promettendo che il trend di aumento della domanda continuerà. Il mondo non ha mai visto una tale richiesta di argento per investimento.
Si tenga mpresente che stiamo parlando di una commodity di disponibilità limitata. Ogni oncia acquistata per investimento è un'oncia in meno disponibile oggi. Dopo 60 anni filati di distruzione delle scorte, è rimasto pochissimo argento. Ogni oncia acquistata per investimento riduce ulteriormente le scorte rimanenti. Paragonata alla montagna di denato e di credito disponibile, la quantità di argento disponibile è piccolissima. I 400 milioni di once comprate dagli ETF negli ultimi 3-4 anni ammontano a 5,5 miliardi di dollari. Ciò è nulla in termini di dollari, ma è un'enormità in termini di metallo. I tentativi futuri di mettere quantità equivalenti di denaro in quantità equivalenti di metallo manderanno il prezzo alle stelle.
Questo non è il solo aspetto del boom dell'investimento in argento. La domanda al dettaglio di monete d'argento fior di conio, come l'American Silver Eagle, la Canadian Maple Leaf, l'Austrian Philarmonic e altre serie di monete non è mai stata più forte. La Zecca americana e altre hanno faticato per la maggior parte degli ultimi due anni per rispondere alla domanda. Anche le monete generiche e i lingotti hanno avuto un recod di richiesta e il mercato retail vacilla al limite della carenza.
Cosa sta motivando questa domanda record di richiesta d'investimento in argento? Penso che siano tre cose: la più grande quantità di fondi d'investimento disponibili per comprare argento, la più bassa disponibilità di di metallo fisico che può essere acquistata e la crescente consapevolezza di che grande investimento sia l'argento. Ammettiamolo - in un mondo degli investimenti pieno di rischi e incertezza, non ci sono molti asset che offrano protezione contro la perdita totale e un eccezionale potenziale di profitto. L'argento non può andare in bancarotta o perdere valore, ma può - e lo farà - aumentare di molte volte il suo prezzo corrente.
Anche la nuova, e alcuni dicono permanente, tendenza alla frugalità e al risparmio provocata da condizioni economiche in peggioramento ha aumentato la domanda di argento. Quando risparmiatori e investitori sono inquieti, la tranquillità di avere un asset che non è nella responsabilità di nessun altro è particolarmente confortante, soprattutto quando questo asset può aumentare di valore. L'argento soddisfa sia gli aspetti di paura che di avidità comuni all'uomo (Gordon Gekko docet... n.d.t.). Quanti assets soddisfano tale profilo?
La carta cinese
Seppure potenti, quelle forze non sono il fattore principale della tempesta perfetta e della bolla che verrà. Una forza che minaccia di portare il caos nel mercato dell'argento è la Cina. Dopo che per 60 anni comprare e detenere argento (e oro) è stato illegale per i cittadini cinesi, recentemente è diventato legale. E non solo: il governo sta attivamente incoraggiando i cittadini a comprare argento permettendo alle banche di venderlo. I primi rapporti suggeriscono che il governo cinese ci stia riuscendo, con storie di affidamenti bancari che si sviluppano per gente in attesa di comprare argento. Con la più grande popolazione al mondo che ha un'affermata e radicata propensione al risparmio, con un asset storicamente attraente dopo 60 anni di vuoto, è difficile immaginare che non ci sarà una corsa all'argento.
Per di più, i reports di restrizioni in sospeso sull'export dalla Cina, il più grande raffinatore e terzo più grande estrattore di argento al mondo, minacciano di dare un uno-due ai prezzi mai visto prima. Anni fa, su sollecitazione del mio amico e mentore Izzy Friedman, scrissi come la Cina era probabilmente il grande short sull'argento, che deprimeva il prezzo per raccogliere quote nel mercato della raffinazione e una posizione dominante nella produzione mondiale di argento. Una volta allontanata la competizione sulla raffinazione con il prezzo basso, la Cina avrebbe potuto essere nella posizione di controllare il prezzo e farlo aumentare a volontà. Non posso non pensare che questa analisi di Izzy non solo era corretta, ma potrebbe stare per realizzarsi.
Il controllo del COMEX
La più immediata forza potenziale nell'argento è un fatto che ha dominato la mia attenzione negli ultimi 25 anni. L'attuale manipolazione dell'argento, causata da una concentrazione senza precedenti di posizioni short al COMEX, sembra correre verso una soluzione. Il principale attore dietro l'imminente soluzione è il nuovo presidente della C.F.T.C (Commodity Futures Trading Commission), Gary Gensler. Dopo soli tre mesi, ha afferrato e articolato il concetto di concentrazione. Penso che possa usare il termine più di quanto faccia io, per quyanto possa essere difficile da credere. Lui comprende il ruolo dei legittimi limiti di posizione nella legge sulle commodity e ha efficacemente comunicato questo concetto. Lui agisce in anticipo, una qualità rara in un funzionario pubblico. E' limitativo dire che può essere il miglior presidente della C.F.T.C di sempre.
Anche se il Presidente Grensler non dovesse soddisfare le mie elevate aspettative nelle azioni future della C.F.T.C., potrebbe già aver fatto abbastanza per porre fine alle manovre sull'argento. Ha sollevato il problema dei limiti di posizione e di concentrazione a un livello tale da garantire che alla fine si dovrà dare una risposta alle domande sull'inusuale concentrazione di posizioni short sui futures dell'argento al COMEX. Ha ricevuto molte centinaia di messaggi pubblici e privati su questo punto specifico. Non può ignorare - e non lo farà - le domande e le richieste del pubblico. Gli risponderà, in qualche modo.
Ora siamo al primo anno dall'inizio delle indagini sull'argento tuttora in atto da parte della C.F.T.C. E' la terza investigazione in cinque anni. L'attuale investigazione nacque da un mio articolo in merito a rivelazioni contenute nel Bank Participation Report dell'agosto 2008. Questo rapporto evidenziava che una di due banche americane, con molta probabilità JPMorgan, aveva posizioni short sull'argento per una quantità pari al 25% della produzione mondiale da estrazione. Questa è una concentrazione senza precedenti, mai vista nella storia del mercato delle commodities. Io posi pubblicamente la domanda: come può una simile posizione di concentrazione non essere manipolativa del prezzo dell'argento? Invece di rispondere, la C.F.T.C decise di lanciare l'ennesima investigazione. Questo è ciò che di solito fa un'agenzia governativa quando non può rispondere a una domanda semplice e diretta.
Ma il nuovo presidente della C.F.T.C non ha glissato sulle domande dirette in merito all'importante questione dei limiti di posizione e concentrazione. Lui non era il presidente quando la domanda sulla concentrazione fu posta lo scorso anno. Lui non era presidente quando ci furono tre investigazioni sull'argento in cinque anni. Questa è la grande differenza fra allora e adesso. Gary Gensler adesso è presidente ed è questo che conta. A mio parere, risponderà presto alle domande sull'argento.
C'è anche la questione delle posizioni short senza concentrazione. Ho recentemente indicato che a mio avviso JPMorgan aveva probabilmente coperto la sua grande concentrazione di posizioni short in altri mercati, come quello telematico. In altre parole, sospetto che JPMorgan abbia passato la patata bollente dello short sull'argento a soggetti ignari. Si tenga presente che questo sarebbe un trasferimento di posizioni short e dei relativi rischi ad altri soggetti, non l'eliminazione dello short e del rischio. Non è molto importante se JPMorgan ha trasferito il rischio, per quanto riguarda il mercato: lo short esiste ancora.
Solo sul COMEX, includendo tutti i futures e le opzioni call ma togliendo le posizioni spread, ci sono posizioni short sull'argento per quasi 500 milioni di once. Non m'interessa chi lo detiene, questo short esiste. Data la realtà corrente e quella futura dell'argento, questa è una posizione short incredibilmente non nota. Non è coperta da argento fisico. Considerando quanto argento esiste in forma fisica e chi lo detiene, c'è una grave discordanza fra quell'argento disponibile e la quantità che gli shorts un giorno saranno obbligati a consegnare. I detentori di short non hanno alcuna speranza di procurarsi argento vero, salvo comprarlo sul mercato, alzando i prezzi sempre più in alto e facendo male a sè stessi in questo affare. Il totale delle posizioni short del COMEX perderà 500 milioni di dollari per ogni dollaro di aumento di prezzo (dell'argento). Il prezzo dell'argento sta per salire di molti dollari. La mia tesi è semplice. Dimentica chi detiene le posizioni short al COMEX; ricordati soltanto che loro non si rendono conto della situazione precaria si cui si sono cacciati. Che a un certo punto saranno presi dal panico e correranno a comprare è garantito.
Panico industriale.
In cima a tutte quelle forze potenti pronte a lanciare una super-bolla sui prezzi della quale il mondo non ne ha mai vista una simile, incombe quella che io penso sia la più potente di tali forze - il panico negli acquisti degli utilizzatori industriali che sta per arrivare. Come ho scritto di recente in "A Date With Destiny" ("Un Appuntamento Con Il Destino"), è quasi impossibile che gli utilizzatori non cadano in preda al panico, una volta che la stretta nel mercato dell'argento si manifesterà con ritardi nelle consegne alle industrie. Tali ritardi minacceranno l'esistenza stessa di molti utilizzatori continuando come preoccupazioni permanenti (quest'ultima frase non mi è molto chiara, la sua complessità mi mette in difficoltà. N.d.T.).
Nessuno di quegli utilizzatori cesserà di esistere senza lottare. Quella lotta comprenderà l'acquisto di argento a qualsiasi prezzo disponibile. Ciò si autoalimenterà fino a sfociare in un panico frenetico. Gli investitori saranno presi dal panico e compreranno quando il prezzo dell'argento salirà, ma nessuno sarà preso dal panico più degli utilizzatori, con la possibile eccezione degli shorts.
Le bolle sui prezzi sono rare. Noi oggi usiamo questo termine impropriamente, avendo sperimentato di recente due bolle, quella sulle azioni Internet alla fine del 2000 e la bolla immobiliare. Ma le bolle restano un'eccezione, non la regola. Vi sono alcune caratteristiche comuni a tutte le bolle. Bisogna iniziare con una buona storia sottostante o una premessa d'investimento, come una nuova tecnologia o la convinzione che i prezzi degli immobili possano soltanto aumentare. La storia è di solito ragionevole come inizio, ma tutti la perdono di vista e prezzi più alti alla fine superano la storia sottostante. Ma l'aumento dei prezzi crea la fortuna per quelli che sanno quando uscire. La storia dell'argento è più convincente di ogni bolla precedente. Così sarà l'eccesso nel prezzo.
Ci può essere una bolla solo se un grande numero di gente vi prende parte e c'è diffusa liquidità per comprare l'asset in bolla. Alla fine, la gente compra solo perchè i prezzi stanno salendo. Io credo che ciò succederà con l'argento e noi dobbiamo essere pronti a uscire quando ciò succederà. Ma il punto è che siamo talmente lontani da questi eccessi che è inutile preoccuparsene adesso. E' saggio mettere la bolla in arrivo sul prezzo dell'argento nella giusta prospettiva. Non ci siamo ancora vicini.
E per favore ricordate che non abbiamo mai avuto queste condizioni con nessuna bolla; una posizione short vasta e concentrata, un'incombente scarsità di argento fisico, una manipolazione al ribasso che potrebbe essere attaccata da una regolamentazione, l'entrata nell'equazione dell'investimento da parte della nazione più popolosa al mondo e in prospettiva il panico all'acquisto di scorte da parte degli utilizzatori industriali. E' difficile immaginare come l'argento non potrà essere la più grande bolla della storia. Vi è appena stato consegnato l'invito a parteciparvi in anticipo.